IL DISCORSO DEI MINISTRI

«Il Decreto sul Green Pass è una strategia che punta sul vaccino come chiave fondamentale per aprire una nuova stagione: estendiamo dal 15 ottobre l’utilizzo del Green Pass a tutto il mondo del lavoro pubblico e privato»: così il Ministro Speranza annuncia l’ok definitivo del Decreto in CdM aprendo la conferenza stampa da Palazzo Chigi, «per rendere i luoghi più sicuri e per rendere più forte la nostra campagna di vaccinazione». Il Governo aumenta la capacità delle farmacie di effettuare i tamponi molecolari applicando la norma approvata nel Decreto sui prezzi calmierati e sulla gratuità al test solo per chi «è esente per motivi sanitari».



Per il Ministro della PA Renato Brunetta, «la vera novità è la strategia universalista. Andiamo a toccare tutto il mondo del lavoro pubblico, dipendente e autonomo. Sono in tutto 23milioni di lavoratori, è tutto il capitale umano del Paese». Il provvedimento viene effettuato per «accelerare la dinamica fisiologica delle vaccinazioni per portare a metà ottobre oltre l’81% dei vaccinati adulti; serve per metterci in sicurezza per raggiungere più in fretta l’immunità “sociale” (di gregge, ndr)». Brunetta parla di «effetto annuncio» come principale conseguenza di questo Decreto che sarà attivo “solo” dal prossimo 15 ottobre: «il risultato che cerchiamo potrebbe essere già in parte conseguito già all’inizio dell’entrata in vigore del Decreto, la fretta è dettata dall’autunno in arrivo e potrebbero esserci recrudescenze del Covid che potrebbero far sorgere nuove varianti del vaccino che buchino i vaccini». Il Governo ha applicato il “modello Scuola” a tutto il resto del lavoro, conclude Brunetta nel suo intervento, «e così potremmo affrontare l’autunno e inverno con una grande solidità».



Per la Ministra Gelmini il confronto tra Regioni, Comuni, Province e Governo è stata proficua per accogliere alcune proposte sul nuovo Green Pass: «condivisa l’estensione del Green Pass a tutti i lavoratori, ma da parte loro c’è anche consapevolezza che il certificato serve a tutelare gli spazi di libertà conquistati a fatica, come pure la crescita economica». È stato richiesto di fermare le fake news sui vaccini, come pure il prezzo calmierato sui tamponi molecolari: «accogliamo la possibilità di estendere a 72 ore e non più 48 ore la validità dei tamponi utili per ricevere il Green Pass».



Da ultimo, il Ministro del Lavoro Andrea Orlando parla della fatica e dell’incertezza della crescita economico-lavorativa: «non possiamo permetterci una ripresa accelerata del Covid, per questo il nuovo Decreto è un grande provvedimento di politica economica che si ferma prima dell’obbligo vaccinale per evitare la polarizzazione sulla tematica dei vaccini. Da questo punto di vista è vero che si ‘discrimina’ tra chi è vaccinato e può fare determinate cose e chi invece non si vaccina». L’esponente Dem parla della giusta norma sui prezzi calmierati dei tamponi: «Lasciamo la facoltà di poter utilizzare il tampone. L’obbligo vaccinale è un solco, porterebbe a una estremizzazione delle fazioni ideologiche». Altro tema importante, la sanzione è la sospensione ma non bisogna arrivare all’extrema ratio del licenziamento: «Chi non ha il green pass non deve essere licenziato, ma sospeso».

TUTTE LE RISPOSTE SUL GREEN PASS

«Bisogna valutare la reazione della curva epidemiologica dopo la riapertura delle scuole, sarà un test importantissimo. Se la curva regge, allora potremmo valutare anche il nodo delle capienze per eventi con pubblico», lo ha spiegato il Ministro della Salute Roberto Speranza rispondendo alle domande dei giornalisti in conferenza stampa da Palazzo Chigi. Le richieste da mondo del cinema, teatri e sport «sono legittime, ma possiamo dare risposta positiva solo con quadro epidemiologico fermo, per questo risponderemo solo dopo aver in mano i dati sulle scuole». Sul tema smartworking, Brunetta chiarisce che nel Decreto vi sono «linee guida per accompagnare nel settore pubblico il passaggio dei controlli e della presenza per il Green Pass»; al momento infatti non vi è inserita una norma specifica sull’obbligo di certificato per chi lavora da casa in smart working, Orlando poi aggiunge che vi sarà un intervento normativo come accordo quadro tra sindacati e Governo nelle prossime settimane. «L’esecutivo ha già dato parere positivo all’allargamento a 72 ore per i test molecolari, invece che gli attuali 48», aggiunge il Ministro della Salute. Sulla possibilità di estensione del Green Pass ad altri settori, Speranza spiega che al momento non è previsto un ulteriore estensione dell’obbligo, «ma teniamo monitorato grado di vaccinazione, diffusione del Covid ed emersione di eventuali nuove varianti». Brunetta spiega che l’obbligo di Green Pass è previsto laddove sia possibile controllarlo, quindi in tutti i luoghi di lavoro privato e pubblico: «per i lavoratori autonomi ogni provvederà ad avere il proprio Green Pass, ma sarà obbligatorio laddove sarà possibile controllarlo. Dove non è possibile controllare, come i trasporti locali, ancora non è implementata l’obbligatorietà del Green Pass».

