QUOZIENTE FAMILIARE E TAGLIO CUNEO: I TEMI CENTRALI DELLA MANOVRA 2025. PARLA GIORGETTI IN CONFERENZA STAMPA

Non ci saranno “sorprese” nel testo della Manovra di Bilancio 2025 in arrivo nelle prossime giornate, e vengono confermati tutti i temi “cardine” impressi nel Documento Programmatico di Bilancio: così il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa questa mattina sulla Manovra approvata ieri sera dal Governo Meloni con la spesa generale di circa 30 miliardi erogati per l’anno prossimo. Dal taglio strutturale del cuneo fiscale al nuovo quoziente familiare, con la Carta dei nuovi nati da 1000 euro e infine con i “sacrifici” richiesti a banche e assicurazioni, senza aumentare invece tasse per famiglie e imprese.



Con la Manovra che arriverà in Parlamento lunedì 21 ottobre prossimo, Giorgetti conferma il cuneo fiscale e contributivo con taglio strutturale da qui fino a tutte le prossime Leggi di Bilancio: «faremo in modo che ci sia anche qualche beneficio sicuramente per redditi oltre 35mila fino a 40mila euro». L’attenzione fissata dal Governo è per i redditi medio-bassi e da qui l’ingente spesa sul taglio del cuneo, ma questo non porterà a nuove tasse per nessuno: con la Manovra 2025 viene creato una sorta di quoziente familiare che prevede un sistema nuovo di calcolo. Ci saranno poi detrazioni ulteriori per le famiglie, con il potenziamento dei congedi parentali da 2 a 3 mesi: infine, anticipando quanto la Premier Meloni dirà in conferenza stampa nelle prossime ore, la Carta nuovi nati da 1000 euro rappresenta un impegno forte della Finanziaria erogata dall’esecutivo.



Dopo aver confermato i meccanismi di incentivi fiscali per la permanenza in servizio dei pensionati oltre la soglia minima, Giorgetti chiarisce il concetto sulla polemica degli “extraprofitti” tassati per banche e assicurazioni: «io lo chiamo sacrificio e spero abbiate compreso che cosa intendevo quando ho usato questo termine di cui si è abusato in queste settimane». Oltre ad interventi sulle stock option, il Ministro in quota Lega ringrazia i due settori per il sacrificio richiesto, a cui si uniranno anche i Ministeri che vedono un taglio medio del 5% su tutti i dicasterierano in molti delusi ieri», osserva Giorgetti in conferenza stampa).



IL “TESORETTO” PER FINANZIARE LA MANOVRA: COSA HA DETTO GIORGETTI

Una Manovra di questo tipo, sottolinea infine il MEF, è possibile grazie alla gestione prudente della finanza pubblica con le due precedenti Leggi di Bilancio: si sono risparmiati spazi di bilancio per poter ora rendere strutturali misure che invece le opposizioni ci contestavano essere “una tantum”. Sono di fatto 18 miliardi che derivano da questi risparmi prudenti, una sorta di “tesoretto” utile per finanziare la prossima Manovra 2024 con taglio del cuneo e accorpamento delle aliquote Irpef. All’interno dei nuovi tagli richiesti ai Ministeri – che si allargano anche ad enti e fondazioni che ricevono contributi dello Stato – il Governo introduce anche un tetto di guadagni per i vertici delle partecipate e gli enti pubblici, al massimo pari e non oltre il guadagno complessivo della Presidente del Consiglio e dei Ministri.

Capitoli finali in “pillole” dalla conferenza stampa arrivano poi sulle detrazioni fiscali confermate a livello edilizio con cifre “normali” (addio Superbonus confermato in sintesi), aumento della spesa sulla sanità di quasi 4miliardi in due anni (900mila nel 2025, 3 miliardi nel 2026), conferma sui contratti PA stanziati per competenza fino al 2029 con tasso di inflazione programmato. Da ultimo, Giorgetti ha annunciato l’accordo con la Commissione Ue per estensione a 7 anni sul piano di risanamento, così come la spesa generale non può superare l’1,5% nei prossimi anni proprio per i nuovi vincoli Ue.

LE NOVITÀ FISCALI IN MANOVRA 2025: PARLA IL VICEMINISTRO LEO SU BONUS E DETRAZIONI

In merito alle novità fiscali previste dalla Manovra 2025, la seconda parte della conferenza stampa da Palazzo Chigi ha visto l’intervento del viceministro dell’Economia Maurizio Leo che è entrato nel dettaglio delle misure previste dal riordino dell’Irpef annunciate dal Ministro Giorgetti. Detto che la vicenda-polemica del catasto non rientra nella Manovra in quanto prevede la prosecuzione del regolamento già attivo dalla precedente Legge di Bilancio («chi ha usufruito del Superbonus deve fare l’aggiornamento delle mappe catastali»), e ribadito che sulle accise ci sarà un riordino con adeguamento tra benzina e gasolionessuna stangata, è un impegno europeo e sarà gestito in Parlamento con il decreto legislativo approvato ieri in CdM»), sono importanti le dichiarazioni rese da Leo perché aiutano a comprendere come verrà strutturata la Manovra a breve lanciata in Parlamento.

In primo luogo, il viceministro in quota FdI conferma la detrazione al 50% sulla prima casa sul fronte edilizio, con il 36% confermato invece per il 2025 solo sulle seconde e terze case: grazie al riordino strutturale dell’Irpef, viene prorogato il bonus mobili al 50% anche per il prossimo anno mentre viene confermata la detassazione sui premi al 5% per il prossimo triennio. Sul quoziente familiare, Leo conferma Giorgetti sottolineando il funzionamento della detrazione: «teniamo conto del numero di figli e delle fasce di reddito per modulare la detrazione». Sui sacrifici imposti alle banche e alle assicurazioni, il viceministro dell’Economia spiega più nel dettaglio sottolineando la sospensione della deduzione prevista sulle imposte differite attive dal 2025 al 2026. Sul fronte assicurativo invece il Governo attua una imposta di bollo – con gettito previsto di circa 1 miliardo il prossimo anno – che non possa però ricadere sulla polizza dell’assicurato.

QUI RIVEDI IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA DI GIORGETTI E LEO SULLA MANOVRA 2025