Nella conferenza stampa odierna il premier Mario Draghi ha parlato del dibattito all’interno della Cabina di regia. «Si è arrivati ad una decisione così importante si arriva con punti di vista differenti. I vari membri della Cabina di regia avevano in comune la direzione, ma differenze di vedute sui singoli aspetti, ma sono contento che si sia arrivati ad una soluzione che contemperi tutti i punti di vista. Quindi, la decisione non è stata presa a maggioranza, ma all’unanimità». Inoltre, si è detto sicuro del cronoprogramma, ha spiegato che i provvedimenti di semplificazioni accompagneranno al Pnrr, altrimenti sarà poco credibile. Invece sul debito pubblico e il rapporto tra questo e il Pil ha chiarito: «Gli occhi di oggi sono diversi, perché la pandemia ha reso legittima la creazione di molto debito e ha ispirato i comportamenti di coloro che fanno le regole a Bruxelles, tanto che sono sospese. Ora i tassi di interesse sono crollati. Nessuno si è posto il problema che le regole possano tornare in vigore come erano. La discussione è complessa e durerà tutto l’anno prossimo».



Quindi ha fatto le sue previsioni: «Visto che all’estero la situazione non è poi così diversa, si va verso un impegno serio verso una decrescita del debito senza che venga compromessa l’economia dei Paesi. Prima la sostenibilità del debito veniva misurata sulla base degli interessi, ora non si fa più questa domanda, perché i tassi sono bassi. Questo vuol dire che la domanda diventa: ce la farà a crescere abbastanza per ripagare il debito? Quindi ora è la crescita il criterio principale». Ma il premier è stato sollecitato anche sul dossier Autostrade: «C’è una trattativa in corso fondata sull’offerta del governo precedente, vedremo come va a finire».



Riguardo alla tenuta della maggioranza: «Non ho bisogno di fare appelli all’unità, ma posso dire che l’atmosfera è eccellente. Lo può confermare qualunque ministro. Le consultazioni che sto facendo sono un’occasione straordinaria di spunti, comunicazioni e confronto. Si possono anche tenere regolarmente». Nella conferenza stampa non è mancata una domanda su AstraZeneca: «Io questo crollo di fiducia per AstraZeneca non lo vedo», ha detto il premier Mario Draghi. «Ci risulta una maggiore richiesta di informazioni. Comunque chi lo rifiuta va in coda», ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza. E ha confermato la permanenza del coprifuoco: «In questa fase confermiamo la limitazione, così come resta vigente il modello a zone». Invece gli spostamenti tra regioni sono consentiti solo per quelle in zona gialla e con pass vaccinale.(agg. di Silvana Palazzo)



DRAGHI “CRITICHE A SPERANZA? INGIUSTIFICATE”

Il premier Mario Draghi ha affrontato anche il tema delle opere in conferenza stampa. «Il ministro Giovannini e io abbiamo nominato 57 commissari per altrettante opere. Erano state già finanziate e deliberate, ma aspettavano di essere attuate. C’è un cronoprogramma con data di apertura dei cantieri. Due sono già aperte da marzo, cinque apriranno da giugno, otto settembre e cinque in dicembre e così via…». Invece sul Decreto Sostegni: «Vorrei sottolineare la rapidità dei pagamenti. Dal 30 marzo ad oggi sono stati pagati 2 miliardi nella prima settimana, ma i pagamenti non sono ancora terminati». Intanto si sta pensando di aggiungere oltre al criterio del fatturato quello dell’utile-imponibile fiscale. «Col fatturato i pagamenti possono essere rapidi, con altri parametri i tempi si allungano di 3-4 settimane», ha avvertito il premier Mario Draghi.

