IL DISCORSO DEL PREMIER DRAGHI SULLE RIAPERTURE
«Come avevo anticipato lo scorso anno, l’obiettivo del Governo è il ritorno alla normalità: riconquistare socialità, riaprire l’economia, riaprire le scuole e limitare la Dad. Bene, i provvedimenti approvati oggi in CdM riconoscano che questo ormai è uno stato a cui siamo arrivati»: così introduce la conferenza stampa da Palazzo Chigi il Premier Mario Draghi, a pochi minuti dall’approvazione all’unanimità del nuovo Decreto Covid in Consiglio dei Ministri.
Il Presidente annuncia: «Vengono eliminate quasi tutte le restrizioni che hanno limitato la nostra libertà nei mesi passati»: a fine marzo termina lo stato d’emergenza, verrà sciolto il Cts (continuerà il lavoro del Iss e del Consiglio Superiore di Sanità), «voglio ringraziare i professori Locatelli e Brusaferro ma soprattutto il Ministro della Salute Roberto Speranza, una prova psicologica davvero straordinaria per aver passato tutta la pandemia in quel ruolo». Draghi ringrazia anche il precedente Governo per le decisioni prese «in momenti di grande emergenza e senza avere i vaccini»: infine, il Premier ringrazia tutti gli italiani per altruismo e pazienza di questi due anni, «dall’estero pensano che noi manchiamo di senso civico, ma non è vero. Punte di vaccinazioni tra le più alte in Europa e grande attenzione alle regole Covid in questi anni». Draghi ringrazia poi il generale Figliuolo e tutto l’asset della sanità per la «svolta radicale di progresso nella lotta alla pandemia». Entrando nelle pieghe del nuovo Decreto, il Premier sottolinea il graduale addio al Green Pass: «è stato un grande successo e l’economia è potuta tornare a crescere con il Green Pass». Nel solo 2021, rilancia il Premier citando i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, «grazie ai vaccini abbiamo evitato almeno 80mila vittime per la pandemia». In caso di eventuale peggioramento della curva epidemia, il Governo sarà pronto ad intervenire con immediatezza.
SPERANZA: “LE NUOVE REGOLE DAL 1 APRILE”
«Le funzioni del commissario Figliuolo saranno prese in carico fino al 31 dicembre da una funzione operativa in capo al ministero della Salute», spiega il Ministro della Salute Roberto Speranza illustrando le regole del nuovo Decreto Covid. Si supera il sistema a colori: «non ci saranno più le ordinanze del venerdì, rimarrà invece il monitoraggio Isa-Ministero della Salute sull’andamento della pandemia». Come Ministro della Salute Speranza potrà comunque contare su Iss e Css anche nei prossimi mesi: il titolare della Sanità annuncia il superamento le quarantene per contatto per tutti gli italiani, «rimarrà in isolamento solo chi è positivo al Covid-19. Ciò avrà un impatto particolarmente significativo per le scuole: dal 1 aprile per le scuole rimarrà a casa solo chi è positivo».
Capitolo obbligo vaccinale: rimarranno vigenti ma c’è cambiamento significativo, la sospensione da lavoro per la mancata vaccinazione degli over-50 non avverrà più. «I lavoratori sopra i 50 anni non dovranno più avere il Super Green Pass ma solo il Green Pass base, fino al 30 aprile», ribadisce il Ministro Speranza in conferenza stampa. La sospensione dal lavoro rimarrà solo nella fascia del personale sanitario e delle Rsa: qui l’obbligo vaccinale viene prolungato al 31 dicembre 2022. Sulle mascherine le regole rimangono fino al 30 aprile, ma da maggio «cade l’obbligo». Capitolo Green Pass: «si va verso superamento in 2 step. Dal 1 aprile viene sospeso l’obbligo dai luoghi all’aperto, dal 1 maggio verrà tolto anche per i luoghi al chiuso: Super Green Pass fino al 30 aprile rimarrà solo per ristoranti e bar al chiuso, piscine, palestre, sport, centri benessere, convegni, centri culturali, teatri, cinema, feste, bingo, casinò, discoteche». Dal 1 maggio il Green Pass verrà superato definitivamente, conclude il Ministro della Salute: vengono prorogate invece le disposizioni sul personale sanitario.
LE DOMANDE A DRAGHI E SPERANZA SU COVID E GUERRA UCRAINA
Quarta dose vaccino
Draghi: «La vaccinazione diventerà attività di normalizzazione svolta da Ministero e Regioni».
Speranza: «non abbiamo problemi per le dosi ma dobbiamo aspettare un’evidenza scientifica che al momento non è ancora data»;
Economia di guerra e austerità?
Draghi: «Bisogna dire la verità e di dire che siamo anche preparati ad affrontare tutte le situazioni. Comprensibile la preoccupazione per la guerra in Ucraina: tutti vogliamo la pace, ma non il Presidente Putin. Benzina, gasolio, luce, gas, prodotti alimentari: ci sono insufficienze che derivano dal periodo di guerra, le conseguenze ci sono. Il Governo è convinto che le sanzioni siano appropriate ma siamo anche pronti per aiutare imprese e famiglie in questo momento difficile»;
Struttura Covid smantellata?
Draghi: «No, il sistema rimane operativo, ma la costruiamo in maniera permanente per reagire anche ad eventuali prossime pandemie. Gradualmente la struttura perde il carattere di emergenza, ma se ci saranno sviluppi negativi potremo usare tranquillamente la struttura vigente».
