MANOVRA 2023, CONFERENZA STAMPA MELONI: “CONTENTA DI QUESTA LEGGE DI BILANCIO”

Giorgia Meloni si presenta in conferenza stampa a partire dalle ore 10.15. Al suo fianco Matteo Salvini e Giorgetti. “Sono molto soddisfatta del lavoro che abbiamo fatto con questa manovra. Noi abbiamo scritto questa legge di bilancio che non si limita ad un lavoro ragionieristico ma fa delle scelte politiche. In appena un mese questo Governo ha scritto e presentato una manovra finanziaria. Sono molto contenta e sono contenta del fatto che abbiamo avuto nella stesura di questa norma la visione di gestione di un bilancio familiare. Si parte dalle cose uniche e irrinunciabili. Io la considero una manovra coraggiosa perché scommette sul futuro. Ci sono due grandi priorità: la crescita e la giustizia sociale, con aiuti alle famiglie e ai redditi più bassi. Dedicati al caro energia circa 21 miliardi di euro. Aumentiamo i crediti di imposta per circa 9 miliardi di euro. L’altra scelta fondamentale riguarda le famiglie: lo stato interviene per calmierare le bollette. Abbiamo alzato l’Isee a 15 mila euro.



In questa manovra ci sono tre tasse piatte. Alla partita Iva che hanno un aumento di fatturato rispetto al massimo picco del triennio precedente, applichiamo una tassa piatta del 15% su quello che si è fatto di più. C’è l’aumento della tassa piatta agli autonomi: il fatturato viene portato a 85mila e c’è per i lavoratori dipendenti una tassa piatta che arriva al 5% sui premi di produttività fino a 3mila euro. Aggiungiamo poi il taglio del cuneo fiscale. Non solo confermiamo il taglio del 2% fino a 35mila euro ma aggiungiamo un ulteriore 1% di taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 20mila euro. L’altro grande capitolo sul quale ci siamo concentrati riguarda la famiglia”. (agg. di Josephine Carinci)



MANOVRA 2023, CONFERENZA STAMPA MELONI: “LE MISURE PER LE FAMIGLIE”

La conferenza stampa di Giorgia Meloni sulla Manovra 2023 prosegue con le misure per le famiglie: “L’assegno unico viene aumentato del 50% a tutti per il primo anno di vita del bambino. Viene aumentato per tre anni per le famiglie che hanno tre figli o più. L’Iva per tutti i prodotti della prima infanzia viene portata al 5% e per i dispositivi igienici femminili non compostabili. Sempre in tema di assegno unico riguarda la maggiorazione per i figli disabili. La maggiorazione per i figli disabili era considerata transitoria e non strutturale. Viene prorogata Ape sociale, c’è il tema dello scalone pensionistico senza intervento dal 1 gennaio del prossimo anno: sarebbe scattata la pensione a 67 anni per tutti.



C’è la possibilità di andare in pensione a 62 anni o 41 di contributi. Per chi decide di entrare in questa finestra, fino a maturazione dei requisiti non potrà prendere una pensione superiore a 5 volte la minima. La pensione che si prende a 62 a 67 anni non può essere più alta di un tot. Abbiamo deciso di aiutare le pensioni minime, le rivaluteremo tutte con una percentuale diversa in base a quanto è alta la pensione. Vengono rivalutate del 120%. L’aumento maggiore lo avranno le pensioni più basse. Le pensioni fino a 2000 euro vengono rivalutate del 100%. Volevamo azzerare l’Iva su pane e pasta ma non avremmo saputo il reddito di chi compra quei beni. Dunque abbiamo in mente di selezionare con un decreto i prodotti e abbassare i prezzi attraverso la rete dei comuni. Diremo inoltre quali sono i produttori e i distributori che calmiereranno i prezzi”. (agg. di Josephine Carinci)

