DIRETTA CONFERENZA STAMPA MARIO DRAGHI

Il premier Mario Draghi in conferenza stampa ha parlato dell’incontro con Matteo Salvini, svelando una cosa che ha detto al leader della Lega. «Ho voluto io il ministro Speranza nel governo e ne ho molta stima». Sul Pnrr ha spiegato che è prevista una struttura centrale che ha sostanzialmente funzioni di coordinamento: «Riceve il denaro dalla Commissione Ue e lo dà agli enti attuatori a seconda dei lavori in corso, questi danno riscontro dei pagamenti per ricevere quelli successivi». Ma ci sarà anche una struttura di valutazione: «Le direttive prevedono obiettivi progressivi da raggiungere, quindi bisogna valutare la coerenza degli investimenti con essi». Poi ci sarà una struttura di controllo specifico per valutare come sono stati spesi i soldi in base alle norme esistenti. «Stiamo elaborando la composizione, ma la struttura è centrale, non periferica ed è l’unica forma di presenza del governo nel Pnrr, perché la responsabilità spetterà agli enti attuatori, come ad esempio Regioni, Comuni e Province».



Dalla discussione odierna sul Pnrr, che il 30 aprile verrà consegnato, è emerso «che servirà un coordinamento». Ci saranno ovviamente assunzioni mirate e formazione delle competenze attuali. «Non abbiamo credibilità sulla capacità di investire, ma non perché non si voleva investire, quindi bisogna cambiare tutto per diventare credibili e superare gli ostacoli a livello politico, istituzionale, amministrativo, contabile e pure giudiziario».  Interrogato anche sui temi del turismo, Mario Draghi ha citato anche la Grecia per parlare della collaborazione tra i Paesi del Mediterraneo: «L’Italia ha molto da imparare. Grecia e Spagna ha già annunciato che accoglieranno i turisti stranieri con passaporto vaccinale, dobbiamo farlo anche noi. Grecia, Italia e Spagna hanno interessi comuni, ma questa collaborazione si vede nel Consiglio europeo, dove emergono punti di vista comuni anche senza consultazioni preventive. Il premier greco era in Libia per riaprire la sua ambasciata e ci siamo incontrati in aeroporto».



Il premier Mario Draghi ha contestato anche il comportamento del presidente turco Erdogan nei confronti di Ursula von der Leyen: «Non condivido assolutamente il comportamento di Erdogan, credo non sia stato appropriato. Mi è dispiaciuto per l’umiliazione che la Von der Leyen ha dovuto subire. Con questi dittatori – che vanno chiamati per quel che sono -, di cui però si ha bisogno di collaborare, bisogna essere franchi nell’esprimere la propria diversità e pronti a cooperare per assicurare gli interessi del proprio Paese, quindi bisogna trovare l’equilibrio giusto». Invece sui rapporti con la Libia: «Sono stato criticato per non aver toccato dei temi, ma l’ho fatto. Ho detto che siamo preoccupati per i diritti umanitari e orientati al superamento del sistema dei centri di detenzione. Siamo stati franchi e pronti al tempo stesso a cooperare. Dobbiamo farlo per tanti motivi, a partire dall’immigrazione. Non possiamo far finta che non esista questo problema. Come va affrontato? Serve un approccio prima di tutto umano, poi equilibrato ed efficace. Queste sono le direttive che ho dato e mi sono dato nel riflettere e agire su questo problema». (agg. di Silvana Palazzo)



“CI VACCINEREMO PER ANNI, CONTRATTI DA RIFARE”

«Visto che sapevo me l’avreste chiesto, prima di venire qua ho chiamato il commissario Figliuolo e mi ha confermato che resta l’obiettivo delle 500mila vaccinazioni al giorno». Il premier Mario Draghi in conferenza stampa si è concesso anche una battuta sulla campagna vaccinale. Ma con molta lucidità ha pure analizzato alcuni degli errori commessi finora. «Le responsabilità ci sono, a partire da una campagna contrattuale leggera. Ci saranno nuove gare per gli anni a venire, perché dovremo continuare a vaccinarci in futuro anche per le varianti, e vi assicuro che i contratti che verranno fatti meglio. Poi ci sono state defaillance da parte delle società, a partire da AstraZeneca, improvvise e non spiegate, come se avessero venduto più volte le stesse dosi. E poi c’è la questione delle esportazioni, che sono state bloccate con AstraZeneca perché non hanno rispettato i contratti, ma non è possibile con Pfizer che li ha rispettati e ha dato pure dosi in più». Di fatto per ora non sono state proibite. «C’è stato un periodo in cui non dovevano essere autorizzate le esportazioni. Poi ci sono altre responsabilità, ma queste sono le più importanti».