Speranza: «obbligo mascherine fino al 30 aprile, poi valuteremo il da farsi»;
Negoziati di pace contro la guerra
Draghi: «incontro con Sullivan a Roma è stato importante, il canale di diplomazia Usa-Cina si sta ancora costruendo e non ci sono sviluppi immediati per una pace anche perché da Putin. I fatti ci mostrano la determinazione della Russia di continuare la guerra, non c’è mai stato un vero cessate il fuoco neanche durante i negoziati. Il sentiero di pace Usa-Cina è credibile, la pace va cercata ad ogni costo»;
Politica energetica comune? Scostamento di bilancio?
Draghi: «La riunione di domani con Grecia, Spagna e Portogallo di domani può essere importante per coordinarci in vista del Consiglio Europeo. Ci sono 2 questioni: un eventuale tetto al prezzo del gas e il fatto che il prezzo dell’energia elettrica è basato su quello del gas. Scostamento di bilancio? Bisogna capire una cosa: c’è una necessità, bisogna affrontarla e bisogna prendere dei provvedimenti. Questa è la cosa importante. Bisogna chiedere se i provvedimenti sono adeguati, non come ci si arriva. Quindi no, domani niente scostamento. Italia non va in recessione, con un rallentamento ma continuiamo a crescere: abbiamo deciso di anticipare il DEF a fine marzo proprio per capire bene i costi e i rischi dei prossimi mesi»;
Lite in Cdm su riaperture?
Draghi: «Consiglio è stato tranquillo non c’è stata lite. Sono curioso di sapere come il Ministro Garavaglia quantifichi le perdite di 500 milioni per le strutture ricettive ad aprile…».
Speranza: «spesso si messo in contrapposizione salute e sviluppo economico, ma è sbagliato. Un Paese sicuro sul piano sanitario porta una crescita anche economica»;
Salvini-Le Pen-Abascal sono la morte dell’Europa?
Draghi: «c’è una differenza tra questi tre nomi, Salvini sostiene un Governo europeista, è un fatto questo»;
Europa può fare di più?
Draghi: «Zelensky chiede l’ingresso della Nato nello spazio aereo ucraino ma non è possibile perché entreremmo in guerra e c’è unanimità nel non farlo. Alcuni Paesi vorrebbero intervento deciso ma la maggioranza è sul fronte del No alla guerra su larga scala»;
Italiani verso cambio abitudini alimentari ed energetiche?
Draghi: «non è ancora giunto quel momento. Quando sarà il caso di lanciare questo allarme lo faremo, noi dobbiamo prepararci a questa evenienza ma da qui a lanciare un allarme di tempo ne corre. Le mancanze di materie prime andranno affrontate come sul gas: diversificazioni, intervento su prezzi, aiuti per famiglie e imprese. Disagi ci saranno ma allarme estremo ancora non c’è, occorre solo prepararsi a quella che potrebbe essere in un futuro peggiore una logica di razionamento».
LA CONFERENZA STAMPA CON DRAGHI E SPERANZA
Dal 1 aprile
, con la fine dello Stato d’Emergenza in Italia, stop all’obbligo di Super Green Pass per i lavoratori over-50, mentre dal 1 maggio sparirà del tutto il Green Pass: l’annuncio verrà dato dal Premier Mario Draghi e dal Ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri delle ore 15.30.
Come sempre con la consueta diretta video streaming sul canale YouTube di Palazzo Chigi, il Capo del Governo torna a parlare di emergenza Covid nel pieno della tempesta internazionale sul fronte guerra Ucraina-Russia: «Saranno illustrate le decisioni sulla uscita dalla fase di emergenza», spiega Palazzo Chigi anticipando il contenuto della conferenza stampa dove Draghi e Speranza indicheranno l’esatta “road map” di riaperture e allentamento restrizioni inserite nell’ultimo Decreto Covid in rampa di lancio nel Cdm odierno. Dal 1 aprile ci saranno una serie di riaperture, specie sulle attività all’aperto, mentre dal 1 maggio le fonti di Governo hanno riportato l’intenzione di rimuovere l’obbligo del Green Pass dovunque.
DECRETO COVID E GREEN PASS: I TEMI DELLA CONFERENZA STAMPA DI DRAGHI
Entrando nelle pieghe dei contenuti oggi in oggetto nella conferenza stampa da Palazzo Chigi, lo scandire delle date per uscire dall’emergenza Covid non può che partire dal prossimo 1 aprile: sarà quello infatti il primo giorno in cui non sarà in funzione lo Stato d’emergenza Covid, “tradizione” ormai da due anni a questa parte. Con la fine del periodo di emergenza, vengono a decadere diverse funzioni finora mantenute dai Governo Conte e Draghi: stop al sistema dei colori, al Cts e al commissario all’emergenza (anche se Locatelli e Brusaferro rimarranno consulenti del Ministero della Salute). Nella diretta con la conferenza stampa di Draghi verranno poi espresse tutte le regole dettagliate e le date fissate per uscire definitivamente dall’emergenza, qui in “pillole” le ultime novità emerse dalla bozza del Decreto Covid
– dal 1 aprile: stop a Green Pass per mezzi di trasporto pubblici locali; stop Green pass all’aperto; stop colori; capienza stadi al 100%; stop Super Green Pass lavoro per over-50 (basterà Green Pass base)
– dal 1 maggio: stop Green Pass in tutta Italia; stop obbligo mascherine
– l’obbligo vaccinale resta fino al 15 giugno ma dal 1 aprile decadono tutte le sanzioni tranne quella pecuniaria
Non mancheranno gli accenni in conferenza stampa alla situazione di massima gravità a livello internazionale, dalla guerra in Ucraina allo scontro con la Russia, dal caro prezzi ai problemi dell’energia: probabile però che Draghi si limiterà a rinviare tali temi in un prossimo intervento con la stampa non appena sarà approvato in CdM il decreto in preparazione tra MISE, MEF e MiTE.