REDDITO DI CITTADINANZA: L’ANNUNCIO DELLA PREMIER MELONI IN MANOVRA

Tema dirimente in conferenza stampa sulla Manovra 2023, quello del Reddito di Cittadinanza: «Abbiamo sempre detto che è una misura sbagliata, perché mette sullo stesso piano chi può lavorare e chi no. Si continua a tutelare chi non può lavorare (disabili, anziani, famiglie con minori a carico, gravidanze), ma per tutti gli altri il RdC verrà abolito a fine 2023. Per gli occupabili sarà comunque decaduto l’assegno per soli 8 mesi e decade dopo la prima offerta di lavoro. Assegno vale solo per chi vive in Italia». A chi si “straccia le vesti” in questi giorni promettendo battaglie in piazza sul Reddito di Cittadinanza, Meloni si rivolge netta: «è uno strumento con il quale lo Stato deve occuparsi di persone da 18 a 60 anni. Evidentemente non ha funzionato il provvedimento, lo Stato non può occuparsi all’infinito di gente che può tranquillamente lavorare […] Vogliamo trasformare l’assistenza in lavoro, vogliamo accompagnare queste scelte. C’è gente che prende il sussidio da tre anni, lo Stato deve aiutare queste persone trovando un posto di lavoro. Ci sarà l’obbligo di rimanere in Italia per i percettori».

Sulla tregua fiscale, la Presidente annuncia lo stralcio delle cartelle fino a 1000 euro e fino al 2015 «è una tregua, non è un condono»: in Manovra anche lo sconto sulle cartelle tra i 1000 e i 3000 euro. «Con la prima Manovra in un mese abbiamo aperto un varco per le scelte economiche che avranno ovviamente un respiro ampio di Legislatura: non ho visto egoismi tra i partiti ma decisione coerente e responsabile». In chiusura di discorso la Premier Meloni ricorda l’amico Bobo Maroni morto questa mattina: «era uno dei colleghi più capaci e un amico che ha dato tanto a questo Paese, siamo vicini alla sua famiglia».

L’INTERVENTO DEL VICEPREMIER SALVINI IN CONFERENZA STAMPA

«I funerali di Bobo Maroni saranno venerdì mattina a Varese. In queste ore anche Umberto Bossi è ricoverato a Varese», annuncia il vicepremier Matteo Salvini aprendo il suo intervento in conferenza stampa congiunta con la Premier Meloni. «Abbiamo fermato la Legge Fornero che era un impegno sociale e morale, ma viene confermato anche il Bonus Maroni ovvero il premio del 10% dello stipendio se scegli di continuare a lavorare non aderendo alle riforme pensionistiche di uscita anticipata». Secondo Salvini il tema della tregua fiscale è solo l’anticipo di un percorso lungo per riequilibrare i rapporti tra cittadino e fisco: «riparte il progetto del Ponte sullo Stretto dopo 9 anni, chiederò in Europa un co-finanziamento europeo». Il Ministro dei Trasporti loda la funzionalità del Mose di Venezia che «sta salvando il patrimonio dell’umanità dalla marea più grave degli ultimi 50 anni, grazie all’ingegno avveniristico di un progetto che sta letteralmente salvando Venezia. Un giorno come questo vale tutto il contrasto ai “signor No”».

L’INTERVENTO DEL MINISTRO GIORGETTI SULLA MANOVRA 2023

«Pochi giorni fa avevamo detto che avremmo agito con linea prudente, responsabile e sostenibile e credo che lo abbiamo dimostrato in questa Manovra. Anzi, aggiungo “coraggioso e giusto”», spiega il Ministro dell’Economia Giorgetti sulla Manovra. Parla di scelte “impopolari” come l’abolizione del Reddito di Cittadinanza per rilanciare la fiducia nel Paese, anche invitando gli investitori a tornare ad avere fiducia nel nostro Paese. «In questa Manovra abbiamo rifinanziato le cose giuste del precedente Governo, dal taglio al cuneo fino all’assegno unico per disabili»; il titolare del MEF conferma lo scostamento di bilancio dedicato unicamente al tema dell’energia, 21 miliardi erano e 21 sono stati indirizzati sul caro-bollette. «Abbiamo privilegiato le famiglie più bisognose e le imprese che devono superare la crisi a livello internazionale», spiega ancora il Ministro dell’Economia rivendicando le scelte politiche prese da questo Governo.

«Abbiamo tagliato la spesa previdenziale per investire su quella previdente: la più grande riforma pensioni è sostenere i giovani che un domani dovranno sostenere con il proprio lavoro i pensionati»: Giorgetti scherzando ricorda come questo Governo «doveva sfondare deficit in lungo e in largo, mi spiace deludervi siamo stati prudenti». Giorgetti chiude ricordando l’amico Bobo Maroni con decisa commozione: «abbiamo inserito il Bonus Maroni, gli avevo scritto per farglielo sapere ma non ci ha risposto. Ora abbiamo capito perché purtroppo…».

