Davanti alle domande dei singoli giornalisti, inevitabili le richieste su provvedimenti concreti per far ripartire il Paese: così Conte risponde nella conferenza stampa di chiusura degli Stati generali, «Mi chiedete punti e riforme specifiche che ancora non abbiamo deciso né finanziato: ci prenderemo una nuova settimana per scrivere il piano di rilancio nella versione definitiva, quello sarà l’orizzonte dell’azione di Governo e su quello andremo a preparare il Recovery Plan». È qui che il Premier annuncia un ulteriore scostamento di bilancio perché «le misure che abbiamo disposto non saranno sufficienti per reggere l’impatto di questo anno terribile per la crisi economica-sociale: non abbiamo ancora fatto di conto ma dovremo riassumere al più presto per stanziare il nuovo decreto».
In merito alla crisi del Pd con le dinamiche interne tra Gori e Zingaretti, Conte allontana la polemica «non sono interessato alle beghe interne, mi sembra giusto che ci siano contrasti come in tutte le famiglie: io trovo nei partiti di maggioranza trovo forza consapevole e affidabile per il momento che stiamo vivendo. Zingaretti persona di fiducia, confido nel vedere la fine legislatura: il piano di rilancio vedrà risorse e provvedimenti pluriennali». Capitolo opposizioni, alla domanda sula possibilità di una Forza Italia in “aiuto” del Governo, il Presidente del Consiglio annota «Le opposizioni non hanno raccolto il mio primo invito ma tornerò a proporre ulteriore confronto: incontrerò ciascuna forza singolarmente», ovvero con Meloni, Salvini, Berlusconi tutti con spazio dedicato singolarmente. «FI sembra predisporsi a confronto più dialogico ma confido anche in Lega e Fdi possano partecipare al dibattito in tutta franchezza».
Sulle critiche di Confindustria Conte non nasconde che ci sono differenze di opinioni e progetti, «a loro ho presentato il nostro piano chiedendo a loro cosa ne pensassero con le loro osservazioni e ne terremo conto». In coda, l’annuncio del Premier sul prossimo Decreto Semplificazioni in Cdm già alla fine della settimana e una “frenata” sul Recovery Fund a breve: «arriverà più tardi, le riforme le stiamo già preparando per poter essere poi finanziati dagli aiuti europei». In merito al razzismo negli States, la conferenza stampa di Conte chiosa con questo giudizio «nervo scoperto a livello mondiale. Protesta mondiale di cui sono preoccupato per le derive violente, non è mai ammissibile».
IL DISCORSO DEL PREMIER CONTE
«Questi Stati generali rafforzano me e i Ministri negli obiettivi che perseguiamo: 3 obiettivi sono modernizzare il Paese, lavorare per transizione energetica, lavorare per un’Italia più inclusiva», spiega il Presidente del Consiglio nella conferenza stampa conclusiva da Villa Doria Pamphilj. Conte introduce «Non ci siamo chiusi ma ci siamo aperti alla società italiana, a tutti i protagonisti di questo intenso rilancio che il Paese attende», salvo poi concludere con i sanitari «abbiamo lavorato in clima di massima concentrazione, con clima molto davvero intenso: toccato problemi e riscontrato tanta creatività con energia che ci hanno restituito, come ci dimostra la capacità di resilienza di Alex Zanardi, un grande uomo ed eroe del quotidiano che sta affrontando l’ennesima grande prova». È stato operato un confronto concreto e laborioso: «progetti concreti e cose che non vanno, ne abbiamo parlato con tutti. Abbiamo discusso su due piani diversi: misure che servono nell’immediato, e su questo il Governo continua a monitorare l’emergenza attuale, ma anche la bozza di piano del rilancio dal nome “Progettiamo il Rilancio”». Conte spiega di aver rivolto un invito concreto a tutti per poter davvero uscire dalla crisi: «Alessandro Baricco ci ha spiegato che “abbiamo aperto all’impossibilità il panorama della nostra azione”. Non possiamo solo riformare il Paese ma dobbiamo reinventare l’Italia: sfida troppo dura per accontentarci di qualche semplice riforma».
