Numeri “positivi” per guariti e contagi, pessimi e drammatici invece per il numero dei decessi: il bollettino della Protezione Civile con l’aggiornamento al 18 marzo mostrato in conferenza stampa dal Capo Angelo Borrelli assieme al presidente Iss Silvio Brusaferro. 28710 gli attuali positivi in Italia, 4025 i guariti-dimessi e 2978 i morti per coronavirus: un totale dall’inizio dell’emergenza che raggiunge 35713 persone contagiate. Negli aggiornamenti tra ieri e oggi, il bollettino della Protezione Civile mostra 1084 guariti in più, un numero importante e incoraggiante ha spiegato Borrelli: totale 4025, incremento del 37%. I decessi sono 475 in più rispetto a martedì, mentre cresce di 2648 il numero dei nuovi positivi; trend stazionario, totale arriva 28710, di questi 12090 in isolamento domiciliare e 2257 in terapia intensiva. Sono intanto giunti i dati più completi anche dalla Regione Lombardia in leggero miglioramento rispetto alla giornata di ieri: 17.713 positivi (+1.493, ma ieri erano quasi duemila i casi in aumento) e di questi 7.285 ricoverati (+332), 924 in terapia intensiva (+45). Ci sono purtroppo a livello complessivo 1.959 morti con un aumento dii 319 rispetto alla giornata di martedì, secondo quanto definito dall’assessore Gallera nel bollettino quotidiano dalla Lombardia.



BOLLETTINO LOMBARDIA: +319 MORTI

Come anticipata dal Guardian e ora confermato anche dall’assessore alla Regione Lombardia Giulio Gallera durante la lettura del bollettino quotidiano dalla Lombardia, altri 319 morti fanno ben capire che l’emergenza coronavirus è tutt’altro che verso la fase finale. In attesa del nuovo bollettino della Protezione Civile – dalle 18 come sempre in diretta video streaming con la conferenza stampa del Capo Borrelli – i dati in arrivo dalla Lombardia, ma anche da Veneto e Piemonte sono tutt’altro che positivi: 5 nuovi morti, 219 contagiati in più rispetto a ieri e ricoverati in terapia intensiva che salgono di 18 rispetto al bollettino di martedì è l’esito degli aggiornamenti arrivati dal Governatore veneto Luca Zaia questa mattina. Per quanto riguarda invece il Piemonte, il Presidente Cirio ha emesso il comunicato dove indica 10 nuovi decessi per Covid-19 nelle ultime 24 ore, con il quadro dei contagiati positivi che sale a 2341 persone, con 227 ricoverati in terapia intensiva e purtroppo 154 morti. Siamo ora in attesa dei dati nazionali che stanno per essere comunicati dal commissario Angelo Borrelli.



DIRETTA CONFERENZA STAMPA: IN ATTESA DEL BOLLETTINO

La curva del contagio non accenna a diminuire e ancora ieri i numeri del coronavirus in Italia hanno dichiarato un rinnovato allarme per le prossime giornate: nel consueto bollettino in conferenza stampa, il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha spiegato che i comportamenti degli italiani devono essere il più rigorosi possibili altrimenti il contagio non si fermerà in breve tempo. 260062 attualmente positivi al coronavirus, 2941 guariti ma anche 2503 morti per un totale compluvio di 31506 positivi al Covid-19 dall’inizio della pandemia in Italia: l’aumento di 2989 contagi in un sol giorno i 345 italiani in più morti per il peggioramento del Sars-Cov-2 hanno impressionato e allarmato sul fatto che il picco del contagio forse non è ancora arrivato. Come di consueto alle ore 18 è previsto anche per oggi il bollettino della Protezione Civile trasmesso in diretta video streaming sui canali del Dipartimento Nazionale, in particolare sull’account YouTube: in attesa dei nuovi numeri e aggiornamenti, eccovi gli ultimi relativi alla divisione per Regione del contagio in corso. i casi ad oggi positivi sono 12.095 in Lombardia, 3.404 in Emilia-Romagna, 2.488 in Veneto, 1.302 nelle Marche, 1.764 in Piemonte, 1.024 in Toscana, 661 in Liguria, 550 nel Lazio, 423 in Campania, 347 in Friuli Venezia Giulia, 368 nella Provincia autonoma di Trento, 282 nella Provincia autonoma di Bolzano, 320 in Puglia, 226 in Sicilia, 192 in Umbria, 216 in Abruzzo, 112 in Calabria, 115 in Sardegna, 134 in Valle d’Aosta, 19 in Molise e 20 in Basilicata: qui la mappa della Protezione Civile con tutti gli aggiornamenti in tempo reale.



Diretta video streaming conferenza stampa Protezione Civile (dalle 18)

BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE: LO STUDIO GIMBE SULLA LETALITÀ

Uno studio dell’Università di Genova, dopo i dati emessi ieri nell’ultimo bollettino della Protezione Civile in conferenza stampa, ha elaborato una stima di massima che vede nel prossimo 23-25 marzo i giorni del possibile picco del contagio da coronavirus: è d’accordo anche il virologo Fabrizio Pregliasco intervistato stamani dal Sussidiario.net, dove afferma «In genere le pandemie hanno più di un’ondata. Potrebbe arrivare il prossimo autunno, quando torneranno le condizioni più favorevoli per la diffusione di un virus. La prima ondata avanza a strascico, chi prende prende; la seconda è più selettiva e va a colpire chi ha schivato quella precedente». Interessante è però anche un altro studio scientifico di rilievo prodotto negli ultimi giorni, ovvero quello della Fondazione Gimbe (think thank di politica sanitaria con competenze sulle macroproblematiche della sanità italiana): in sostanza, secondo lo studio, non è vero che il Covid-19 italiano sia più letale di quello cinese, «la letalità è sovrastimata perché sono sottostimati i dati sul contagio. Centomila i casi effettivi, oltre 70mila quelli asintomatici non identificati». All’interno della conferenza stampa con Borrelli (qui sotto il bollettino in video del 17 marzo, ndr) vi sarà certamente un focus in merito a questi studi per capire se l’Iss li valuta positivamente o se vi siano delle discordanze in merito.