L’INTERVENTO DEL MINISTRO CALDERONE SUL REDDITO DI CITTADINANZA

Sul Reddito di Cittadinanza, la Ministra del Lavoro Calderone sottolinea come sia sempre stata una misura che necessita di interventi: «dobbiamo tenere conto che i tempi per la realizzazione della Manovra non ci consentivano di mettere in campo una riforma complessiva di tutti gli interventi a sostegno della povertà e per l’inclusione lavorativa». La misura del RdC nella sua conformazione attuale ha una validità che può rimanere solo nel 2023: «l’anno prossimo verrà disegnato un percorso diverso, ma intanto vengono tutelati tutti coloro che hanno condizione di difficoltà lavorative. Tutti gli altri avranno l’assegno solo per i primi 8 mesi e dopo la prima offerta di lavoro rifiutata decade il Reddito». Per Calderone già in questa Manovra c’è comunque il passaggio da “sussidio” a «incentivo e collegamento per la formazione al lavoro». Vengono poi ammessi lavori stagionali (fino a 3mila euro) in parallelo con il percepimento del Reddito di Cittadinanza. «È una misura costosa e con concetto di base errato, per questo serviva una riforma», conclude la Ministra del Lavoro, «è il lavoro che muove l’economia e fa crescere la società».

LE DOMANDE AL GOVERNO IN CONFERENZA STAMPA

Caro energia e cuneo fiscale
Meloni: «non ho fatto stessi errori del Governo Draghi. Io contestavo che avevano disponibilità per riforma fiscale e invece misero quei 8 miliardi solo su Irpef. Noi facciamo scelta diversa: al netto delle bollette, la misura più costosa di questa Manovra è proprio il taglio del cuneo. L’altra grande scelta del Governo è misure sulla famiglia: manteniamo fede a impegni presi per sostenere la natalità. Niente reggerà se non facciamo più figli: si guarda all’oggi per il consenso ma senza accorgersi che il domani è morto».

Emergenza migranti
Meloni: «non ho grandi novità. I rapporti ci sono e ci si parla con Francia e Ue: la proposta della Commissione ancora non l’ho approfondita, ci sta lavorando Piantedosi, io mi sono occupata della Manovra. Imparato da errori? Mi sembra di avere difeso l’interesse di questa nazione: non so cosa mi si debba insegnare, l’Italia non deve essere l’unico porto di sbarco in Europa e su questo non cambierò idea. Finché non si pongono le proprie questioni con rispetto, non si viene rispettati».

Manovra dove sarà migliorata?
Meloni: «può intervenire su tutto il Parlamento. Sui 500 milioni contro il caro-carrello è un investimento che ancora dobbiamo perfezionare nel funzionamento, se ci sono idee più efficaci della nostra siamo a disposizione. Mi auguro ci sia approccio non pregiudiziale, chiaramente i tempi sono stretti: io più di fare la Manovra in 30 giorni non potevo fare».

Defiscalizzazione, come avviene
Meloni: «per giovani fino a 36 anni, donne e percettori RdC viene azzerata la contribuzione. Solo se si fa “maggiore occupazione” (rispetto al picco del precedente triennio) o per cambiare da tempo determinato a tempo indeterminato».

Reddito di Cittadinanza e truffe
Meloni: «noi mettiamo completamente mano su questa materia e lo faremo con riforma complessiva nel 2023. Abolito per chi può lavorare, riformato per chi deve essere tutelato e aiutato». Calderone: «lavoriamo per rivedere sistema controlli. Coinvolgeremo l’INPS».

Misure su energia durano fino ad aprile: dopo cosa succede?
Meloni: «finché non si agisce con price-cap europeo diventa un pozzo senza fondo le spese che faremo come Paese sul fronte energia. Bene che la Commissione Ue lavori su questo, spero che che nel Consiglio Ue di metà dicembre ci consentirà attorno a marzo 2023 di avere altri strumenti per affrontare la crisi energetica (o nuovo SURE o maggiore flessibilità su fondi di coesione)».