In merito ai possibili progetti per la modernizzazione Conte ne elenca alcuni: «alta velocità e infrastrutture sono il primo tema. Piano cashless per il pagamento in digitale, ma anche rete unica-fibra ottica: non eravamo pronti alla Didattica a Distanza e allo smart working, dobbiamo colmare questo divario digitale. Rivedere il reato dell’abuso d’ufficio». Per il secondo pilastro, la transizione energetica il Governo pensa a progetti come «Industria 4.0 Plus, green economy, intelligenza artificiale e distretti di economia circolare, stoccaggio C02». Infine, il terzo pilastro: «Italia più inclusiva: cuneo fiscale da ridurre per i lavoratori, ma anche contrasto a povertà educativa, università, formazione e ricerca e nuovi progetti per la produttività futura. Formazione in PA e nel privato: pensiamo ad un voucher di 500 euro per tre anni per le donne che aspirano a diventare manager. Investire nel diritto allo studio e nelle residenze universitarie». Prima delle domande dei giornalisti Conte aggiunge «Ho sentito l’ironia sulla passerella degli Stati generali: nulla di tutto questo, abbiamo lavorato senza risparmiarci per aiutare il Paese».
CONFERENZA STAMPA CONTE
A chiusura degli 8 giorni di Stati generali, il Premier Giuseppe Conte ha convocato una conferenza stampa conclusiva da Villa Doria Pamphilj dove poter fare la sintesi del “Progettiamo il Rilancio”, il piano di rilancio del Governo che fornirà la base per il Recovery Plan di settembre. Dopo ospiti internazionali, parti sociali, parti produttive, uomini e donne delle industrie e del terzo settore fino a cittadini, artisti, mondo cultura, giovani e sanitari, il Governo Conte ha ospitato nella lunga kermesse dei giardini romani il meglio dell’Italia in prima fila contro la battaglia socio-economico-sanitaria del Covid-19, presentando il proprio piano di rilancio ma attendendo gli spunti di ciascuno per formulare il progetto da lanciare nelle prossime settimane.
Con la consueta diretta in video streaming dai canali social di Palazzo Chigi, Conte illustrerà a breve la sintesi e i punti focali sui quali si impianterà il prossimo “Progettiamo il Rilancio”: nel farlo, il Capo del Governo confermerà l’invito nei prossimi giorni alle opposizioni di Centrodestra per contribuire al piano di rilancio. Come detto oggi da Salvini nell’intervista a Repubblica (e confermato da Meloni e Berlusconi nelle scorse ore): «Invito del Presidente del Consiglio dopo gli Stati generali? Sì, andremo. Perché il Paese ne ha bisogno. Il centrodestra torna a quel tavolo, ma per confrontarsi sui fatti. Abbiamo detto no alle passerelle in villa: quelle non ci interessano. Se si aprirà un dialogo vero a Palazzo Chigi, allora di proposte serie ne porteremo venti. Siamo stati lì già tre volte. La prima a marzo, quando denunciammo i rischi legati al decreto sulla Cassa integrazione. Restammo inascoltati».
LA SINTESI DEL PREMIER CONTE
Postando oggi un video frutto dell’incontro di ieri con una delegazione di cittadini “comuni” di diversi settori, il Premier Giuseppe Conte ha ribadito la “linea” per il piano di rilancio del sistema-Italia: «Sono tantissimi i cittadini che mi hanno scritto nelle scorse settimane per rappresentarmi varie urgenze e per raccontarmi le loro storie. Ieri pomeriggio, una finestra della Consultazione Nazionale di Progettiamo Il Rilancio, è stata dedicata ad alcuni di loro, che ho incontrato senza il filtro di associazioni di rappresentanza». In attesa delle parole e della sintesi nella conferenza stampa conclusiva degli Stati generali, il leader della formazione giallorossa aggiunge «Ci siamo confrontati in modo franco e diretto. Le loro testimonianze – conclude Conte – hanno arricchito il dialogo che stiamo coltivando in questi giorni per mettere a punto un ‘Piano di Rilancio’ che sia pienamente condiviso e davvero efficace nel comune interesse. Dobbiamo lavorare con fiducia».