«L’obiettivo è tenere curva Covid sotto controllo. Se rispettiamo misure, buone chances di affrontare dicembre con serenità, altrimenti dovremo fare nuovo lockdown generalizzato. Dobbiamo scongiurare questo scenario»: lo ha spiegato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella conferenza stampa a Palazzo Chigi assieme ai Ministri dell’Economia Roberto Gualtieri e dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. «I ristori arriveranno direttamente su conto corrente tramite bonifico dell’Agenzia delle Entrate: arriveranno entro metà novembre per chi aveva già aderito alla prima edizione del fondo perduto, successivamente verranno finanziati anche gli altri», sottolinea il Capo del Governo nel presentare le misure di quasi 6 miliardi di euro inserite nel nuovo Decreto Ristori. «Se un bar prendeva 2mila euro nella prima ondata di fondi perduti, ora ne avranno 3mila, un ristorante con 13mila euro prima finanziari ora potrà ottenere 26mila euro», rilancia ancora Conte prima di aggiungere velocemente i dettagli della manovrina, «Credito d’imposta, sospensione contributi per novembre, indennità 1000 euro per turismo e cultura, 100 milioni per sostenere settore agricolo». Prima di dare parola ai Ministri, Conte si sofferma sul momento assai complicato del Paese: «Non ci sfuggono le difficoltà che ancora una volta le imprese dovranno sostenere, ma ora dobbiamo mettere in sicurezza il Paese: possiamo essere criticati, siamo in uno stato democratico, ma non abbiamo operato scelte indiscriminate su attività superflue o meno. Non ci sono lavoratori di serie A o di serie B, ma per ridurre la curva del Covid serve ridurre ogni situazione di socialità: solo in questo modo possiamo ottenere di peggiorare la situazione attuale». Con la curva in salita continua, Conte ribadisce come «le persone non possono andare tranquillamente in giro senza timori: se invece rispettiamo tutte le misure possiamo affrontare dicembre con una certa serenità. In caso contrario, ci ritroveremo più avanti alla necessità di operare un lockdown generalizzato: dobbiamo impedirlo, ma dovete seguire tutte le misure».
IL “QUESTION TIME” PER IL PREMIER CONTE
Nella parte finale della conferenza stampa, Conte ha risposto alle diverse domande giunte dai giornalisti in sala ribadendo l’importanza dei ristori ma anche la decisività delle regole imposte dal Dpcm: «Un decreto con oltre 5 miliardi, fatto con una corsa contro il tempo può essere criticato ma denota la responsabilità del Governo per la situazione che stiamo vivendo. Il Dpcm rende già possibili lockdown territoriali», rilancia il Capo dell’esecutivo. «Noi non siamo isolati dalle proteste che vediamo attorno, li incontro tutti i giorni: so bene il livello della tensione, ho spiegato loro le nostre scelte dolorose ma necessarie», aggiunge Conte, «ci rendiamo conto delle sofferenze ma è per questo che facciamo il Dl Ristori. La deriva di violenza invece non possiamo condividerla, nessun italiano per bene può condividerle. C’è chi vuole aizzare le persone per fare violenza e caos, non porta a nulla di buono». In merito a potenziali mini patrimoniale, Conte promette che non verranno immesse nuove tasse, «stiamo facendo sforzo incredibile come sistema Paese e con il MEF. La patrimoniale la davano tutti per scontato, ma stiamo lavorando per non farlo altrimenti romperemmo la pace sociale. Noi siamo per la politica ridistribuiva, chi ha meno paga meno». Niente passaggio in Parlamento prima del Dpcm e del Dl Ristori ma solo perché «la curva è balzata in altro, e così sabato ho incontrato tutti i capigruppo delle opposizioni per orientarli sulle misure. Andrò in Parlamento domani con il Premier Time e giovedì con l’informativa». Infine, Conte replica alla polemica sorta in Italia Viva contro le misure del Dpcm: «questo decreto ha visto la massima collaborazione di tutti nella maggioranza, compresa Italia Viva. Abbiamo lavorato sempre insieme, uno sforzo collettivo per convenire all’ultimo Dpcm: è il momento della responsabilità, non più dei distinguo tra cosa piace e non piace all’opinione pubblica. Renzi non yesman? Serve andare dalla stessa parte e mettere il Paese in sicurezza. Le polemiche mi sorprendono, ma stasera vedrò i capigruppo per ulteriore confronto molto franco: il Dpcm è quello e non cambierà». Facendosi ancora più serio, il Premier aggiunge «Tutelare salute, l’economia, la vita libera delle persone (non possiamo entrare nelle case per dire come comportarsi), tutelare economia, negozi e tutti i locali: se manteniamo tutto, il Covid prosegue senza controllo. Occorre misure restrittive e necessarie e questo Dpcm lo garantisce».
