Il Premier Mario Draghi ha aperto la conferenza stampa con un sentito cordoglio per le tante vittime sul lavoro degli ultimi due giorni, citandoli per nome e mandando un saluto e un abbraccio alle famiglie colpite da «quella che prende sempre più i contorni di una strage». Scendendo nelle pieghe dei provvedimenti adottati oggi in Cdm, il Presidente del Consiglio elenca alcune misure contenute nella Nadef e non solo.
Sicurezza sul lavoro, «serve fare di più con controlli più serrati tra aziende, pubblico e lavoratori, serve monitoraggio condizioni di sicurezza senza allargamento delle responsabilità dei singoli». Sul fronte Nadef invece Draghi illustra gli spunti principali del MEF: «il quadro economico è migliore di quello visto in primavera, la crescita è 6% invece del 4,5%, deficit è più basso». La conferma di questi dati è che si può uscire dalla crisi del debito solo con la crescita, ribadisce il Capo del Governo: «ora bisogna far bene sulla manovra per capire cosa davvero può dare contributo alla crescita». Resta però la sfida più importante, ovvero di rendere la crescita equa ma anche duratura e strutturale: «servono tassi di crescita precedenti a quelli della pandemia che già erano molto bassi. La Legge di Bilancio rimarrà una legge espansiva». Draghi pone però una riflessione in merito alla crescita della ripresa: «tanto del merito è della vaccinazione, abbiamo risolto con successo tante difficoltà degli scorsi mesi. Vaccino è l’unico modo sicuro per proteggere noi stessi e i nostri cari». Candidatura all’Expo 2030 per la città di Roma e Giubileo del 2025 potrebbe portare Roma ad una crescita migliore e un’attivista più idonea, riflette Draghi che annuncia poi la bonifica dell’area di Bagnoli a Napoli: «commissario sarà il prossimo sindaco di Napoli, chiunque esso sia, occorre fare bene migliorando la governance».
IL DISCORSO DEL MINISTRO FRANCO
Il Ministro dell’Economia Daniele Franco illustra invece nel dettaglio la struttura del Nadef: «cambiamenti dell’economia sono davvero significativi rispetto allo scenario del Def in aprile». I previsori hanno visto al rialzo le previsioni sulle stime italiane del Pil per i prossimi anni, spiega il n.1 del MEF: «primo semestre si è chiuso molto bene nella crescita acquisita al 4,7%, per il trimestre in chiusura ci aspettiamo in un +2% rispetto al precedente». Franco identifica così la crescita al 6% del Pil italiano per l’intero anno 2021: «questo significa che recuperiamo circa due terzi della caduta del Pil dello scorso anno». Per il 2022 il Governo assume che non vi siano ulteriori restrizioni di rilievo all’attività economica e sociale, pandemia permettendo: bene l’andamento del mercato del lavoro, ma occorre recuperare i valori pre-crisi al più presto. «Si flette il rapporto tra debito e Pil: 155% nel 2020, oggi ci aspettiamo che si scenda al 153,5%», continua il Ministro dell’Economia annunciando il 4,2% come spinta del Pil nel 2022, lievemente inferiore rispetto alle previsioni del Def («ci ha spiazzato la crescita improvvisa già quest’anno», spiega Franco), passa al 1,9% nel 2024. Gli obiettivi che il Governo si pone sul prossimo futuro vengono riassunti da Franco: «politica di bilancio deve rimanere espansiva finché non recupereremo il Pil perso e anche la mancata crescita». Accelerare ripresa dell’economia nel 2022-2023, mentre il rientro nelle spese comincerà dal 2024 (rapporto decifict Pil a livelli pre-crisi entro il 2030): «più investimenti pubblici e privati grazie a PNRR, bilancio pubblico e riforme strutturali». Ogni anno lo Stato potrà avere un “vantaggio” di circa 19 miliardi ogni anno per le Manovre di Bilancio, conferma Franco in merito al quadro fornito dalla Nadef e al punto di Pil ottenuto con la rinnovata crescita economica.
LE DOMANDE DEI GIORNALISTI A DRAGHI
Riforma catasto in Manovra
«Legge delega fiscale verrà prima della riforma del catasto, andranno comunque rivedute le rendite catastali con la prossima Legge di Bilancio. Ci impegniamo a non aumentare assolutamente il carico fiscale su quelle rendite: chi pagava tot continuerà a pagare tot, non si pagherà né più né meno di prima, faremo una presentazione di tipo statistico per un’operazione di trasparenza. Il Governo non tasserà la prima casa».