DECRETO GREEN PASS LAVORO: PARLANO I MINISTRI

Alle ore 19 è prevista una conferenza stampa in diretta video streaming dalla Sala Polifunzionale di Palazzo Chigi per presentare il nuovo Decreto legge che estende l’obbligo di Green Pass per tutti i lavoratori pubblici e privati: dopo l’ok unanime giunto in Consiglio dei Ministri questo pomeriggio, i nuovi provvedimenti verranno illustrati in conferenza stampa dai Ministri Roberto Speranza (Salute), Andrea Orlando (Lavoro), Mariastella Gelmini (Affari Regionali) e Renato Brunetta (Pubblica Amministrazione).

Dall’obbligo per tutti i lavoratori alle norme sui tamponi, dalla data di entrata in vigore delle nuove norme – il 15 ottobre prossimo, dando così la possibilità a tutti coloro ancora sprovvisti di Green Pass di poter effettuare la prima dose di vaccinazione – fino alle novità riguardanti su sanzioni e licenziamenti (vietati per Decreto in caso di mancato possesso del certificato verde). La conferenza stampa sarà l’occasione per capire quale indirizzo vuole prendere il Governo con questo nuovo Decreto che ancora una volta esclude l’obbligo vaccinale ma estende questa volta praticamente a tutti i cittadini lavoratori l’obbligo di Green Pass, con vaccino o tampone negativo.

CONFERENZA STAMPA: COME CAMBIA IL GREEN PASS

In attesa dell’inizio della conferenza stampa – in diretta video streaming dal canale YouTube di Palazzo Chigi – al centro del dibattito sarà ovviamente il nuovo Decreto Green Pass, composto da 8 articoli e annunciante l’obbligo sui luoghi di lavoro del certificato verde anti-Covid-19. «Dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021, data di scadenza dello stato d’emergenza, il Green pass sarà obbligatorio per l’accesso a tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati, anche per i lavoratori esterni all’amministrazione o all’azienda», si legge nella bozza approvata all’unanimità dal Consiglio dei Ministri. Tra le principali novità il fatto che i guariti dal Covid non dovranno più attendere 15 giorni dalla prima dose di vaccino anti-Covid per avere il Green Pass, ma lo potranno ottenere subito dopo la prima somministrazione.

Sono vietati per Decrto i licenziamenti di chi sarà trovato senza Green Pass, anche se le sanzioni restano molto dure: sospensione lavoro e stipendio dopo 5 giorni di Green Pass non valido/non presente in tutti i luoghi di lavoro. «Non si pagheranno i contributi per la sospensione», spiegano da Palazzo Chigi, «se però il dipendente accede al lavoro eludendo il controllo la sanzione diventa pecuniaria e disciplinare», e varrà anche per il settore privato. Imposti anche i prezzi calmierati per i tamponi molecolari utili ad ottenere il Green Pass (entro 48 ore, anche se è in corso una verifica con il Cts dopo che le Regioni e la Lega in CdM hanno chiesto l’estensione a 72 ore): il costo del test sarà “gratis” solo per chi non può fare il vaccino, 8 euro per i minorenni15 euro per i maggiorenni. Non è stata invece accolta la richiesta di sindacati e Centrodestra, ovvero tamponi gratis per tutti. Nel decreto approvato oggi in CdM è stato anche specificato che l’obbligo di Green Pass vale anche per colf, baby sitter, Partite Iva e in generale tutti i lavoratori che offrono servizi occasionali, come elettricisti, fabbri e idraulici.

DIRETTA VIDEO STREAMING CONFERENZA STAMPA SUL GREEN PASS