LE MISURE IN PILLOLE: PARLANO GUALTIERI E PATUANELLI
Il Ministro dell’Economia Gualtieri illustra i termini del Decreto Ristori: «5,4 miliardi in termini di indebitamento, 6,2 con la Finanziaria: siamo consapevoli che le misure restrittive hanno costretto molte categorie a cambiare i loro piani, abbiamo così scelto la modalità più semplice e rapida di ristoro rafforzando queste misure rispetto al passato». Vi saranno ristori automatici per le 350mila aziende che già l’avevano ricevuto in passato entro metà novembre, ma «le ampliamo anche per le altre categorie con multipli dei precedenti fondi perduti (400, 200, 150%). Chi si trova nella fascia sopra i 5milioni di euro di fatturato, stiamo preparando domanda con bonifici in arrivo entro la metà di dicembre». Infine, la “carrellata” di nuove norme nel Dl Ristori: «proroga Cig per 6 mesi, 2 mensilità per Reddito di Emergenza, indennità per sport, turismo e cultura ma anche alberghi, taxi e NCC. Inoltre ci sono anche misure per tamponi antigenici (2 milioni in totale da distribuire ai medici), risorse per la DAD». Per il Ministro del MISE Patuanelli invece una piccola premessa ai dettagli indicati nel decreto: «Ringrazio chi è sceso in piazza per protestare contro il Dpcm: hanno la voglia di continuare a lavorare e questo è il bene di questo Paese. Purtroppo dobbiamo limitare nuove restrizioni per evitare il lockdown, sarebbe intollerabile: ma dunque servivano ristori immediati, non devono arrivare tra qualche mese. Subito nei conti correnti degli imprenditori soldi veri (articolo 25 del Decreto Ristori) per poterli aiutare con un coefficiente moltiplicativo per i settori che hanno dovuto chiudere per effetto del Dpcm». Da ultimo, il n.1 del Mise annuncia «2,4 miliardi sono stanziati solo per il fondo perduto, con quasi 460mila aziende coinvolte».
VERSO LA CONFERENZA STAMPA DEL PREMIER CONTE: LA GIORNATA
A soli due giorni dall’ultimo Dpcm, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte torna in conferenza stampa per presentare l’ultimo Decreto “Ristori” approvato questo pomeriggio in Consiglio dei Ministri e pre-annunciato proprio nel precedente punto stampa da Palazzo Chigi di domenica scorsa. Il pacchetto di aiuti economici – tra fondo perduto e crediti di imposta – dovrebbe variare tra i 5 e i 6,8 miliardi di euro, senza ulteriore scostamento di bilancio rispetto a quanto già preventivato nella Manovra di Bilancio 2021: secondo i calcoli del Sole 24 ore, 2 miliardi sono riservati al fondo perduto per attività chiuse o danneggiate dall’ultimo Dpcm, 2,6 per la proroga della Cig (di altre 6 settimane). 1 miliardo per turismo e cultura, come ha spiegato il Ministro Franceschini al termine del CdM «Ristoro immediato per i teatri e i cinema chiusi dal dpcm della scorsa settimana, 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo, proroga della cassa integrazione e indennità speciali per i settori del turismo: e’ di oltre in miliardo di euro il pacchetto di misure approvato questa sera per i settori della cultura e del turismo». Infine nel Dl Ristori previsti 300 milioni per le fiere; 180 milioni lavoratori dello sport; 150 milioni per credito d’imposta sugli affitti commerciali dei mesi ottobre, novembre e dicembre; 115 milioni per l’esenzione dalla seconda rata Imu in scadenza il 16 dicembre; 200 milioni per mensilità Reddito di emergenza; 60 milioni per le forze dell’ordine.
NUOVO DECRETO RISTORI: TUTTE LE NOVITÀ
«Nelle stesse ore in cui lavoravamo alle norme del Dpcm, abbiamo lavorato per far arrivare risorse in tempi record alle categorie penalizzate. Oggi alle 15 abbiamo un Cdm in cui approviamo un decreto con immediate misure di ristoro e indennizzi», ha spiegato il Premier Conte oggi in collegamento con i rappresentanti delle categorie più colpite dal semi-lockdown del Governo, concetto che ribadirà nella imminente conferenza stampa in consueto collegamento video streaming in diretta dai canali social di Palazzo Chigi. Tra le principali novità del Dl Ristori, si estende il blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio 2021, prorogata di 6 settimane la Cassa Integrazione Covid, lo stop ai pignoramenti immobiliari fino al 31 dicembre mentre vengono stanziati 30 milioni di euro per i tamponi antigenici “rapidi” da destinare a medici di famiglie e pediatri. Viene attivato un servizio nazionale per il contact tracing mentre secondo quanto anticipato dalla Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, «Per le aziende interessate dal Dpcm e’ prevista la sospensione dei versamenti contributivi relativi ai lavoratori per il mese di novembre». Da ultimo, le elezioni comunali previste per il 22 novembre prossimo vengono rinviate al primo semestre del 2021.