«È stato un grandissimo piacere ospitare oggi il cancelliere Scholz», così ha esordito in conferenza stampa Mario Draghi al termine del vertice tenutosi a Palazzo Chigi. Una visita che conferma la profondità del legame che c’è tra i due Paesi, ha rimarcato il premier, e la volontà di collaborare per affrontare le grandi sfide europee, la pandemia, la lotta al cambiamento climatico. Uno dei temi trattati è la necessità di lavorare insieme per rafforzare l’integrazione europea: «Una Ue più forte e cosa è nell’interesse di tutti».



Mario Draghi ha sottolineato l’importanza di restare vicini a coloro che più vengono toccati da transizione ecologica e digitale: «La coesione sociale è fondamentale per fare progressi su tutti i fronti». Tanti i temi trattati dall’ex leader della Bce e il cancelliere tedesco Scholz, entrambi d’accordo su una difesa Ue: «C’è l’intesa su una difesa comune a livello europeo, questo deve avvenire non in antitesi con la Nato, ma come forza di complementarietà».



VERTICE DRAGHI-SCHOLZ A PALAZZO CHIGI

«C’è una forte coincidenza di vedute su tutti questi temi», ha ribadito Mario Draghi, mentre il cancelliere tedesco Scholz ha fatto i complimenti all’Italia per la gestione dell’emergenza epidemiologica: «Saremo in grado di lottare contro la pandemia insieme in Europa, questo significa vaccinare i cittadini e l’Italia è un esempio luminoso. Anche noi abbiamo vaccinato tanta gente ma non tanta come avremmo voluto, adesso dobbiamo prendere decisioni mirate per aumentare il numero di vaccinati». A tal proposito, Draghi si è soffermato sulle prossime misure di contrasto all’emergenza Covid: «Faremo una cabina di regia in cui passeremo in rassegna eventuali provvedimenti da prendere in vista delle vacanze. Nulla è stato deciso, aspettiamo fino a mercoledì-giovedì e decideremo in base ai dati dell’ultimo sequenziamento. Bisogna procedere con la massima velocità alla terza dose». Infine, ancora una battuta su politica estera e difesa comune: «L’unanimità è diventato un ostacolo alla capacità di agire dell’Ue. Non è semplice, anzi per temi come politica esteri e difesa è molto complesso».