L’ultimo bollettino del coronavirus nella Regione Lombardia parla di 16220 persone risultate positive al contagio, in aumento di 1271 rispetto a ieri. Sono 6953 i ricoverati (+782 su ieri, dato in calo). Le persone in terapia intensiva sono 859 (+56), mentre i decessi sono 1640, più 220 rispetto a ieri. Nella consueta conferenza stampa di aggiornamento sulla situazione Covid-19, l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha parlato anche del dato provinciale, sottolineando come a Bergamo vi siano oggi 3993 casi, con una crescita inferiore (233) rispetto a Brescia (3300) dove l’aumento è di 382 unità. Per quanto riguarda Milano da segnalare una crescita lieve ma costante nel tempo di 382 casi. Nel frattempo, a conferma della situazione di estrema difficoltà vissuta in queste ore in Regione, all’Ospedale Papa Giovanni XXII di Bergamo, gli 80 letti di terapia intensiva riservati al pazienti più gravi sono tutti occupati. Ciò significa che i malati che avranno bisogno di ventilazione e ossigeno nelle prossime ore e nei prossimi giorni dovranno fare affidamento alla rete delle terapie intensive italiane. (agg. di Dario D’Angelo)
LOMBARDIA, CONFERENZA STAMPA CORONAVIRUS
È la Regione più colpita e continua ad esserlo anche dopo l’ultimo bollettino coronavirus stilato ieri, ma la Lombardia prova lo stesso ad andare avanti con diversi progetti immediati per aprire nuovi posti di terapia intensiva (vedi l’ospedale a Fiera Milano, ma non solo) e alla disperata ricerca di fondi per evitare il collasso del sistema sanitario tra i più sviluppati e competenti dell’intera Europa. Nella conferenza stampa in diretta video oggi pomeriggio su Facebook e YouTube, l’assessore alla Sanità Giulio Gallera tornerà ad informare i cittadini lombardi sulle condizioni degli ospedali, sui numeri allarmanti del contagio da coronavirus e sulle prossime direttive da adottare per limitare il più possibile un dramma sociale, economico e sanitario che già solo per questo mese di marzo è decisamente ingente. Gli attualmente positivi al coronavirus, secondo il bollettino aggiornato prima del 17 marzo 2020, sono 14649 (sui 28mila totali nell’intera Italia), tra cui vanno contati 6171 ricoverati (+1273 rispetto a domenica), 823 in terapia intensiva e purtroppo 1420 morti, 202 in più rispetto al 15 marzo. La situazione più drammatica è ancora quella di Bergamo, seguita a ruota da Brescia: 3.760 casi di positività, con un incremento di 344 bergamaschi, mentre i bresciani contagiasti sono 2.918 casi.
BOLLETTINO LOMBARDIA, L’ALLARME DI GALLERA
Nella restante parte del bollettino letto ieri da Giulio Gallera in diretta streaming video – anche oggi la conferenza stampa sarà tra le ore 17 e le 17.30, anche se ancora manca la comunicazione ufficiale – l’assessore lombardo ha spiegato che nella provincia di Milano sono 1.983 casi (+233), 813 a Milano città; Cremona 1.881 (+89), Pavia 801 (+79), Mantova 382, Lecco 386 (+42), Monza e Brianza 346, Como 220 (+36), Varese 202 (+18) e Sondrio 46 (+1). Ancora quesa mattina, parlando dal Palazzo della Regione, l’assessore al Welfare ha lanciato nuovo grido di allarme per la Lombardia al Governo e alle autorità nazionali: «Ieri eravamo quasi a zero posti letto di terapia intensiva. dati ci dicono una cosa: chi vive nei pronto soccorso racconta ancora di grandi afflussi molto critici». Rallentamento generale è quello registrato ieri da Fontana e Gallera, anche se è lo stesso assessore a rimanere cautamente speranzoso per il prossimo futuro «I dati giornalieri lasciano un po’ il tempo che trovano, però il dato è costante, e questo è l’elemento più importante. Tutti gli schemi matematici lo davano in ascesa esponenziale, invece il dato finora è costante. Aspettiamo nei prossimi giorni, entro domenica, per verificare se c’è un rallentamento».
Qui la diretta Facebook della conferenza stampa di Gallera; qui la diretta YouTube