Sollecitato sulle riaperture, il presidente del Consiglio ha chiarito: «Noi abbiamo preso questo rischio, se i comportamenti sono osservati – perché non ho dubbi sulla campagna vaccinale – allora le probabilità di tornare indietro sono basse. Quest’anno in autunno ci sarà una copertura diffusa, quindi eventuali ritorni della malattia saranno affrontati in maniera diversa». Invece sulle critiche al ministro della Salute Roberto Speranza: «Dovevano trovar pace dall’inizio, non erano né fondate né giustificate. Mi secca dirlo in sua presenza, ma ribadisco che lo stimo e l’ho voluto io nel governo. Queste riaperture rispondono al disagio delle categorie». La sfida più importante è di assicurare che la ripresa sia costante e che si mantenga alto il livello dell’occupazione. Il ministro Speranza ha parlato del cronoprogramma che riguarda le aperture: «Abbiamo un calendario che ha il 26 aprile come prima data chiave. C’è l’idea di riaprire le piscine all’aperto dal 15 maggio, dal 1 giugno potrebbero riattivarsi alcune attività connesse alle palestre, da luglio le fiere. Non sarebbe corretto indicare un giorno in cui sparirà ogni misura, il percorso è graduale».

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato della vicenda relativa all’acquisto di dispositivi durante la prima ondata Covid tramite alcuni intermediari: «Le vicende legate agli acquisti non sono una competenza diretta del ministero della Salute. Nelle prime settimane c’era una ricerca molto forte in ambito internazionale di mascherine e respiratori, quindi tutte le personalità con relazioni pregresse col principale venditore, come la Cina, sono state attivate dalla struttura commissariale». Il premier Mario Draghi è tornato sulle questioni economiche: «Ci saranno sicuramente settori industriali e di servizi che con non avranno più mercato, quindi bisogna assisterli in questa transizione. Alitalia? Il debito è buono solo se viene fatta una riforma della società tale da farla andare avanti con le sue ali, senza essere continuamente sussidiata come negli ultimi venti anni». (agg. di Silvana Palazzo)

RIAPERTURE, DRAGHI “RISCHIO RAGIONATO”

«Si può guardare al futuro con prudente ottimismo e fiducia», ha esordito il premier Mario Draghi nella conferenza stampa di oggi. «Volevo rimarcare alcuni fatti di carattere generale che sono usciti dalla Cabina di regia. Si anticipa al 26 aprile l’introduzione della zona gialla, inoltre si dà precedenza alle attività all’aperto, anche a cena. Tutte le scuole riaprono, completamente, in presenza nelle zone gialle e arancioni, in rosso vi sono modalità diverse», ha confermato il presidente del Consiglio. Quindi, ha difeso la decisione dell’esecutivo: «Il Governo si prende un rischio ragionato e fondato sui dati che sono in miglioramento». Questa è un’occasione importante, non solo a livello economico. Ma nel frattempo deve proseguire la campagna vaccinale.

Poi ha preso la parola il ministro della Salute Roberto Speranza: «Due fattori nelle ultime settimane ci hanno consentito di vedere una piegatura della curva: le misure adottate nelle ultime settimane e l’aumento significativo delle somministrazioni». Speranza ha parlato di un’evidenza scientifica: «Nei luoghi all’aperto la diffusione del contagio è più difficile. Proveremo ad applicare questo principio per le attività in questa fase di transizione». Sono previste altre riaperture con il miglioramento della situazione epidemiologica e l’accelerazione nella campagna vaccinale.

«Sono tre i blocchi di provvedimenti: aperture, scostamento di bilancio (Def) e le opere messe in cantiere», ha proseguito il presidente del Consiglio Mario Draghi, ringraziando poi il ministro della Salute Roberto Speranza. «Riforme e investimenti sono una scommessa sulla crescita, sul debito buono. Possiamo vincerla senza pensare neppure ad una manovra correttiva in futuro. Vogliamo che sia sostenibile. Non si tratta di fare o no debito, perché lo faremo, ma questo deve essere investito bene. Quindi le norme vanno semplificate». (agg. di Silvana Palazzo)

