LE RISPOSTE DEL PREMIER CONTE

Sul fronte Mes, in attesa dell’informativa di mercoledì in Parlamento, ci saranno novità sulla scelta del Governo? Secondo il Capo del Governo per il momento non ci sono «novità esplicite e non ci sono necessità particolari indette dal Consiglio Europeo, ma deciderà il Parlamento la tempistica e in base a quella il Governo provvederà a rispondere». In merito al caos nel M5s dopo il botta-risposta tra Grillo, Casaleggio e Di Battista Conte non intende prendere parte «Non pensavo di impegnarmi come Premier, ma ho una occupazione: sono un avvocato e tornerò a farlo una volta finita l’esperienza di Governo».



Richiamo ulteriore viene fatto alle opposizioni quando sempre il Presidente del Consiglio nella conferenza stampa dagli Stati Generali afferma «sarò testardo, rilancerò occasione di incontro con le opposizioni. È un peccato che non siano venuti, non abbiano paura, non si contamineranno con l’azione di Governo: li aspetto, se il problema è il luogo e l’orario non ci sono problemi, un punto d’accordo lo troveremo». Alla domanda secca sulla possibilità di tasse patrimoniali per uscire dalla crisi da settembre in poi, Conte smentisce categoricamente: «Non c’è alcuna patrimoniale: il risparmio privato è una risorsa e dobbiamo cercare di sollecitare che il risparmio si indirizzi ai progetti specifici, come transizione energetica, ma non in termini di tassa patrimoniale bensì in coinvolgimenti di progetti specifici».



Dal 14 settembre si ritorna in classe, forse, ma con le elezioni che avverranno pochi giorni dopo come avverrà l’iter? «Ne ho parlato tanto con i sindacati della scuola: il problema è il sovraffollamento delle classi ma non possiamo ripartire con la didattica a distanza. Per questo l’edilizia scolastica è alle prese con lavori prossimi: il Pd propone nuovi locali che non siano scuole per votare in autunno, mi sembra una buona idea ma al momento è al lavoro la Ministra Lamorgese per trovare soluzioni alternative», conclude il Presidente del Consiglio.

IL PUNTO STAMPA DEL PREMIER CONTE

«Abbiamo parlato molto di lavoro e occupazione: discusso diversi progetti e devo dire che abbiamo esposto la linea del Governo. Noi abbiamo fatto una scelta: a differenza di altri Paesi, qui noi non lasciamo i lavoratori da soli e non consentiamo che siano licenziati. Politica molto onerosa (25 miliardi stanziati) ma che in Italia non intendiamo cancellare»: lo ha spiegato il Premier Giuseppe Conte intervenendo nella conferenza stampa fuori da Villa Doria Pamphilj a margine della seconda giornata degli Stati generali. Nei prossimi minuti l’incontro con Anci e Conferenza Regioni e poi il Consiglio dei Ministri per il nuovo Decreto “estendi Cig” con il quale «anticipiamo le ulteriori 4 settimane di cassa integrazione già previste dal Decreto Rilancio». Ancora Conte rilancia «Vogliamo riformare tutte le misure di ammortizzatori sociali: da oggi è possibile richiedere il fondo perduto per le aziende colpite dai danni del Covid-19, senza click day: un ristoro fino a 40mila euro. Vogliamo continuare a confrontarci con tutti per l’interesse del nostro Paese».



La Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo commenta in conferenza stampa come il nuovo decreto dovrà portare nelle prossime settimane anche alla piena riforma degli ammortizzatori sociali: «misure che non siano politiche passive ma più vicine alle politiche attive, investa su formazione e tuteli tutti i lavoratori e ribadisca la centralità delle donne nel mondo del lavoro. Rilancio anche per PA (Smart working e digitalizzazione), famiglia e disabilità con nuovo codice di sostegno ai più bisognosi». A margine degli Stati generali, il titolare dell’Economia Roberto Gualtieri loda il lavoro di Vittorio Colao e rilancia sul piano del Governo denominato “Progettiamo il Rilancio”: «bene l’iter del fondo perduto avanzato da oggi dall’Agenzia delle Entrate che così si rivela, per una volta, anche “agenzia delle uscite”.

CONFERENZA STAMPA CONTE AGLI STATI GENERALI

In conclusione della seconda giornata di lavori agli Stati generali dell’economia a Villa Doria Pamphili, il Premier Giuseppe Conte trae le principali conclusioni nella nuova conferenza stampa nei giardini della villa esclusiva di rappresentanza del Governo: dopo gli ospiti internazionali, oggi è stato il turno delle sigle sindacali, delle attività produttive e gli enti locali (Anci e Conferenza Regioni). «Il Paese lo rilanciamo se lavoriamo tutti insieme, noi, voi, tutte le forze produttive e sociali, le migliori del Paese, anche le opposizioni. E vi assicuro che dopo che termineremo questa settimana insisterò testardamente per avere un confronto con i rappresentanti delle opposizioni», ha spiegato ai sindacati il Presidente del Consiglio nell’introdurre i lavori di oggi. Conte ha annunciato poi un nuovo decreto in arrivo in serata nel Consiglio dei Ministri per la cassa integrazione: «Abbiamo predisposto un decreto legge, che adotteremo oggi stesso in un consiglio dei ministri che si svolgerà a margine degli incontri odierni – grazie al quale le aziende e i lavoratori che hanno esaurito le prime 14 settimane di cassa integrazione potranno richiedere da subito le ulteriori 4 settimane approvate con il decreto ‘Rilancio’».

DIRETTA VIDEO CONFERENZA STAMPA CONTE

Il nuovo provvedimento ad hoc del Governo Conte intende dare un giro di vite alla cassa integrazione e ai pagamenti che ancora stentano per quasi un milione di persone che attendono da metà aprile tali rimborsi: «L’obiettivo del governo è garantire la cassa integrazione a tutti i lavoratori, per tutto il tempo che sarà necessario nella fase di debolezza dell’attività economica», ha ribadito il Premier Conte. In mattinata, incontrando la task force di Vittorio Colao, il Capo del Governo ha introdotto il nuovo piano “Progettiamo il Rilancio”, con alcuni punti lasciati dal “piano Colao” e diversi altri spunti per le riforme a medio-lungo periodo post-Covid. 9 capitoli in 155 voci “concrete”, il piano di Conte è stato presentato agli ospiti degli Stati generali e rappresenta il punto di partenza per il rilancio del Paese nei prossimi decisivi e cruciali mesi. «Un Paese completamente digitale» ma anche un «tessuto economico più competitivo e resiliente per imprese e lavoro. che passa attraverso l’ambiente, le infrastrutture, la ricerca, il sostegno alle filiere produttive, un ordinamento giuridico più moderno e attraente» ed anche «un’Italia più equa e inclusiva», sono i 9 punti principali del piano che rischia di divenire un “doppione” di quel piano Colao ancora non ufficialmente presentato dal Governo. L’attesa ora è tutta per le parole del Premier Conte nella conferenza stampa in diretta video streaming dai canali social di Palazzo Chigi per il “punto” sulla seconda giornata di Stati generali.