Il presidente del Consiglio è stato poi sollecitato nuovamente sulle riaperture: «Ci sarà una direttiva del generale Figliuolo e poi valuteremo come inserire questo parametro delle vaccinazioni per le categorie a rischio tra quelli per autorizzare le riaperture». Poi ha precisato di non voler puntare il dito contro gli operatori sanitari, in merito alla questione dei furbetti. «Non mi riferivo a chi è in prima linea, ma a quelle platee che improvvisamente si allargano». Per quanto riguarda lo scostamento, Draghi ha chiarito che il ministro dell’Economia presenterà prima il Def, dove verrà indicato lo scostamento, che verrà votato dal Parlamento. In merito alla possibilità di impugnare delibera della Regione Puglia sulla Dad: «Ci stiamo pensando, non abbiamo ancora preso una decisione».

Il premier Mario Draghi ha parlato anche di Sputnik V in conferenza stampa. «Si possono fare i contratti, ma la capacità produttiva è limitata, parliamo di dosi non interessanti. Se le consegne verranno rispettate, avremo tutti i vaccini che servono per quest’anno. Bisogna anche capire se è adatto per le varianti che inevitabilmente si presenteranno anche nei prossimi mesi». Dal punto di vista legale non ci sono impedimenti nel fare contratti per il vaccino russo, ma evidentemente gli aspetti da valutare sono altri. In merito, invece, al piano di digitalizzazione dell’Italia. «Bisogna riacquistare il gusto del futuro. Non avere a disposizione i meccanismi di base è una delle grandi frustrazioni di questo periodo. Questo divario digitale segue anche il divario che c’è nel nostro Paese, anche a livello di istruzione. Questa è una delle missioni più importanti, trasversale tra i progetti del Pnrr, che non si possono fare senza la digitalizzazione».

Sul vaccino russo Sputnik V è intervenuto anche il professor Franco Locatelli: «L’Ema ha cominciato il processo di rolling review su sicurezza ed efficacia del vaccino. C’è stata una pubblicazione su Lancet dove si parla di un’efficacia superiore al 90%, ma non è il solo aspetto a cui bisogna guardare. Ci sono altre informazioni che meritano altrettanta attenzione, come la rispondenza a criteri di qualità nella produzione e distribuzione del vaccino». (agg. di Silvana Palazzo)

“RIAPERTURE? NON HO DATE, DIPENDE DA VACCINAZIONI”

«Il commissario sta procedendo con una rivalutazione del piano vaccini, ma non sono previste grandi modifiche», ha proseguito il premier Mario Draghi in conferenza stampa. «Tutti chiedono aperture ed è normale, perché è la miglior forma di sostegno per l’economia. Sono consapevole della condizione di bisogno e disperazione. Io condanno sempre la violenza, ma capisco totalmente il senso di smarrimento». Le prossime settimane, dunque, saranno di riaperture, ma in sicurezza. «Quanto più celermente procederanno le vaccinazioni, tanto più si potrà tornare a riaprire. E parlo di categorie a rischio. Meglio avere 100% di categorie a rischio e meno sugli altri, è essenziale per la ripresa dell’economia». Ma non ha date sulle riaperture: «Dipende dall’andamento dei contagi e da quello delle vaccinazioni delle categorie a rischio». Bisogna comunque prepararsi alla stagione estiva: «I turisti stranieri non ci sono ancora, ciò colpisce le città d’arte. Quindi, bisogna annunciare di essere pronti ad accogliere tutti i turisti stranieri che avranno un passaporto vaccinale, poi ci preoccuperemo di non discriminare gli altri, ma bisogna partire».

Bisogna lavorare anche alla riapertura di fiere ed eventi, quindi per Mario Draghi bisogna correre. Sui vaccini si è espresso anche il professor Franco Locatelli, coordinatore del Cts oltre che presidente del Consiglio superiore di sanità, che però ha parlato dei richiami: «Alla luce delle evidenze disponibili, la seconda dose di AstraZeneca è già prolungata nella seconda somministrazione fino alla 12esima settimana, quindi a tre mesi. Nell’ultima seduta del Cts è stato affrontato anche il problema del distanziamento della seconda dose per i vaccini a mRna, ma vi è stata una chiara manifestazione della possibilità di prolungare fino a 42 giorni dalla prima dose». Draghi ha parlato della questione dosi: «C’è stato un disguido che è stato chiarito con la Regione Lazio, ma io sono ottimista sul clima di cooperazione con le Regioni. Ci sono sicuramente molto diversità, alcune insospettabili. Questo condizionerà le riaperture».

