«Serve rilanciare industria 4.0, l’attrattiva dall’estero e le politiche attive del lavoro», ha spiegato il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli introducendo la conferenza stampa con il Premier Conte e il Ministro dell’Economia Gualtieri: «Finanza pubblica significa presentare uno specifico Recovery Plan assieme alla Nota di aggiornamento del Def, così noi vogliamo conciliare politiche di crescita a un percorso di riduzione del nostro debito pubblico. Fare buon uso delle risorse europee è fondamentale: per questo le proposte che stiamo raccogliendo sono molto importanti», commenta il n.1 dell’Economia. «Critica di Bonomi sulla sentenza delle accise energia non è sentenza vecchia, ma di fine 2019 e lo stiamo affrontando ma oggi è un tema di rilancio del Paese», risponde a distanza il Premier Conte in merito alle proposte di Confindustria agli Stati generali. Rispondendo alle domande dei giornalisti in conferenza stampa, il Capo del Governo aggiunge «opposizioni uscite dal Parlamento? Prima non vengono qui agli Stati generali perché il luogo non era idoneo, poi entro in Camera e Senato e loro escono: sono un po’ disorientato ma sono sicuro ce la faremo».
Sulle critiche mosse oggi al Senato dal leader della Lega, risposta molto dura del Premier Conte «Salvini ha parlato di modello Cgil per il Paese e non di modello Genova? Mi sembra dare giudizi improvvidi, stiamo lavorando per il Decreto Semplificazione entro questa settimana: da settimana prossima vorrei portarlo nel CdM ma dobbiamo ancora confrontarci con le forze di maggioranza. Lui deride il lavoro che ho fatto con i sindacati, non mi sembra corretto». Chiosa finale sul possibile cambio Governo nelle prossime settimane: «Cambi di Governo in corso verso l’autunno? Rimpasto e questioni del genere le lascio ai giornalisti: noi pensiamo a puntellamenti solo con determinazione e coraggio delle scelte, abbiamo la responsabilità del rilancio del Paese, il resto sono valutazioni che non mi competono».
CONFERENZA STAMPA CONTE STATI GENERALI
Dopo la “pausa” di ieri, torna la conferenza stampa del Premier Giuseppe Conte (in rigorosa diretta video streaming dai canali di Palazzo Chigi) per commentare con i giornalisti fuori da Villa Doria Pamphilj a Roma la quarta giornata degli Stati generali sull’economia: ultime 12 ore convulse per il Capo del Governo che ha aperto la giornata in Parlamento con la doppia informativa a Camera e Senato in vista del Consiglio Europeo di venerdì prossimo. Poi la corsa agli Stati generali dove nel primo pomeriggio, tra le varie sigle incontrate, ha tenuto un colloquio di oltre un’ora con il leader di Confindustria Carlo Bonomi dove non sono mancate le scintille e gli attacchi delle imprese alle scelte del Governo giallorosso per l’emergenza Covid-19; infine la conferenza stampa di “chiusura” di questa quarta giornata, in vista dei prossimi appuntamenti di domani, venerdì, sabato e l’ultimo appuntamento di domenica prossima.
«In queste settimane – ha detto Conte – sono in gioco la reputazione, un miglior futuro dell’Europa e dei suoi stati membri. È il momento di agire con spirito di piena coesione anche sul piano nazionale perché la sfida non rechi all’Italia il doppio danno di vederla perdere la sfida europea e quella, forse più difficile, di vedere riformare alcune criticità», ha spiegato stamane al Parlamento il Premier Conte annunciando per il prossimo settembre il Recovery Plan italiano sui cui i parlamentari si esprimeranno con un voto ufficiale.
CONFERENZA STAMPA CONTE SUGLI STATI GENERALI
Dalla “coesione” allo scontro nel giro di poche ore, è così che il Presidente del Consiglio è passato poche ore fa nel “fuoco d’incrocio” delle imprese e degli industriali per nulla soddisfatti dei piani esposti finora e della prospettiva del “Progettiamo il rilancio”. In attesa delle precisazioni pubbliche che Conte farà a breve in conferenza stampa fuori dagli Stati generali, è emerso nettamente come Bonomi abbia puntato il dito sulla mancanza di visione e coraggio nell’agire dell’esecutivo: il neo-presidente ha richiesto l’immediato rispetto della recente sentenza della magistratura che impone la restituzione di 3,4 miliardi di euro in accise energia «impropriamente pagate da #imprese e trattenute dallo Stato nonostante la sentenza della Corte di Cassazione che ne impone la restituzione».
Non solo, con un secondo tweet ancora più duro al termine dei colloqui ha ribadito «Cassa Integrazione è stata anticipata in vasta misura da #imprese e così sarà per ulteriori 4 settimane. Gravi ritardi anche per le procedure annunciate a sostegno liquidità. Le misure economiche dell’Italia si sono rivelate più problematiche di quelle europee». Di contro, il Presidente del Consiglio Conte ha replicato davanti ai tavoli delle imprese «Qualcuno crede che questo governo abbia un pregiudizio nei confronti della libera iniziativa economica. Voglio precisarlo molto chiaramente: le misure che abbiamo elaborato e inserito nei nostri provvedimenti sono dedicate al sostegno delle imprese. Da parte di questo governo c’è una costante attenzione per il sostegno alle imprese». Secondo il Capo del Governo, l’impresa è un pilastro della nostra società «Nessun pregiudizio da parte del governo, possiamo avere diversità di opinioni e valutazioni, ci sta, ma qui non c’è nessun pregiudizio ideologico. Preservare l’impresa e metterle in condizione di poter affrontare vigorosamente e in modo resiliente uno shock come questo è una priorità del nostro Paese, altrimenti non andiamo da nessuna parte».