POSTICIPATA CONFERENZA STAMPA MARIO DRAGHI

Inizialmente prevista alle 15:00, la conferenza stampa del presidente del Consiglio Mario Draghi è stata posticipata alle ore 15:30. Con il premier presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio ci sarà anche il ministro della Salute Roberto Speranza. Verranno quindi esposte le conclusioni della Cabina di regia, da cui sono trapelate già delle indiscrezioni. Dal 26 aprile, infatti, dovrebbero tornare le zone gialle. Si tratterebbe di un “giallo rafforzato” con l’apertura di tutte le attività di ristorazione, sport e spettacolo nelle aree a basso contagio da Covid, ma solo all’aperto. In particolare, i ristoranti riapriranno anche la sera, ma solo all’aperto. Il coprifuoco però resterà alle 22, almeno in questa fase delle nuove riaperture. Dal 26 aprile riapriranno in presenza anche le scuole, comprese le superiori, tranne che in zona rossa. E dovrebbero tornare in presenza anche le università.

Riaperture anche per teatri, cinema e spettacoli ma all’aperto, invece al chiuso gli spettacoli dovrebbero essere consentiti ma con i limiti di capienza fissati per le sale dai protocolli anti contagio. (agg. di Silvana Palazzo)

COME VEDERE LA CONFERENZA STAMPA DI DRAGHI

Alle ore 15

il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha convocato una nuova conferenza stampa – la quarta da quando siede a Palazzo Chigi – per informare il Paese sulle ultime novità epidemiologiche, politiche ed economiche. Il tema delle riaperture sarà certamente centrale anche per la cabina di regia tenuta questa mattina in video collegamento con le Regioni, dove si è parlato della road map ipotizzata dal Governo per il mese di maggio.

La conferenza stampa di Draghi sarà possibile seguirla in diretta video streaming sul canale YouTube di Palazzo Chigi, ma anche su tutti i canali social ufficiali della Presidenza (Facebook, Instagram e Twitter) oltre che in diretta tv sui principali canali all-news (Sky Tg24, Rai News24 e TgCom24). Con il monitoraggio Iss arrivato oggi in cabina di regia, il Ministro della Salute Roberto Speranza firmerà nelle prossime ore le nuove ordinanze sui colori in vigore dal prossimo lunedì 19 aprile: per quanto riguarda però il ritorno di zone gialle e bianche bisognerà attendere lunedì 3 maggio, con l’adozione del nuovo Decreto Covid maggio che oggi in cabina di regia è stato presentato nella sua prima bozza alle Regioni.

GLI ALTRI TEMI DELLA CONFERENZA STAMPA

Il “mantra” del Governo Draghi restano le riaperture graduali, diverso dal forte input che Regioni e commercianti avrebbero voluto già dalla fine di aprile: ristoranti, bar, palestre, piscine, teatri, cinema, musei ma anche scuola, coprifuoco e spostamenti. Tanti i punti all’ordine del giorno del Decreto su quali il Premier Draghi sarà sicuramente “indotto” a parlare nella conferenza stampa in arrivo alle ore 15. Gli altri temi previsti riguardano la recente approvazione del Def – Documento di Economia e Finanza – con nuovo scostamento di bilancio da 40 miliardi di euro: si anticipa così il vasto intervento “salva-imprese” previsto per fine aprile, con 35 dei 40 mld in extra-deficit che andranno a finanziare il Decreto Sostegni bis allo studio del Mef (i restanti 5 serviranno per il “fondo complementare” a lato del Recovery Plan, per tutti quei progetti che non potranno rientrare per “paletti” vari nel PNRR). Proprio il piano nazionale sul Recovery Fund sarà tema importante dell’odierna conferenza stampa, visto che i tempi stretti impongono al Governo la presentazione del testo finale entro il 30 aprile a Bruxelles (con il confronto serrato con tutti i partiti iniziati ieri e in conclusione martedì prossimo): di questo e di molto altro parlerà Draghi nel nuovo punto stampa da Palazzo Chigi, con sicure domande sul “caso-Erdogan” (dopo il botta e risposta tra il Premier e il Presidente turco), sul futuro della Libia, il ritiro delle truppe dall’Afghanistan e il consueto aggiornamento sui vaccini in arrivo in Italia dopo gli “stop” ad AstraZeneca e Johnson & Johnson.