Si è parlato anche di Alitalia nella conferenza stampa che il premier Mario Draghi ha tenuto a Palazzo Chigi. «La Commissione Ue usa criteri apparentemente diversi che noi non possiamo accettare. Se ci sono ragioni per trattar male Alitalia rispetto ad Air France le vedremo, non accetteremo discriminazioni arbitrarie». Il presidente del Consiglio ha disegnato le prospettive future: «Ora bisogna creare una società che avrà forte discontinuità con la precedente, che avrà nome e loghi differenti ad esempio. E deve partire immediatamente, non può saltare la stagione estiva e deve reggersi sulle sue ali, senza sussidi. Questo è l’obiettivo e speriamo che la discussione con la Commissione Ue si risolva in senso positivo».

Il professor Franco Locatelli ha precisato poi su AstraZeneca che si può comunque vaccinare chi è under 60. «Del resto parliamo di 84 eventi su 25 milioni di persone vaccinate, io sarei rassicurato dall’efficienza dei meccanismi di farmacovigilanza». (agg. di Silvana Palazzo)

DRAGHI “CON CHE COSCIENZA SI SALTA FILA VACCINI?”

Conferenza stampa

con il professor Franco Locatelli per il premier Mario Draghi, che infatti ha esordito parlando della campagna vaccinale. «La raccomandazione è usare il vaccino AstraZeneca per coloro che hanno almeno 60 anni di età, ma bisogna concentrarsi sul rischio di decesso Covid, che è massimo per coloro che hanno più di 75 anni, quindi bisogna vaccinare prioritariamente queste persone». E quindi alzando anche i toni si è rivolto ai “furbetti” e alle Regioni che non stanno vaccinando le persone fragili: «Bisogna smetterla di vaccinare chi ha meno di 60 anni e i giovani, psicologi di 35 anni perché sono operatori sanitari. Queste platee che si allargano… Ma con che coscienza si salta la lista sapendo che lascia esposto una persona che rischia concretamente di morire!».

Dello stesso parere è ovviamente Locatelli che su AstraZeneca ha precisato: «In questo modo copriamo le popolazioni più fragili e al tempo stesso evitiamo eventuali complicanze in coloro in cui vi è stata un’incidenza di casi maggiore dell’osservato. Negli anziani ha pure un effetto protettivo da queste complicanze che sono tipiche del Covid». Invece sulla disponibilità di vaccini, Draghi ha smentito che è calata: «Non ho dubbi sul fatto che gli obiettivi vengano raggiunto, ma quel che bisogna fare è concentrarsi su questa classe di età. La disponibilità che abbiamo permette di coprire ad aprile tutti gli over 80 e gran parte degli over 70».

Questo si lega anche alle riaperture: «Così è più facile riaprire tutto. Il commissario e le Regioni stanno lavorando bene insieme per conseguire questo obiettivo». Ma il premier Mario Draghi è stato sollecitato in conferenza stampa anche sulla golden power: «È uno strumento utile che va usato se necessario». (agg. di Silvana Palazzo)

PRESSING RIAPERTURE SU MARIO DRAGHI

Sta per cominciare la conferenza stampa del premier Mario Draghi, in programma alle 18:30. L’attesa è crescente, anche perché potrebbe parlare delle riaperture, tema che ha affrontato poco fa con Matteo Salvini. «Ho condiviso con il presidente Draghi che le riaperture vanno fatte in base ai dati, alla scienza. Riaprire dalla seconda metà di aprile per me non è un diritto ma un dovere», ha spiegato il leader della Lega al termine dell’incontro col presidente del Consiglio. Giornata impegnativa per Draghi, che ha partecipato anche alla conferenza unificata Stato-Regioni sul Recovery Plan. Alla riunione hanno partecipato molti ministri e i rappresentanti di Anci (Comuni) e Upi (Province). «Il pacchetto del Piano nazionale di rilancio e resilienza è ambizioso, un’opportunità da cogliere in particolare per la transizione ecologica e digitale», avrebbe detto Draghi, secondo quanto riportato da fonti presenti all’incontro e citate dall’Ansa.

