Cresce il numero dei contagi in Lombardia, seppur con una piccola frenata rispetto ai giorni scorsi. Ma le istituzioni continuano a mobilitarsi e l’assessore Gallera ha appena annunciato l’arrivo di nuove attrezzature: “Domani mattina alle 9 la Croce Rossa ci consegnerà 30 respiratori, quindi ci saranno altri 30 letti di terapia intensiva operativi“, ha spiegato Gallera a “Stasera Italia” su Rete4. “Il sistema sta arrivando a saturazione, questa è una boccata di ossigeno. E’ una delle notizie più belle della mia vita“. Anche il Governatore Fontana ha comunque confermato la possibilità di allestire un ospedale in Fiera. “Ho incontrato il dottor Guido Bertolaso nel mio ufficio in Regione. Con lui ci siamo scambiati le prime idee per capire in che modo poter raggiungere l’obiettivo della realizzazione dell’ospedale in Fiera. Poi, ci siamo recati in Fiera per un sopralluogo dove Bertolaso e i suoi collaboratori hanno potuto prendere visione della struttura per compiere i primi passi“. Un allestimento che porterebbe ad avere a disposizione ben 400 posti in più per la terapia intensiva, vitali considerando le dimensioni assunte dall’emergenza in Lombardia. (agg. di Fabio Belli)



CORONAVIRUS LOMBARDIA, 1367 NUOVI POSITIVI

Il bollettino della Regione Lombardia sul Coronavirus conferma il trend di crescita dei contagi. Il dato dei positivi è salito a 14.649, quindi ci sono 1.367 casi in più rispetto a ieri. «Il dato è inferiore a quello di ieri, ma in linea con quello degli altri giorni», ha dichiarato l’assessore Giulio Gallera in conferenza stampa dalla sede della Regione Lombardia. Di questi i ricoverati sono 6.171, con un incremento di 1.173 persone. «Il dato è molto alto». Invece è preoccupante il numero sulla terapia intensiva: ci sono 66 persone in più, quindi 823 persone in totale sono in terapia intensiva. Importante anche il bilancio sui morti, perché le vittime continuano a salire: sono 1.420, quindi siamo ad un incremento di 202 persone in 24 ore. Come ha evidenziato l’assessore Giulio Gallera in conferenza stampa, «i dati sono un po’ scomposti. Alcuni crescono molto, altri meno». In provincia di Milano «i positivi sono 1.983, 233 in più, ancora un risultato fortunatamente contenuto», ha aggiunto l’assessore. Invece sono solo due le persone contagiate in provincia di Lodi. (agg. di Silvana Palazzo)



CORONAVIRUS LOMBARDIA, OGGI NUOVO BOLLETTINO

Si è aperta una settimana importante per l’Italia e soprattutto per la Lombardia a causa del Coronavirus. Potrebbe essere infatti quella del picco di casi. Importante in tal senso sarà l’aggiornamento che verrà fornito dall’assessore alla Sanità e al Welfare Giulio Gallera nel consueto bollettino, con la conferenza stampa dalla sede della Regione Lombardia. Gli ultimi dati forniti ieri confermano il trend di crescita: i positivi sono 13.272, con un incremento di 1.587 persone. Invece i ricoverati in ospedale sono 4.898, quindi ce ne sono 602 in più rispetto a ieri. La crescita non è esponenziale, ma costante. Ad esempio, in terapia intensiva aumentano solo di 25, quindi in totale siamo a 757. Questo è un dato molto più ridotto rispetto alla media di 45, ma non si può cantare vittoria, anche perché c’è stato un boom di morti: i decessi sono arrivati a quota 1.218, quindi con una crescita di 252 vittime. Chissà se Gallera si esprimerà anche sul contributo di Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile, nominato consulente dal governatore lombardo Attilio Fontana per il Coronavirus.



BOLLETTINO LOMBARDIA: GALLERA SPERA IN INVERSIONE TREND

Il bollettino durante la conferenza stampa della Regione Lombardia è solitamente in programma nel pomeriggio, prima di quello della Protezione civile. Si attendono dunque indicazioni riguardo l’orario, solitamente fissato tra le 17 e le 17:30. Inoltre, il punto stampa è trasmesso in diretta su Facebook sulla pagina Lombardia Notizie Online, in alcuni casi anche sul sito ufficiale della Regione Lombardia e sul canale YouTube. In attesa di aggiornamenti sui dati, l’assessore Giulio Gallera è intervenuto al Corriere della Sera spiegando quali sono le previsioni, che in alcuni casi sono più aspettative che altro: «Noi ci aspettiamo entro una settimana di vedere quella dannata curva dei contagi calare o almeno rallentare. Insomma, abbiamo disperato bisogno di un’inversione di tendenza». Ma per l’assessore la battaglia non sarà finita a breve: «Sarà una maratona». L’obiettivo resta quello di realizzare un ospedale temporaneo negli spazi della Fiera di Milano, al Portello, dove potrebbero essere allestiti 500 letti di rianimazione. «Nello spirito di questa terra dico anche che noi andiamo avanti, tutto ciò che possiamo fare da soli lo facciamo».

IL PUNTO DEL GOVERNATORE FONTANA

Una visione più ottimista rispetto agli ultimi giorni è stata data questa mattina dal Governatore della Lombardia Attilio Fontana in un rapido punto stampa davanti al Palazzo della Regione: «I numeri possono cominciare a darci ragione sulle rinunce e la forte risposta di stare a casa ed evitare il diffondersi del contagio. Fra tre-quattro giorni potremo avere gli effetti di questa stretta forte». In merito al bollettino emerso ieri e anticipando quanto verrà spiegato oggi pomeriggio dall’assessore Gallera in conferenza stampa, Fontana aggiunge poi «Si potrebbe cominciare a dire che forse non c’è più quella progressione violenta dei giorni scorsi. È ancora progressione, sia chiaro, ma non più esponenziale». L’invito è il medesimo, rispettare le misure per poter far concludere prima questa emergenza del coronavirus: «purtroppo il virus gira per i comportamenti che la gente ha tenuto e che non andavano tenuto. Interrompere i rapporti per interrompere il contagio del virus. Più le misure sono restrittive prima finisce tutto questo». In chiusura Fontana ha poi commentato gli ultimi dati sulla curva del contagio da Covid-19 in Lombardia: «abbiamo visto che la curva del contagio non è più così esponenziale, questo conferma la bontà delle misure. L’ospedale in Fiera Milano? Serve e stiamo lavorando per metterlo a punto in 7-8 giorni. Grazie alla generosità dei lombardi». (agg. di Niccolò Magnani)