Conte e Letta protestano sul Reddito di Cittadinanza
Meloni: «fanno loro lavoro, giusto che facciano proteste ma non condivido il motivo ovviamente. Capisco il loro punto di vista, ma noi siamo stati eletti perché avevamo queste proposte e le porteremo a termine: parlare di Superbonus “gratuitamente” per rinnovare le case, dico a Conte, “ma gratuito de che?”, sono sempre soldi dei cittadini italiani, lo Stato non fa nulla di gratuito».

Fronte diritti umani su Regeni e Zaki in Egitto
Meloni: «ho trovato disponibilità da parte del presidente Al Sisi e verifichiamo nelle prossime settimane gli sviluppi che ora non posso anticipare o entrarci nel merito».

Dossier Tim e Ita
Giorgetti: «prevista riunione Ministri in queste ore. Su Ita, Lufthansa è interessata e siamo aperti all’operazione di partnership solida per il futuro della compagnia aerea».

Al termine della conferenza stampa momenti di “fibrillazione” tra alcuni giornalisti e la Premier Meloni per il tempo concesso alle domande: al pressing dei cronisti per avere più tempo, la Presidente del Consiglio sottolinea che non poteva “tagliare l’introduzione” in quanto «la Manovra è una legge seria e io la voglio presentare seriamente. Mi sembra che in passato non siate stati sempre così assertivi con altri che mi hanno preceduto… di chi parlo? Lo so io, lo so…».

MANOVRA 2023, CONFERENZA STAMPA MELONI E GIORGETTI: INFO DIRETTA VIDEO

Verrà presentata oggi in conferenza stampa da Palazzo Chigi la Manovra di Bilancio 2023 varata nella notte in Consiglio dei Ministri: come già preannunciato dalla Premier Giorgia Meloni, tutti i punti della Finanziaria verranno presentati alla nazione per illustrare gli interventi di spesa sul caro energia, le pensioni, il fisco, li lavoro, le agevolazioni, assegno familiare e Reddito di Cittadinanza. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, terrà alle ore 10, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, la conferenza stampa con il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in merito al disegno di legge di bilancio per il 2023 e agli ulteriori provvedimenti all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri di ieri sera. Sarà possibile seguirla in diretta video streaming sul canale YouTube di Palazzo Chigi.

«Siamo al lavoro su una legge finanziaria attenta a famiglie e imprese, con particolare attenzione ai redditi bassi. Un provvedimento per fronteggiare il caro bollette e sostenere milioni di cittadini in questo periodo difficile e delicato: queste sono le nostre priorità»: lo aveva annunciato sui social sabato 19 novembre la Presidente del Consiglio anticipando per la giornata di lunedì il decisivo Consiglio dei Ministri su tutti i temi relativi al provvedimento più importante di un Governo in carica, ovvero la Manovra di Bilancio per l’anno successivo.

MELONI-GIORGETTI, TEMI CONFERENZA STAMPA: MANOVRA, MIGRANTI E GUERRA

Una Manovra 2023 da ben 32 miliardi di euro, di cui 21 (almeno) dedicati unicamente al tema energia tra sconti su benzina, riscaldamenti e forniture gas/luce per famiglie e imprese: il resto della spesa, che a breve nella diretta della conferenza stampa Meloni e Giorgetti proveranno ad illustrare, è dedicato alle spese correnti e alla gestione dei punti delicati come Fisco, sconto Iva, Pensioni, Reddito di Cittadinanza e bonus vari. Ieri sera oltre al disegno di legge di Bilancio sul tavolo del Consiglio dei ministri è giunto anche un decreto fiscale collegato: prevalso così l’orientamento di replicare lo schema classico della Manovra con le misure fiscali – che portano anche copertura alla legge di bilancio – contenute in un decreto ad hoc.

La conferenza stampa sarà dunque l’occasione di vedere spiegati nel dettaglio tutti gli interventi di bilancio e le novità sul fronte aiuti contro il caro bollette, ma non solo: con la Premier Meloni si affronteranno anche tutti gli altri temi caldi del momento politico, a cominciare dall’emergenza migranti (con il recente piano preparato dalla Commissione Europea presentato dopo segnalazione proprio dell’Italia), dalle conseguenze dirette e indirette della guerra in Ucraina, ma anche la rivisitazione dei bonus edilizi e il restyling di assegno unico familiare e Reddito di Cittadinanza.

DIRETTA VIDEO STREAMING CONFERENZA STAMPA MANOVRA 2023