«L’occasione è unica, bisogna spendere e spendere bene. Le sfide si vincono insieme: voi siete le antenne nel rapporto con i cittadini», avrebbe sottolineato il premier. (agg. di Silvana Palazzo)

INCONTRO CON SALVINI PRIMA DELLA CONFERENZA STAMPA

È stata posticipata alle 18:30 la conferenza stampa del premier Mario Draghi. Lo rendono noto fonti di Palazzo Chigi, visto che era stata precedentemente annunciata alle ore 18. Uno slittamento probabilmente dovuto agli impegni del presidente del Consiglio. Pochi minuti fa è, infatti, terminato l’incontro con il segretario della Lega Matteo Salvini sulle riaperture. Quest’ultimo ha parlato di un «incontro utile e costruttivo», nel quale è emersa la convinzione che ci sono delle Regioni che già ad aprile potrebbero riaprire. Ma questo discorso si collega alla questione dei ristori. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Salvini dovrebbe aver consegnato al premier Mario Draghi un programma di aperture a partire dal 20 aprile che riguarda, ad esempio, bar, ristoranti a pranzo e luoghi di cultura. È probabile che questo tema verrà affrontato anche nella conferenza stampa convocata per oggi pomeriggio. (agg. di Silvana Palazzo)

CONFERENZA STAMPA DRAGHI IN DIRETTA: COME SEGUIRLA

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha convocato oggi alle ore 18 la conferenza stampa in diretta video streaming presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio: a sorpresa, stamane l’annuncio del Premier per il nuovo incontro con i giornalisti a poche ore dalla convulsa situazione riguardo il vaccino AstraZeneca, e nel giorno in cui incontrerà le Regioni per fissare le linee guida generali sui progetti del Recovery Plan.

Al momento il comunicato di Palazzo Chigi non dice altro in merito ai contenuti della conferenza odierna, anche se non è difficile immaginare quali saranno i primi punti all’ordine del giorno dell’ex Presidente Bce. Nell’incontro con i giornalisti saranno illustrati nel dettaglio le novità sul piano vaccinale dopo il “caos” AstraZeneca, le possibili prossime riaperture a fine aprile e inizio maggio, il Recovery Plan e il nuovo Decreto Sostegno allo studio del Governo. La diretta video streaming della conferenza stampa sarà garantita come sempre dal canale YouTube di Palazzo Chigi a partite dalle ore 18, così come i canali social tradizionali (Facebook, Instagram e Twitter).

I POSSIBILI TEMI ALL’ORDINE DEL GIORNO

Punto di partenza della conferenza stampa odierna del Premier Draghi non potrà non essere il piano vaccinale e le recentissime novità sul fronte AstraZeneca: dopo le valutazioni di Ema, i Governi europei hanno convenuto di intervenire con “precauzioni” aggiunte sul siero anglo-svedese portando in quasi tutti i Paesi Ue la raccomandazione per i vaccini AZ per i soli over-60. Il cortocircuito comunicativo e mediatico che perdura ormai da un mese sui presunti legami tra eventi rari di trombosi e vaccinazione AstraZeneca non ha escluso anche il nostro Paese: solo due settimane fa si ribadiva l’assoluta certezza del siero e la ripresa della campagna di vaccinazione (dopo lo stop di una settimana), ieri invece la circolare del Ministero della Salute che fa parziale marcia indietro con raccomandate somministrazioni agli over-60 (lasciando però intatta la seconda dose con AstraZeneca di chi l’ha finora ricevuto in prima tranche). Servirà una parola più chiara e netta dal Premier Draghi che in conferenza stampa evidentemente proverà a fare il punto della situazione allo stato attuale della vicenda, confermando quanto già il commissario Figliuolo ha spiegato stamattina («il piano prosegue con AstraZeneca, obiettivo 500mila dosi entro fine aprile»).

Ci sarà spazio poi per discutere delle novità presentate dai Ministri Franco e Gelmini agli enti locali nella Conferenza Stato-Regioni in merito al Recovery Plan. Il PNRR andrà presentato entro il 30 aprile e si affrettano in questi giorni le riunioni per stilare il documento definitivo da inviare poi a Bruxelles; capitoli importanti nell’incontro odierno con la stampa anche sul fronte emergenza economica e sociale dovuta ai lockdown perduranti. Come anticipato dalla Ministra Gelmini ieri, dal 20 aprile e poi da inizio maggio si dovranno rilanciare le riaperture del Paese per far respirare le categorie commerciali in sofferenza totale da ormai oltre un anno vissuto di schizofrenici “stop & go”. Infine, il vertice con Draghi di questo pomeriggio aggiornerà Regioni e Comuni sul nuovo scostamento di bilancio in previsione per aumentare i sostegni alle imprese e alle categorie più colpite dai lockdown e chiusure.