«È un’altra giornata di dati in crescita, ma tutti i nostri esperti ritengono che vedremo i risultati delle restrizioni tra un’altra settimana». Comincia così la conferenza stampa di Giulio Gallera dalla Regione Lombardia. L’assessore alla Salute e al Welfare ha fatto il punto della situazione sull’emergenza Coronavirus. «Ci sono 13272 positivi, quindi c’è un incremento di 1587 casi. Di questi i ricoverati sono 4898, quindi ce ne sono 602 in più». Rallenta il numero delle persone in terapia intensiva: «Sono 757, quindi c’è stato un incremento di 25 persone». Un dato positivo: «Ma non cantiamo vittoria», afferma Gallera. E infatti il bilancio dei morti è negativo: «Ci sono 1218 vittime, quindi ce ne sono state 252». A livello provinciale la situazione è seria per Bergamo: ci sono 552 positivi in più, quindi è a quota 3416. A Brescia invece i contagiati sono 2473, con un incremento di 351 persone. A Cremona invece ci sono 1792 positivi, quindi +227 casi. Gallera ne bollettino fornito parla anche di Milano città con 711 positivi e una crescita di 79 casi. (agg. di Silvana Palazzo)

CORONAVIRUS, OGGI NUOVO BOLLETTINO LOMBARDIA

Il rischio per la Lombardia è di arrivare ad un punto di non ritorno a causa dell’emergenza Coronavirus. A lanciare il grido di allarme è Giulio Gallera, assessore alla Salute e al Welfare. Anche oggi sono attesi i suoi aggiornamenti con il nuovo bollettino nella consueta conferenza stampa che si tiene praticamente ogni giorno da quando è cominciata l’emergenza e che viene trasmessa in diretta streaming video sul sito della Regione Lombardia, sulla sua pagina Facebook e sul canale YouTube. Ieri Gallera è stato molto diretto riguardo l’emergenza: «Tra poco arriviamo a un punto di non ritorno. Se ogni giorno abbiamo 85 persone in più che entrano in terapia intensiva e tendenzialmente ne escono due o tre, perché il dato è il 10% e il 15% considerato chi esce e chi muore, tutto questo non è sufficiente». A margine del punto stampa ha ribadito che la situazione è complicata: «È difficile per tutti ma, come noi stiamo facendo un grande sforzo, chiediamo la stessa intensità da tutti». L’auspicio è che il numero dei casi rallenti, ma il problema è rappresentato dal fatto che ci si sta avvicinando al picco.

CORONAVIRUS, BOLLETTINO LOMBARDIA: TERAPIE INTENSIVE QUASI AL COMPLETO

Il bollettino della Regione Lombardia sul Coronavirus sarà, dunque, importante anche per capire come prosegue la gestione dell’emergenza, per la quale la Protezione civile ha attivato anche la Cross (qui vi abbiamo spiegato di cosa si tratta). «Abbiamo pochissimi posti liberi nelle terapie intensive, ormai siamo nell’ordine di 15 o 20 a disposizione. Ogni giorno ne ricaviamo qualcuno di nuovo, domani (oggi, ndr) ne arrivano liberi altri 3 e il San Raffaele sta creando un’area con 14 posti che sarà pronta però tra una settimana». La Regione li sta recuperando chiudendo le sale operatorie, «dove ci sono dei respiratori che possono essere utilizzanti anche per sostenere il respiro». I numeri fotografano in maniera altrettanto netta la situazione. I casi positivi sono 11.685, sono 966 invece i deceduti. Dei contagiati, 3.427 sono in isolamento domiciliare, 732 in terapia intensiva, 4.898 ricoverati ma non in terapia intensiva. Dimessi in 1.660, mentre i tamponi effettuati sono 37.138. Bergamo e Brescia sono le città più colpite in Lombardia: la città orobica ha 2.864 casi positivi, invece a Brescia ce ne sono 2.122.

Di seguito la diretta della conferenza stampa della Regione Lombardia: