IL DISCORSO DI GIORGIA MELONI SUL DECRETO ENERGIA (AIUTI QUATER)
«Fondamentale il Decreto dell’energia» ha spiegato la Premier Giorgia Meloni aprendo la conferenza stampa con i Ministri Urso, Calderone, Giorgetti e il sottosegretario Fazzolari: «con il Decreto energia stanziamo 9,1 miliardi di euro destinati a dare una immediata risposta a famiglie e imprese per fronteggiare l’aumento del costo delle bollette, fino a fine anno la maggior parte delle misure ma anche inserendo nuove norme». Meloni annuncia la rateizzazione delle bollette per le imprese, «Consentiamo una rateizzazione sull’aumento dell’aumento delle bollette per un massimo di 36 rate alle imprese ed è coperta fino al 90% da una garanzia statale della Sace. La misura è molto importante e richiesta per le note problematiche del caro energia». Viene poi prorogata l’altra garanzia Sace per la crisi di liquidità figlia del conflitto in Ucraina, e proroga fino al 2024 per indennizzi assicurative su elettricità e gas. Il “Fringe Benefit” viene rilanciato dal Governo per consentire alle imprese di dare esentasse soldi ai lavoratori, utili per pagare le bollette dei prossimi mesi
Meloni sottolinea come nel Decreto Aiuti Quater siano state inserite anche norme che “anticipano” la prossima Manovra di Bilancio: esenzione seconda rata IMU per cinema e teatri, rialzo del tetto al contante a 5mila euro; misure aggiuntive per il Terzo Settore, specie rsa e residenze sanitarie; acquisto Pos per commercianti; Superbonus scende al 90%. Per la Premier Meloni il Superbonus serviva a rimettere in moto l’economia dopo la pandemia: «condiviso le finalità, ma il modo in cui è stata organizzata ha creato molti problemi e difficoltà. Il peso è di 60 miliardi di euro, con un buco di circa 38 miliardi rispetto a quanto preventivato. Non ha funzionato che la copertura al 110% ha prodotto una de-responsabilizzazione di chi usava questa misura. Il Superbonus passa al 90% tranne per quei condomini che hanno già cominciato i lavori con dichiarazione ufficiale (entro il 25 novembre): con i risparmi di questa riduzione, noi abbiamo deciso di riaprire anche alle case uni-familiari con Superbonus al 90% a patto che si tratti di prima casa e per redditi medio-bassi calcolati non con ISEE ma anche con nucleo familiare. È un primo accenno al concetto di quoziente familiare». Sul tema della cessione dei crediti il Ministro Giorgetti ha introdotto norme per provare a sbloccare lo stallo tra imprese, banche e lavori sul Superbonus. Il Governo Meloni ha poi annunciato la firma del contratto sulla scuola
IL DISCORSO DEL MINISTRO GIORGETTI
Nella conferenza stampa con la Premier Meloni interviene poi il Ministro dell’Economia Giorgetti che prova ad entrare nelle pieghe del Decreto Energia: «la rateizzazione delle bollette per imprese mitigherà l’impatto del caro-energia. Altro elemento è riconoscere il Fringe Benefit fino a 3mila euro per salari dei lavoratori, entro la fine dell’anno 2022». Giorgetti sottolinea il dibattito sostenuto in CdM sul Superbonus al 90%: «difendo la scelta di intervenire con Decreto Legge per avere immediata chiarezza normativa. Concentrare in maniera selettiva per i redditi medio-bassi, è una scelta politica: non si è mai vista una misura che costasse cosi tanto a beneficio di così pochi. La misura continua a favore di chi non si può permettere la ristrutturazione della casa: non ci sarà alcun intervento retroattivo, intervento che ha cuore famiglie più bisognose ma anche la finanza pubblica che è poi di tutti i cittadini italiani».
Sul credito di imposta i cassetti fiscali sono pieni: «rispetto allo stock esistente, stiamo definendo una via di uscita per la situazione attuale. La cessione del credito di imposta è una possibilità e non un diritto». Giorgetti giudica come necessaria e indispensabile la riduzione del Superbonus: «abbiamo deciso di incrementare gli stanziamenti al Terzo Settore, per associazioni disabili sempre sul fronte energetico. È una scelta politica possibile grazie ai risparmi sulle riduzioni di altre norme, come il Superbonus».
