Conferenza stampa del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che in diretta risponde alle domande dei giornalisti sul nuovo DPCM. “Rivalutare l’utilizzo del MES e ritardi sulle terapie intensive? Cerchiamo di chiarire come stanno le cose. I soldi del MES sono dei prestiti, non possono finanziare spese aggiuntive, si possono coprire spese già fatte in cambio di un risparmi di interesse“, spiega Giuseppe Conte. Il premier, evidentemente, non pensa che il MES rappresenti la strada giusta per risollevare l’economia italiana, colpita profondamente dalla crisi del Coronavirus. “Vuol dire che dovendolo restituire si incrementerebbe il debito pubblico, quindi dovrei intervenire con nuove tasse o tagli di spese perché il deficit deve restare sotto controllo”, precisa il Premier. “Sulla sanità abbiamo stanziato quattro miliardi e c’è il recovery fund per investirne circa 9-10 miliardi. Il MES non è la panacea di tutti i mali. Vista la situazione, nonostante la criticità, anche il vantaggio in termini di interessi diventa molto contenuto”. (Agg. di Jacopo D’Antuono)



NUOVO DPCM, CONFERENZA STAMPA CONTE: “BISOGNA TUTELARE ECONOMIA”

Il premier Giuseppe Conte illustra in diretta i punti fondamentali delle nuove misure per contrastare il Coronavirus. “Dobbiamo impegnarci per tutelare la salute ma anche l’economia. Le misure più efficaci rimangono le precauzioni base: uso della mascherina, distanziamento e igiene delle mani. Facciamo attenzione nelle situazioni in cui abbassiamo la guardia, con famiglia e amici, occorre massima attenzione”. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non sottovaluta la situazione che sta coinvolgendo non solo l’Italia, ma tutta l’Europa. “Il paese non può permettersi di perdere tempo”, dice in conferenza stampa. “I sindaci potranno disporre chiusure di via e piazze dove si creano assembramenti”. Per quanto riguarda la possibile chiusura dei ristoranti, Conte annuncia: “Tutte le attività di ristorazione sono consentite dalle ore 5 di mattina fino a mezzanotte. Se il consumo non è ai tavoli si può solo somministrare fino alle 18″. Un’altra novità riguardante i ristoranti, l’introduzione del numero massimo di persone per ogni singolo tavolo: “Saranno massimo 6 persone al tavolo“, annuncia Conte. Vietato lo sport da contatto a livello amatoriale, mentre saranno consentite attività in forma individuale e sarà consentita l’attività a livello professionistico. Sono sospese le attività congressistiche, salvo che non si svolgano a distanza. Consentite invece fiere a carattere nazionale e internazionale. Capitolo palestre: “C‘è stato un intenso dialogo su questo – spiega il Premier – se le palestre si adegueranno al protocollo non ci sarà ragione di sospendere le palestre. Ci sarà una settimana per adeguarsi altrimenti saremo costretti a chiudere”. (Agg. di Jacopo D’Antuono)



ATTESA CONFERENZA STAMPA DI GIUSEPPE CONTE

Era stata convocata alle ore 18, poi slittata alle 20 e ora dopo alle 21.30: la conferenza stampa del Premier Giuseppe Conte ancora tarda ad arrivare, ma v’è la conferma da parte dell’account ufficiale Twitter e Facebook della diretta video streaming sui canali social e nelle rete di all-news Rai, TgCom24, SkyTg24. «Non vogliamo un nuovo lockdown, questo dipenderà però dalla massima capacità di adottare le nuove regole che non saranno coprifuoco o lockdown ma limiteranno alcuni aspetti della vita quotidiana», ha spiegato il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri uscendo dalla riunione dei capidelegazione avvenuta fino a poco dopo le ore 20. Nella bozza Dpcm che circola ora sulle principali agenzie di stampa si trova un compromesso che sarebbe stato raggiunto sul fronte scuola, il più dibattuto nelle ultime 48 ore: «Fermo restando che l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, per contrastare la diffusione del contagio, previa comunicazione al Ministero dell’istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferito ai specifici contesti territoriali, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.00». A momenti è atteso il Presidente del Consiglio nell’annunciare tutte le nuove norme. (agg. di Niccolò Magnani)



DIRETTA CONFERENZA STAMPA CONTE

Il coronavirus torna a far paura e il Governo corre ai ripari. A spiegare come il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa. Il presidente del Consiglio l’ha convocata già ieri, in una giornata che si è rivelata convulsa tra nuova impennata di contagi e indiscrezioni sul nuovo Dpcm: questi sono peraltro i temi che affronterà da Palazzo Chigi. Conte tornerà a parlare in conferenza stampa ai cittadini italiani per spiegare le misure decise dal Governo per arginare la diffusione del coronavirus nel nostro Paese. Sono state ore di incontri e riunioni, in particolare con il Comitato tecnico scientifico (Cts), Regioni ed enti locali per arrivare ad una linea univoca. Dopo le anticipazioni emerse nelle ultime ore, arriveranno indicazioni certe. La conferenza stampa potrà essere seguita in diretta tv, con i canali all-news pronti a trasmetterla ai telespettatori, ma sarà visibile anche in diretta streaming video, tramite i canali social del premier, a partire dalla sua pagina Facebook, passando per il canale istituzionale di Palazzo Chigi su YouTube.

CONFERENZA STAMPA CONTE: NUOVO DPCM, COSA CAMBIA

Il Governo si prepara, dunque, a varare ulteriori restrizioni per il contenimento della nuova ondata di coronavirus. In attesa della conferenza stampa del premier Giuseppe Conte, rispetto al Dpcm del 13 ottobre, le nuove misure potrebbero essere approvate già oggi ed entrare in vigore domani. Oltre al rafforzamento del lavoro agile, il cosiddetto smart working, tra le misure che il Governo ha studiato dovrebbe esserci anche il coprifuoco. L’ipotesi è di una chiusura di tutti i locali dalle 22 o dalle 23. Su questo ieri si è consumato uno scontro tra il Governo e le Regioni. Queste ultime hanno chiesto di reintrodurre la didattica a distanza, ma temporaneamente, per valutare l’evoluzione della curva epidemiologica. La soluzione potrebbe essere un compromesso, con la didattica mista e gli ingressi scaglionati, anche se il Comitato tecnico scientifico (Cts) la raccomanda almeno per le scuole superiori. Potrebbero chiudere invece palestre e piscine. A tal proposito, si prevedono restrizioni sugli sport di contatto dilettantistici. Ma le nuove misure, secondo le indiscrezioni emerse finora, non dovrebbero riguardare invece negozi di parrucchiere e centri estetici.