«Dl Semplificazione verrà approvato nei prossimi giorni, serve tempo per mettere a frutto tutte le modifiche fatte stanotte in tempo reale. Calo del Pil? Avevamo previsto purtroppo questo calo ma non dobbiamo spaventarci: serve il rilancio del Paese e con questo Dl Semplificazione abbiamo la premessa di questo rilancio, assieme a scostamento bilancio e Recovery Fund che presenteremo in Europa a settembre. Lì capiremo se abbiamo affrontato bene e con risultati la ripresa coraggiosa del Paese», così il Premier Conte al termine della conferenza stampa davanti alle poche domande dei cronisti in sala a Palazzo Chigi.
Questo decreto potrà sbloccare nuovi nodi irrisolti? «Intanto abbiamo risolto il management di Alitalia, dovrà stare sul mercato e non lo aiuteremo. Ilva c’è già accordo di marzo ma è solo per il nodo Covid che stiamo intervenendo per sostegno. Ci saranno ritardi sui dossier ma sono dovuti all’emergenza attuale, ma vedrete che questa transizione avverrà con gli obiettivi raggiunti», sentenzia il Presidente del Consiglio ammettendo però le difficoltà sul tema autostrade. «Aspi però è un dossier che ancora non siamo riusciti a sbloccare, avete ragione: nel 2008 una legge ha blindato il concessionario di Autostrade per l’Italia ed è difficile uscirne, la situazione è “opaca” come dice la Corte dei Conti. Noi abbiamo posto le condizioni, Aspi ci deve rispondere altrimenti verrà lanciata la procedura di revoca delle concessioni».
Chiosa finale sul tema Ue-Mes, dove Conte ribadisce che il piano di rilancio italiano è fondamentale «perché dobbiamo tornare a correre. Dovremo vantarci dei nostri decreti per far tornare l’Europa e l’Italia fuori dalla crisi nei tempi più immediati. Parleremo del Mes e di tutti gli strumenti, ma non è mio interesse sollecitare loro ad adottare il Fondo Salva-Stati».
IL DISCORSO DEL PREMIER CONTE
«Con il Decreto Semplificazione sblocchiamo i cantieri»: così il Premier Giuseppe Conte apre la conferenza stampa post-Cdm, introducendo i principali interventi cui il Governo intende dare respiro nei prossimi mesi. «Offriamo strada e strumento veloce per le opere in Italia, un rapporto “a portata di click” tra Stato e sue articolazioni ma senza tralasciare la sicurezza e la garanzia per un corretto funzionamento delle varie opere». Conte introduce alcune delle opere che formeranno l’Italia Veloce 2020-2021: «130 opere da realizzare per il Mit, Alta velocità Salerno Reggio Calabria, la Palermo Messina e la Pescara Roma e Pescara Bari; Gronda, Venezia-Trieste, ampliamento Pontina, Anello Ferroviario Roma, Ponte sullo Scrivia in Liguria da ricostruire, potenziamento Alta Velocità Brescia-Verona e anche nuove linee in Sardegna, Diga Enna-Catania e le opere in Lombardia per le Olimpiadi».
Con il decreto si varano anche appalti più semplici senza gara d’appalto per lavori fino a 150 milioni di euro «ma diamo poteri regolatori a tutte le stazioni appaltanti dunque non servirà sempre un commissario specifico. Si potranno fare nomine solo in casi specifici sulla scia dell’esperienza di Expo Milano e Modello Genova». Infine, il Piano di Riforma che servirà per formare il Recovery Plan, «nei prossimi giorni ne parlerò con i leader europei». Sul fronte degli interventi di garanzia, «Fino al 31 luglio 2021, arco temporale per le opere, ci sarà intervento Corte dei Conti avverrà per il solo dolo, inerzie e ritardi: è un incentivo per operare veloce e correttamente».
LE NOVITÀ NEL DL SEMPLIFICAZIONE
«Nella settimana di confronto a Villa Pamphili con le parti sociali è stato corale l’appello a ridurre la burocrazia e far correre il Paese. Noi siamo sempre convinti di questa priorità e l’abbiamo realizzata con un decreto che semplifica, velocizza, digitalizza, sblocca una volta per tutte i cantieri e gli appalti», ha proseguito nel suo discorso in conferenza stampa il Presidente del Consiglio, con il Dl Semplificazione analizzato nei vari dettagli lungo le diverse slide. «Nuovi oneri burocratici con interventi o leggi dovranno essere sempre compensati con tagli di altrettanto oneri burocratici», annuncia Conte che parla di «norma rivoluzionaria»: in merito ai Servizi della PA «saranno tutti disponibili con App digitale e SPID: no file agli sportelli, basterà sempre l’app. Sarà più difficile all’inizio ma una volta presa dimestichezza questo Paese diverrà più tecnologico e digitale e vedrete che la semplificazione ci sarà». Conte poi conclude spiegando, a differenza di quanto emerso nei giorni scorsi, «Non avremo condoni ma intendiamo più rapide procedure per dare il via libera agli interventi sul fronte edilizio, energetico e green».
