L’INTERVENTO DI GIORGIA MELONI IN CONFERENZA STAMPA
«Fatti importantissimi passi avanti con questo Consiglio Ue. È una grande vittoria per l’Italia, quando si riesce a dialogare bene si ottengono i risultati», ha detto la Premier Giorgia Meloni aprendo la conferenza stampa al termine del vertice europeo straordinario, «con la visita di Zelensky ieri il segnale di compattezza dell’Europa è stato molto importante, sulla vicenda Ucraina e non solo». Le materie di economia e migranti erano gli altri due grandi temi al centro del Consiglio Ue: «le crisi alle quali abbiamo fronteggiato necessitano di una discussione strategica sulle priorità che l’Ue deve darsi. Le catene di approvvigionamento vengono finalmente al centro del Consiglio Ue: la vicenda Ucraina con l’energia e prima la crisi Covid ci insegnano come il continente europeo per recuperare piena sovranità deve porsi il problema delle catene di approvvigionamento strategico, altrimenti rimaniamo in balia degli eventi».
Le soluzioni immaginate, racconta ancora Meloni in conferenza stampa, sono piuttosto svariate e diverse tra i vari Stati: «sugli aiuti di Stato e l’allentamento delle regole va tenuto un atteggiamento che garantisca pari condizioni tra tutti i Paesi, noi come Italia l’abbiamo posto subito. Serve rafforzare resilienza e competitività delle nostre aziende, ma limitando gli interventi sugli aiuti di Stato: preferibile un fondo sovrano Ue che entra nelle conclusioni del Consiglio, ma occorre ovviamente del tempo che noi non abbiamo». Meloni tratteggia le possibilità di creare uno spazio fiscale per quelle nazioni come la nostra che hanno ridotto margine rispetto ad altri Stati: «oltre al fondo sovrano serve una flessibilità sui fondi già esistenti (PNRR, fondi coesioni, Repower Eu) per concentrarle sulle nuove priorità, l’Italia ha ottenuto questo dal Consiglio Ue in vista della discussione del Patto di stabilità (tema da affrontare nei prossimi Consigli Ue)». Sul tema migranti la soddisfazione dell’Italia è piena, annuncia Meloni: «da ieri è stabilito un principio, è cambiato l’approccio del Consiglio Ue, molto diverso dagli ultimi anni. Il nuovo approccio europeo parte da una frase che non si era mai messi su documento Ue: “l’immigrazione è un problema europeo e ha bisogno di una risposta europea”, questo cambia moltissimo». L’attenzione si apre anche sulla rotta del Mediterraneo e non solo su quella balcanica: «protezione dei confini Ue è pienamente entrata nelle conclusioni. Il piano di azione della Commissione Ue sul Mediterraneo, nato da presa di posizione italiana sul caso della Ocean Viking, viene rilanciato nelle conclusioni del Consiglio Ue». Come ribadisce la Premier Meloni, il tema è quello finalmente di «governare il fenomeno della migrazione», ma anche quello di «rafforzare la capacità europea sui rimpatri» e da ultimo c’è anche nelle conclusioni «non si può trattare il tema dei movimenti secondari senza prima trattare i movimenti primari».
LE DOMANDE DEI GIORNALISTI ALLA PREMIER MELONI
Approccio Ue cambia, come si traduce
?
«Abbiamo ottenuto un cambio di passo: ora l’Europa si pone il problema di come aiutare l’Italia a difendere i confini. Con risorse, rimpatri, cosa è salvataggio e cosa altro, come si governa questa materia a Sud così come fatto nel resto d’Europa. Ciò che cambia è avere finalmente un piano di azione europea sull’immigrazione, diverso dalle “parole” dei precedenti vertici europei».
