Il bollettino della Protezione Civile di oggi 15 aprile vede confermare il trend degli ultimi giorni, con la “brutta” notizia di un nuovo risalire dei contagi da coronavirus e di un costante dato dei decessi da tutta Italia: nella conferenza stampa con Borrelli e Ranieri Guerra (OMS) i nuovi aggiornamenti vedono 105.418 casi positivi al tampone (+1.127), mentre le nuove vittime registrare in 24 ore sono purtroppo ancora tante, 578 sulle 21.645 totali (+2,7%) dall’inizio della pandemia. Per quanto riguarda il dato su dimessi e guariti, la Protezione Civile annuncia nuovi 962 unità, con dato generale a 38.092 (+2,6% rispetto a ieri); i ricoverati in terapia intensiva sono 3.079 (-107 rispetto a martedì).
«Quello che cambierà nella fase 2 sarà la possibilità di riaperture di strutture chiuse, lì si potrà mantenere distanziamento sociale ma occorre uno studio approfondito del CTS e su questa base si determina la quantità degli approvvigionamenti», ha spiegato Ranieri Guerra nella conferenza stampa delle ore 18 dove si è giunti al dato generale sul contagio da inizio pandemia pari a 165.155 (+1,6% rispetto a ieri, curva di fatto “costante”). Dalla Regione Lombardia, la più colpita dal coronavirus, i dati del bollettino vedono +827 casi positivi per un totale di 62.153, con altri 235 morti nelle ultime 24 ore.
BOLLETTINO TOSCANA
In attesa dell’imminente conferenza stampa dalla sede nazionale della Protezione Civile, il bollettino coronavirus del 15 aprile in arrivo dalle diverse Regioni d’Italia mostra una conferma di quanto visto negli ultimi giorni a livello nazionale. In Toscana gli ultimi aggiornamenti su contagi e decessi mostrano un calo importante che non definisce la fine dell’epidemia purtroppo ma che danno la sensazione di un rallentamento della diffusione della malattia: sono 7.666 i casi di positività, +139 rispetto alla giornata di ieri (con 2.537 i tamponi analizzati solo oggi), con Massa la provincia più colpita dal Covid seguita da Lucca e Firenze (Livorno la più “risparmiata”). Calano i ricoveri e aumentano le guarigioni ma vanno purtroppo segnalati anche 18 vittime positive al coronavirus rispetto alle 20 registrate ieri.
Secondo l’indice di letalità, la Toscana con oggi raggiunge quota 7,2% dei casi totali, contro la media italiana che è del 13% prima del nuovo bollettino Protezione Civile in arrivo tra pochi minuti. Gli isolamenti domiciliari sono saliti oggi a 5.224 persone, più 99 rispetto a ieri mentre in generale gli isolamenti con sorveglianza attiva in Toscana diventano 17.332. Per quanto riguarda invece la Regione Veneto, il Governatore Zaia stamattina ha annunciato 7 nuovi morti rispetto a ieri sera mentre sono +110 contagiati positivi al Covid-19.
I DATI DI IERI
La curva dei contagi scende ma in maniera ancora troppo lenta per valutare una ripresa immediata della “vita normale”: ancora il bollettino di ieri della Protezione Civile con Borrelli e Antonelli (Policlinico Gemelli) ha ribadito quanto emerso già negli aggiornamenti di questi giorni dopo la Pasqua. Nella conferenza stampa attesa per oggi alle ore 18 (in diretta video streaming sul canale YouTube della Protezione Civile nazionale) si attendono perciò conferme in questo senso – soprattutto sul fronte dei contagiati, ieri decisamente sotto quota 1000 – ma anche un primo quadro informativo su come gli italiani dovranno affrontare i prossimi mesi di Fase 2, con ancora troppi elementi confusi e solo ipotesi abbozzate: il bollettino del 14 aprile ha mostrato 104.291 contagi positivi attualmente al coronavirus, con aumento di “soli” 675 rispetto al giorno precedente. Il dato si spiega con una lenta ma costante discesa della curva ma anche con una quantità di tamponi effettuati meno del solito per via dei giorni di Pasqua e Pasquetta.
Sul fronte decessi, altri 602 morti in tutta Italia con la cifra totale che sale vertiginosamente a 21067 vittime positive al coronavirus: 37.130 (+1.695) i dimessi-guariti di ieri, mentre sono 3.186 (-74) i ricoverati in terapia intensiva. A livello di distribuzione regionale del contagio da Covid-19, ancora la Protezione Civile emette i risultati generalI: 32.363 i casi positivi in Lombardia, 13.778 in Emilia-Romagna, 13.055 in Piemonte, 10.736 in Veneto, 6.352 in Toscana, 3.466 in Liguria, 3.095 nelle Marche, 4.022 nel Lazio, 3.094 in Campania, 2.082 nella Provincia autonoma di Trento, 2.552 in Puglia, 899 in Friuli Venezia Giulia, 2.071 in Sicilia, 1.800 in Abruzzo, 1.564 nella Provincia autonoma di Bolzano, 622 in Umbria, 900 in Sardegna, 816 in Calabria, 559 in Valle d’Aosta, 265 in Basilicata e 200 in Molise.
BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE: IL PUNTO DI BURIONI
«La curva scende ma in maniera lenta. Ferie estive? Nessuno sa oggi quanto durerà il coronavirus» commentava ieri il bollettino della Protezione Civile il professor Massimo Antonelli del Policlinico Gemelli. La prudenza davanti alla pandemia è una dote che va mantenuta perenne e su questo il Comitato Tecnico Scientifico sta cercando di lavorare assieme alla task force sulla fase 2 del Governo e a tutti gli esperti del settore: come ricorda ancora stamattina il professor Roberto Burioni (virologo professore all’Università San Raffaele di Milano) nell’intervista al Quotidiano Nazionale, le modalità per poter ripartire in sicurezza possono essere molteplici «Misurazione della temperatura all’entrata, mascherine per tutti i lavoratori, gel igienizzanti e disinfettanti per superfici, distanziamento sociale evitando assembramenti in mense e spogliatoi, smart working».
Per Burioni però resta un dato cardine, ovvero che la pandemia da coronavirus ancora non è sotto controllo: «Bisogna sapere che dimensione ha l’epidemia. I numeri che ci danno non sono reali. Serve uno studio su un campione indicativo della popolazione per non navigare nel buio. È indispensabile, poi, un tracciamento digitale dei casi di contagio». Tradotto, non bisogna riaprire “con foga” altrimenti si rischia poi un secondo lockdown che tramortizzerebbe ancor di più un Paese già al collasso.