DADONE, DE MICHELI, PISANO: I DETTAGLI DEL DECRETO
Per la Ministra della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone la PA non deve essere vista solo come un maxi ente che crea problemi e non funziona: «bisogna partire da cittadini e imprese per capire quali siano i problemi, noi lo abbiamo fatto e in questo Decreto abbiamo approntato diverse novità». L’Amministrazione deve intervenire bene e in maniera veloce, «deve essere nostra alleata e non nemica. Procedure più veloci anche grazie alla conferenza dei servizi che rinnoveremo nei prossimi mesi: rinnovo banche dati e digitalizzazione più veloce anche grazie alla banda larga».
Per la Ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli «siamo arrivati ad una sintesi che è questo documento “Italia Veloce”, oltre 130 opere che hanno un obiettivo fondamentale, ovvero ridurre le disuguaglianze tra Nord e Sud ed Est-Ovest e rendere più competitivo il sistema Paese. Opere di cui si parla da 15 anni noi cercheremo di commissariarle tutte per arrivare ad una rapida conclusione». Italia Veloce avrà un grande investimento portuale: «nei prossimi giorni vi forniremo l’elenco di tutte le opere regione per regione nel piano strategico delle infrastrutture nazionali, così tutti i territori saranno consapevoli dell’attenzione che andrà svolta nei prossimi anni».
Infine, la Ministra dell’Innovazione Paola Pisano illustra le novità nel Dl Semplificazione sotto il profilo della digitalizzazione: «abbiamo agito in coerenza con la politica digitale europea, l’Italia deve lavorare in sinergia. Accedere a tutti i servizi digitale attraverso Spid e Carta di identità elettronica e servizi sul’App IO: nessuno resterà indietro, cittadino e PA potranno dialogare e avere sempre maggiori autodichiarazioni per ridurre tempi e burocrazia».
LA CONFERENZA STAMPA DEL PREMIER
Dalle ore 11 in poi è prevista la conferenza stampa del Premier Giuseppe Conte per illustrare i provvedimenti varati nel Cdm-fiume di questa notte, terminato alle ore 4.07: dal Decreto Semplificazione allo scostamento di bilancio, dal Piano Nazionale di Riforma fino alle leggi regionali e al rendiconto annuale del 2019, di tutto questo il Governo ha raggiunto una semi-intesa che verrà illustrata nel dettaglio dal Presidente del Consiglio in partenza per i bilaterali in Spagna e Portogallo in vista del prossimo Consiglio Ue del 17-18 luglio sul Next Generation Eu. Proprio il Pnr sarà la base del Recovery Plan che a settembre l’Italia dovrà iniziare a negoziare con la Commissione Europea e sul macro-piano di riforme 2021-2023 in realtà (riforma fiscale, digitalizzazione, Recovery Fund, transizione ecologica) il Governo ha trovato una maggiore collaborazione da parte di tutti i partiti. Assai più complicata è invece la situazione sul Dl Semplificazione che infatti viene approvato dal Consiglio dei Ministri “salvo intese”, con modifiche tecniche che andranno approntate ancora nei prossimi giorni.
I TEMI DELLA CONFERENZA STAMPA
Non bastano settimane di trattativa e non basta la mediazione del Premier Conte: in attesa che venga illustrata nel dettaglio la difficoltà di trovare una quadra sul Decreto «madre di tutte le riforme» (come definita dallo stesso Presidente del Consiglio) nella imminente conferenza stampa in diretta video streaming dai canali di Palazzo Chigi, fino all’ultimo hanno tenuto e tengono banco le divergenze sulle deroghe alle norme sugli appalti. Distanze tra Pd, M5s, Iv e Leu anche sulle opere pubbliche da affidare a commissari, nonché sull‘abuso d’ufficio, sul quale i renziani esprimono riserve, e poi ancora su norme come quella dell’interoperabilità dei dati (distanza Pisano-Gualtieri in CdM). Non si ha ancora chiaro quale siano le opere che andranno sbloccate e con quali fondi ed eventuali commissari: il lungo elenco dovrebbe includere tra le 40 e le 50 opere, spiega l’Ansa, ma non entra ufficialmente nel testo del decreto perché forte è la contrarietà di Pd e LeU ad impalcare un sistema simile al “Modello Genova” e si tiene tempo fino a fine anno per nominare i commissari. Di tutto questo e dell’imminente viaggio in Europa con i principali leader il Premier Conte parlerà a breve nella sua nuova conferenza stampa alla nazione.