«Si è appena concluso il Consiglio Europeo e si è segnata una tappa importante nella storia dell’Ue: tutti e 27 i Paesi hanno accettato di introdurre come strumento di aiuto per la crisi umanitaria, sociale, economica e sanitaria uno strumento innovativo, ovvero il Recovery Fund»: l’annuncio del Premier Conte arriva in una conferenza stampa “flash” da 2 minuti scarsi in cui il Presidente del Consiglio ribadisce quanto abbiamo spiegato in questa lunga giornata di avvicinamento alla videoconferenza tra i maggiori leader europei. «Si tratta di un fondo per la ripresa con titoli comuni europei che andrà a finanziare i Paesi più colpiti dalla pandemia, tra cui l’Italia ma non solo», commenta in collegamento subito dopo la fine del Consiglio Ue il leader del Governo.
«È una importante misura perché fa passare il principio dello strumento urgente e necessario come avevamo chiesto: la nostra lettera firmata da altri 8 Paesi è stata molto importante, perché è impensabile fino ad oggi questo strumento». Il Recovery Fund, conclude Conte, si aggiungerà agli strumenti già varati – e qui non lo dice apertamente, ma si tratta del pacchetto MES-BEI-SURE e aiuti BCE – per «rendere più solida, coordinata ed efficace la natura degli aiuti di tutta l’Europa». (agg. di Niccolò Magnani)
“OK A RECOVERY FUND URGENTE”
: è stata accolta la modifica richiesta dal premier Giuseppe Conte. La conferma arriva dallo stesso presidente del Consiglio, che in un post pubblicato su Facebook ha annunciato una conferenza stampa a breve per fornire ulteriori dettagli. Inizialmente prevista per le 20.15, la conferenza stampa dovrebbe cominciare a minuti. L’intervento di Conte verrà trasmesso in diretta tv, oltre che in video streaming attraverso i canali social e quello YouTube di Palazzo Chigi. «Grandi progressi, impensabili fino a poche settimane fa, all’esito del Consiglio Europeo appena terminato». Comincia così il post di Giuseppe Conte, che ha parlato di un lungo percorso avviato su iniziativa italiana e con la lettera di 9 Paesi membri. Oggi si registra una svolta importante.
«I 27 Paesi riconoscono la necessità di introdurre uno strumento innovativo, da varare urgentemente, per proteggere le nostre economie e assicurare una ripresa europea che non lasci indietro nessuno, preservando, per questa via, il mercato unico». Il premier ha quindi spiegato che la Commissione Ue nei prossimi giorni lavorerà per presentare il prossimo 6 maggio un Recovery Fund, «che dovrà essere di ampiezza adeguata e dovrà consentire soprattutto ai Paesi più colpiti di proteggere il proprio tessuto socio-economico».
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CONFERENZA STAMPA CONTE DOPO ACCORDO CONSIGLIO UE
In una giornata caotica giocata su più piani – Fase 2, Def-bilancio, Decreto Aprile e ovviamente Consiglio Ue – il Consiglio dei Ministri che doveva tenersi per aggiornare il Documento di Economia e Finanza è stato più volte fatto slittare proprio per permettere una maggiore concentrazione del Presidente del Consiglio sulla partita centrale in Europa. Ok al Mes “light” e schema con annessi BEI-SURE-aiuti BCE ma soprattutto intesa di massima con tutti gli altri leader in merito al Fondo per la Ripresa da attuare il 6 maggio prossimo: «L’ammontare del Recovery Fund dovrebbe essere di 1,5 trilioni di euro (1500 miliardi, ndr) e dovrebbe fare trasferimenti agli Stati membri. Sono essenziali per preservare il mercato unico, la parità di condizioni e per assicurare una risposta simmetrica ad uno choc simmetrico», ha detto Conte durante il Consiglio Ue.
Sarà così la Commissione Ue ad occuparsi di unire il Fondo al bilancio Ue 2021-2027, con la pressione però di Italia, Spagna e Francia affinché un Recovery Instrument (fondo temporaneo) da 300 miliardi possa attivato fin da giugno in modo da garantire i primi aiuti concreti all’economia europea, assieme al pacchetto MES-BEI-SURE-BCE. «Il Consiglio Europeo riconosce che il Recovery Fund è ‘necessario e urgente’ e deve avere risorse significative. Un successo per l’Italia e i Paesi che hanno spinto per questa soluzione», spiega il Ministro delle Finanze Roberto Gualtieri al termine del decisivo Consiglio Ue di questo pomeriggio. (agg. di Niccolò Magnani)