I DISCORSI DEL MINISTRO CALDERONE E DEL MINISTRO URSO IN CONFERENZA STAMPA
«Come annunciato da Meloni e Giorgetti in questa conferenza stampa, nel Decreto Energia c’è intervento a sostegno dei lavoratori per i costi che stanno affrontando sul caro-prezzi: eleviamo il tetto da 600 euro a 3mila euro per il Fringe Benefit, consentito alle imprese di poter intervenire con sostegni ai lavoratori completamente esentasse». L’intervento viene sottolineato dalla Ministra del Lavoro Marina Calderone come decisivo per una sorta di integrazione alle tredicesime mensilità. Per il Ministro Urso il fronte dell’energia per l’impresa è centrale «per la produzione dei lavori italiani. Noi non vogliamo solo tamponare l’emergenza ma si vuole affrontare alla fonte del problema: nello stesso Decreto Energia si contengono i costi ma si prova ad implementare la produzione dell’energia nazionale con più gas, a cominciare dalle trivellazioni».
Il Ministro del MISE spiega che la maggior produzione di energia è diretto proprio alle eccellenze del made in Italy, che sono imprese per la maggior parte energivore: «settore vetro, ceramica, la carta, siderurgia italiana che è il pilastro su cui si basa il sistema produttivo italiano. Intervenire con più energia nazionale serve a sostenere la produttività nazionale».
LE DOMANDE IN CONFERENZA STAMPA
Compressione Pil Italia dell’1,4% per il 2023 e cessione crediti
Giorgetti: «crediamo alle nostre previsioni macro-economiche, siamo convinti che la Commissione Ue condivide le nostre previsioni. Sul credito di imposta serve fare opera di verità: noi gestiamo oggi situazione molto critica, obiettivo creare spazi perché i crediti già esistenti siano effettivamente scontati in modo da risolvere le problematiche precedenti a oggi. Siamo al Governo e ci facciamo carico dei difetti di calcoli in esecutivi precedenti: il credito non è moneta, lo ribadiamo. Chiunque si avvia a fare investimenti va valutato se l’impresa costruttrice siano disponibili a quel credito, altrimenti occorre cambiare progetto di investimenti».
Crisi migranti con la Francia
Meloni: «ritorsioni in ambito Ue significa che qualcosa non funziona. Sono rimasta colpita dalla reazione aggressiva del Governo francese, incomprensibile e ingiustificata: vale rimettere insieme i numeri della vicenda. La nave Ocean Viking che oggi sbarca in Francia è la prima nave di una Ong che abbia mai attraccato in Francia: 234 migranti a bordo che hanno generato reazione molto dura nei confronti di una nazione, l’Italia, che dall’inizio di quest’anno ha fatto entrare quasi 90mila migranti. Tutte le navi che sono partite sono venute in Italia. Bloccano i ricollocamenti? Hanno ricollocato 38 in Francia e 79 in Germania, in tutto 117. Fa arrabbiare il fatto che l’Italia deve essere l’unico porto di sbarco nel Mediterraneo: su questo interrogo la Francia e l’Ue, si ritiene che noi siamo l’unico porto possibile per i migranti che arrivano dall’Africa? Non è giusto neanche definirci uno stato responsabile: solo ieri abbiamo raccolto 600 persone, di fronte invece a 234 persone saltano tutte le relazioni diplomatiche. Una reazione forte che rischia di tradire altro: la situazione finora è stata gestita in un modo non più sostenibile. Possiamo decidere che noi siamo l’unica porta d’’Europa, ma non sono d’accordo e chiederò al Parlamento; non è intelligente litigare tra gli Stati per capire ogni volta chi si accolla i migranti; l’unica posizione seria che ho proposto anche con Macron, Scholz, Von der Leyen è la difesa dei confini esterni dell’Unione Europea per bloccare partenze e ragionare con hotspot in Africa, cooperazione allo sviluppo. Il tema non sono i migranti ma i diritti che devono essere uguali per tutti i Paesi Ue».
