Dopo 64 giorni è giunto il momento della prima conferenza stampa del Presidente Usa Joe Biden: in diretta video dalla Casa Bianca, il leader Dem celebra il successo della campagna vaccinale americana che ha superato e non di poco l’auspicio promesso il giorno dell’insediamento (100 milioni di vaccinati in 100 giorni). «L’obiettivo è quello di somministrare 200 milioni di dosi di vaccino anti-Covid nei primi 100 giorni del mio mandato. So che è ambizioso, ma possiamo farcela», annuncia Biden nei primissimi minuti della conferenza stampa, «L’obiettivo iniziale di 100 milioni di dosi e’ stato raggiunto lo scorso venerdi’, dopo 58 giorni, ha ricordato Biden. L’attuale media e’ di 2,5 milioni di dosi somministrate al giorno».
Dai vaccini all’economia, il Presidente sottolinea come vi siano buoni segnali di ripresa e speranza a livello economico «rivisto al rialzo le stime di crescita per quest’anno», indicando una crescita superiore al 6% «Ci sono ancora però troppi americani ancora senza lavoro, c’è molto lavoro ancora da fare. Sono stato eletto per risolvere problemi». Importante il tema dell’immigrazione, dopo le immagini negli scorsi giorni che hanno posto sotto imbarazzo la Casa Bianca: «La stragrande maggioranza del flusso di immigrati che attraversano il confine è rimandata indietro. Quello che stiamo cercando di fare è ricostruire il sistema di immigrazione. Il balzo di migranti c’è ogni anno».
GLI ALTRI TEMI DELLA CONFERENZA STAMPA
Rispondendo a tono ad una domanda posta sulla specifica emergenza al confine con il Messico, Trump lancia una frecciata al suo predecessore: «non volterò le spalle ai bambini non accompagnati al confine e non li lascerà patire la fame. Nessun’altra amministrazione lo farebbe, eccetto Trump». «Potrei correre nelle presidenziali del 2024, questa è la mia previsione», annuncia sempre Joe Biden, a sorpresa, davanti ai cronisti. Sul nodo delle armi e delle stragi che ancora affliggono gli Stati Uniti, Joe Biden si prodiga in un’altra promessa: «la stretta sulle armi è solo questione di tempo».
Sul fronte politica estera – in attesa che in serata Biden intervenga al Consiglio Europeo per portare avanti il dialogo-accordo con l’Ue sulla distribuzione dei vaccini – Joe Biden risponde sui vari fronti aperti per gli Stati Uniti: «Sarà difficile attuare la scadenza del primo maggio per ritirare le truppe. Lasceremo l’Afghanistan, la domanda è quando, ma la mia intenzione è non stare ancora tanto. Non posso immaginare le nostre truppe lì ancora nel 2022»; capitolo altrettanto delicato, la Corea del Nord, il Presidente lancia un ultimatum a Kim Jong-un dopo il lancio degli ultimi due missili «Ci stiamo consultando con alleati e partner: ci sarà una risposta se Pyongyang sceglierà un’escalation. Ma sono pronto anche a qualche forma di diplomazia, a condizione di una denuclearizzazione». In merito ai rapporti con la Cina, sempre più vicino alla Russia, il n.1 della Casa Bianca afferma «con Pechino non voglio uno scontro ma una concorrenza leale. Xi Jinping? Lo conosco da tempo, è una persona intelligente ma non ha nulla di democratico»