Rapporto-scontro con Macron e armi Ucraina
«Collaborazione Italia-Francia sulle armi Samp-T, si procede veloce: nei prossimi giorni saremo in grado di fornire il sistema all’Ucraina. Confesso però che vivo alcune letture italiane come provinciali: il tema non è “gelo Macron-Meloni”, il tema è che l’Italia è una nazione abbastanza centrale in Europa da dover dire quando non è d’accordo su qualcosa. Non basta la foto opportunity: a noi sull’Ucraina interessa dare un messaggio di compattezza. Non è facile per nessuno il tema dell’Ucraina con l’opinione pubblica delle singole nazioni: quello che riteniamo giusto può non essere avvertito dai cittadini come gradito, ma per questo serviva il messaggio forte della compattezza di tutti e 27 con Zelensky. La cena privata è un atto politicamente sbagliato, non perché mancava l’Italia ma perché serve compattezza: a me interessa andare al sodo, non le facce nelle foto ma i risultati nelle conclusioni del Consiglio».
Rapporto con Zelensky e con altri leader
«Molto sensibile al tema sul Samp-T a cui abbiamo dato rassicurazione, ci ha invitato nuovamente a Kiev e capiamo ora come organizzarla: l’Ucraina molto grata dell’aiuto italiano, sia in ambito militare che civile. Successo dello sblocco su web tax grazie a mediazione Italia con Polonia e Ungheria: i rapporti con gli altri leader si fanno a seconda dei temi da dibattere, non c’è un Europa di prima classe o terza classe, ricordiamoci del Titanic. Quando si affonda si affonda tutti, non interessa il prezzo del biglietto».
Flessibilità sui Fondi di coesione toglie fondi al Sud?
«Quei fondi vengono comunque destinati al Sud, il punto è concentrarli sulle materie più urgenti rispetto a quelle inizialmente pensate: va costruito uno spazio fiscale per concentrare meglio le risorse a disposizione».
Migranti e rifugiati
«Il principio non deve essere più che criminali e trafficanti di esseri umani decidano i flussi migratori verso l’Europa: è un problema ad esempio che ci siano i mercenari della Wagner siano nel Sahel a decidere le partenze con i trafficanti e scafisti. Serve il pragmatismo e al Consiglio Ue ho visto accoglienza di questo criterio».
Jet all’Ucraina
«Serve decisione della comunità internazionale, noi ci siamo sempre ma i timori per un’escalation non mi vedono d’accordo: c’è una sola possibilità che alla fine ci possa essere un tavolo negoziale, ovvero che ci sia equilibrio nelle forze in campo. Se noi non difendessimo l’Ucraina non ci sarebbe un negoziato ma un’invasione russa e basta e li si che la guerra si avvicinerebbe di più a casa nostra».
Patto di stabilità e Fondo sovrano Ue
«Chiederemo un Patto che sia concentrato sul tema della crescita: come si fa a rendere il debito italiano sostenibile? Investendo sulla crescita, si gioca tutto li: la discussione è discreta in questo momento in Europa ma vanno fatti passi avanti ancora importanti, lì mi sono impuntata di più perché la flessibilità sui fondi europei senza rivedere il Patto di stabilità serve ben a poco. Sul Fondo sovrano la sfida è molto difficile: servono piccoli passi per arrivare allo scopo comune, come già avvenuto sul Next Generation Eu, è una lunga interlocuzione da portare avanti».
Balneari e MES al Consiglio Ue?
«Non abbiamo parlato del MES mentre sui balneari ci sono interlocuzioni che si possono avviare come la mappatura delle spiagge per capire meglio le varie questioni. In Parlamento definiremmo le tempistiche e poi troveremo soluzione su dossier da condividere con l’Europa».
Zelensky a Sanremo, la polemica
«Rapporti restano saldi: sulla vicenda ritengo che non sia facile far entrare la politica a Sanremo, poi c’entra sempre però. È tema delicato: io avrei preferito ci fosse Zelensky, alla fine la lettera ok ma mi dispiace che su tema del genere c’è stata polemica. I nostri rapporti non sono alienati e la questione Sanremo è davvero secondaria rispetto alla serietà della politica internazionale. Macron dice che è Zelensky a decidere i format in cui intervenire? Beh, non era il punto di vista di Zelensky».
Accordo di Dublino sui migranti non si tocca?