Perché la Francia ha cambiato idea sui migranti
Meloni: «ci saranno nuovi provvedimenti sul fronte migranti. Isolamento dell’Italia in Ue? È una dinamica europea curiosa, l’Europa della solidarietà poi si ferma davanti alla richiesta francese di isolare l’Italia, non sarebbe intelligente. Importante ragionare di prendere iniziativa in Europa su questo tema per capire quale sia la posizione possibile: quanto fatto dalla Francia è una soluzione non risolutiva, voglio parlare con tutti per capire quale siano le soluzioni da adottare. Con la Francia non ci siamo capiti: loro hanno detto che accoglievano l’Ocean Viking, io li ho ringraziati come segnale importante: magari hanno cambiato loro l’idea, ma resta il problema di dover risolvere la situazione, parleremo per farci capire meglio. Più che isolare l’Italia vanno isolati gli scafisti».
LA CONFERENZA STAMPA MELONI-GIORGETTI: INFO DIRETTA VIDEO STREAMING
Per commentare l’esito del Consiglio dei Ministri numero 4 del Governo è stata convocata stamane per le ore 10 la conferenza stampa in diretta video streaming da Palazzo Chigi alla presenza del Premier Giorgia Meloni e del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: sarà possibile seguire come sempre l’intervento della Premier tramite la diretta video streaming del canale YouTube di Palazzo Chigi. Al centro della conferenza stampa, tra i temi principali in oggetto, quanto approvato ieri sera in CdM: il Decreto Aiuti quater, in primo luogo, e le varie norme che entreranno poi nella prossima Manovra di Bilancio 2023.
Sono in tutto 9,3 miliardi “scovati” nell’ultima Nadef per il Dl Aiuti quater, l’ultimo provvedimento (il primo del Governo Meloni) dell’anno con le misure prorogate per sconti/tagli alle bollette di famiglie e imprese. All’interno della bozza approvata poi in Consiglio dei Ministri – iniziato in ritardo per il viaggio a Ciampino della Premier Meloni ad accogliere l’arrivo di Alessia Piperno, oggi scarcerata dall’Iran – si trovano però non solo le misure contro il caro-bollette prorogate fino al 31 dicembre 2022: Premi aziendali esentasse a 3mila euro; Superbonus che scende dal 110% al 90% nel 2023; tetto al contante da 2mila a 5mila euro; sblocca-trivelle per estrazione del gas (qui tutti i punti del Decreto spiegati nel dettaglio, ndr).
I POSSIBILI TEMI DELLA CONFERENZA STAMPA MELONI: DL AIUTI 4, MIGRANTI, MANOVRA
Non di solo Decreto Aiuti quater tratterà però oggi la conferenza stampa della Premier Giorgia Meloni: con l’aiuto del Ministro Giorgetti, la titolare del Governo inizierà a gettare le basi per la prossima Manovra di Bilancio, per la quale sono stati sbloccati 21 miliardi ad uso quasi esclusivo sul fronte energia (30 miliardi in tutto per la Finanziaria da presentare entro le prossime 3 settimane). Inevitabile però, oltre ai temi economici ed energetici, diverse domande che potrebbero convergere sulla situazione dell’emergenza migranti: non solo il tema degli sbarchi di queste ultime settimane, con le situazioni normative contestate dalle navi Ong arrivate nel nostro Paese.
Sul tavolo di Palazzo Chigi pesa in queste ore lo scontro diplomatico con la Francia, scaturito dalla vicenda della nave Ocean Viking: dopo l’accordo informale raggiunto tra Meloni e Macron durante la recente COP27, da Parigi non hanno gradito la soddisfazione del Governo italiano per la scelta della Francia di accogliere la nave della Ong SOS Mediterranee (a cui si aggiunge la tensione in patria contro l’Eliseo per un tema molto sentito come quello dell’immigrazione irregolare). La Francia ha infatti attaccato pesantemente l’esecutivo italiano, «deplorando l’atteggiamento sul tema migranti» e sospendendo l’accordo sul ricollocamento europeo dei migranti con effetto immediato, compresa l’accoglienza prevista di 3.500 rifugiati attualmente in Italia. Inevitabili dunque le domande sul tema che verranno poste alla Premio Meloni in conferenza stampa, sempre che la stessa Presidente non decida di lasciare un commento fin dall’inizio del suo intervento.