Legge delega fiscale
«Rinvio della legge delega fiscale non è dovuta a problemi di partiti, ma a tante urgenze che in queste ultime settimane hanno occupato gli ultimi 10 giorni. La legge delega verrà comunque presentata settimana prossima in CdM mentre la legge sulla concorrenza verrà presentata entro fine ottobre».
Partita del Quirinale, Governo a fine corsa?
«È offensivo nei confronti del Presidente in carica, io non sono la persona giusta per fare questa domanda, è il Parlamento che decide del Governo e del Quirinale. Noi come Governo non ci consumiamo per restare in carica, andiamo avanti per rispondere alle esigenze del Paese».
Ripresa Pil dipende dal PNRR o da altre pressioni?
«Tasso di crescita più alto, questo è il motivo della ripresa di Pil e crescita. La credibilità di un Paese è dettato dalla sua capacità di crescita».
Riforma patto stabilità dopo Elezioni in Germania?
«Semplicistico credere che la politica economica dipenda solo da chi sederà al Ministero delle Finanze di Berlino, attendiamo e vedremo. In questi mesi l’Europa ha posto diverse esigenze esistenziali e sociali che hanno dovuto far aprire le borse ai singoli Stati: bisogna proteggere classi più deboli da costi transizione ecologica, maggiore difesa militare e coperture economiche per uscire dalla crisi. Complicato dunque credere che varranno ancora le stesse regole sulla stabilità pre-Covid».
Riforma pensioni in Manovra
«Quota 100? Ne parleremo in sede di Manovra di Bilancio, è troppo prematuro parlarne oggi».
Arresto Puigdemont in Sardegna
«Il Governo italiano non è stato coinvolto e non ci sono state interlocuzioni. C’è un mandato di cattura internazionale e quindi c’è stata un’operazione di polizia: subito dopo pronuncia della magistratura italiana ha rilevato la sospensione immediata di quell’operazione».
DIRETTA VIDEO CONFERENZA STAMPA DRAGHI-FRANCO
Alle ore 16 il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha convocato una conferenza stampa a Palazzo Chigi, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio: assieme al Ministro dell’Economia Daniele Franco, il Premier illustrerà le novità presentate oggi in Consiglio dei Ministri, in particolar modo la Nadef e il Decreto legge con diverse proroghe all’ordine del giorno.
Come sempre sarà possibile seguire la conferenza stampa sui canali ufficiali di Palazzo Chigi, con la diretta streaming video sul canale YouTube in avvio dopo le ore 16. Il Premier torna a rispondere alle domande dei giornalisti dopo l’ultimo decreto sul Green Pass e in vista di mesi imminente cruciali per la ripresa economica post-Covid e per i progetti del PNRR. La Nadef – Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza – rappresenta il primo passo che scandisce il quadro macro-economico in cui si muoverà il Governo nella prossima Manovra di Bilancio, attesa in Parlamento dopo il 20 ottobre.
I POSSIBILI TEMI
Nella conferenza stampa si discuterà dunque principalmente dei punti inseriti nella Nadef, a cominciare dai dati macroeconomici sul Pil e il debito pubblico dati in netto miglioramento rispetto alle aspettative poste lo scorso aprile. Si attende il rinnovo del Superbonus casa fino al 2023, con la proroga che dovrebbe poi essere inserita a livello strutturale in Finanziaria accontentando le richieste dei partiti che premevano per un rinnovo a pieno regime. Slittano invece a dopo le Elezioni Amministrative i “nodi” della legge delega fiscale con annessa (molto discussa) riforma del catasto: discussioni restano sul ddl salario minimo, sul rifinanziamento del Reddito di Cittadinanza e sulla possibilità di una rottamazione quater delle cartelle esattoriali. In Cdm, oltre alla Nadef, è stato varato un nuovo decreto legge che si concentra su proroghe urgenti: un mese in più per le domande retroattive sull’assegno unico familiare (poi inserito a livello strutturale nella prossima Manovra, ndr), ma anche nuovi tempi supplementari per le imprese che devono pagare l’Irap sospesa nel 2020 dopo aver superato i limiti Ue sugli aiuti di Stato. Infine, è previsto sempre nel dl in discussione nel Consiglio dei Ministri, un intervento per consentire ai Comuni di certificare le firme digitali raccolte per il referendum sulla cannabis e sull’abolizione del Green Pass.