«La redistribuzione non è mai stata la mia priorità perché è uno specchietto per le allodole in quanto riguarda il 25% massimo delle persone che arrivano in Italia (quelle coperte da diritto internazionale sui rifugiati). Non solo, fino ad oggi gli accordi su redistribuzione non sono mai funzionati: meglio gestire i flussi in maniera comune come Europa piuttosto che redistribuire».
ATTESA LA CONFERENZA STAMPA DELLA PREMIER MELONI: INFO DIRETTA VIDEO STREAMING
Si terra a breve la conferenza stampa della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni da Bruxelles al termine del Consiglio Europeo straordinario conclusosi stamattina e che ha visto protagonista il leader ucraino Volodymyr Zelensky in visita per la prima volta dall’inizio della guerra nella sede delle istituzioni europee. Doveva essere un Consiglio Ue straordinario per molti temi, dal fondo sovrano europeo al piano migranti della Presidente Von der Leyen, fino al tema caldo dell’invio di armi in Ucraina e il capitolo sul pacchetto industriale green.
Ebbene, la presenza di Zelensky e le varie discussioni avute con i 27 leader Ue presenti al tavolo hanno “rubato” la scena agli altri temi e per questo nelle conclusioni del Consiglio Europeo si legge come molti dei temi verranno poi ridiscussi nel prossimo vertice di marzo. «Siamo molto soddisfatti dei risultati di questo Consiglio europeo, ma penso che valga la pensa di appronfondirlo sui vari temi», ha detto al termine del Consiglio la Premier Giorgia Meloni, dando appuntamento alla conferenza stampa in mattinata del venerdì per chiarire tutti i punti all’ordine del giorno dell’agenda italiana. Appuntamento tutto da seguire in diretta video streaming sui canonici canali social di Palazzo Chigi: qui sotto trovato direttamente il video embed del canale YouTube dove sarà trasmessa la conferenza stampa della Premier Meloni da Bruxelles.
MELONI, I TEMI DELLA CONFERENZA STAMPA DOPO IL CONSIGLIO UE
Dal nuovo scontro con la Francia di Macron e la Germania di Scholz al tema dei migranti, dal “raffreddamento” europeo per l’invio di jet in Ucraina fino al tema caldissimo degli approvvigionamenti energetici, per finire sui rapporti tra i 27 Paesi Ue sul fronte “green”. Di questo e molto altro parlerà la Premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa a breve in diretta dalla sede Ue. Lo “schiaffo” della cena in “solitaria” tra Macron, Zelensky e Scholz si è fatto sentire ieri con la Presidente italiana che non ha nascosto il disappunto per tale scelta franco-tedesca: «L’invito del presidente Macron a Volodymyr Zelensky è stato inopportuno», ha detto ieri Meloni, con pronta replica del Presidente francese, «Da otto anni Francia e Germania hanno un ruolo particolare sul dossier ucraino».
Dopo le scintille sul fronte migranti – ancora tutte da chiarire nel dialogo tra Roma e Parigi nelle prossime settimane – fino al tema della compattezza europea sul fronte Ucraina: secondo la Premier, «L’invito di Macron a Zelensky è stato inopportuno, la forza in questa vicenda è la comunità e compattezza. Capisco privilegiare l’opinione pubblica interna, ma ci sono momenti nei quali questo rischia di andare a discapito della causa. A Zelensky dirò che l’Italia sarà pienamente impegnata, la nostra contribuzione sarà a 360 gradi. Siamo consapevoli che il conflitto ucraino ci coinvolge tutti direttamente. Il modo migliore per costruire un’opzione di pace e dialogo sia mantenere le forze in campo sul piano dell’equilibrio. Il sostegno all’Ucraina è il modo migliore per arrivare ad una trattativa». Sul tema segnaliamo il possibile “retroscena” dello scontro Meloni-Macron che potrebbe nascere dall’irritazione tutta francese per l’avanzamento del “Piano Mattei” sul fronte energia che vede l’Italia in prima fila nel trovare un canale di dialogo con i Paesi africani; si tratta in sostanza di intavolare progetti con obiettivo di un maxi hub energetico nel nostro Paese che funga da punto di scambio e contatto sull’asse Africa-Europa.