Per il secondo giorno consecutivo “calano” sia i contagi che i decessi come trend di aumento dopo 24 ore, un dato dunque molto positivo in vista della settimana decisiva per valutare le misure anti-coronavirus: il bollettino appena esposto in conferenza stampa dalla Protezione Civile vede 408 nuovi guariti (totale 7423) 3780 nuove persone positive con il totale dei contagiati che arriva a 50418. Di questi, 26522 in isolamento domiciliare, 3204 in terapia intensiva: ancora alto ma in calo rispetto a ieri il numero delle nuove vittime da coronavirus: 602 morti che aggiunti ai 5476 di ieri lascia il bilancio generale a 6078 decessi dall’inizio dell’epidemia. Dopo l’intervento del Commissario Borrelli, il Presidente Iss Brusaferro spiega il tema dei “trend” «settimana importantissima per valutare l’andamento delle curve dopo le misure di contenimento. Il contributo del massimo contagio avviene nelle Regioni del Nord, noi dobbiamo evitare che riaccada anche al sud. Più giorni passano con trend del genere, meglio è, ma non mi sento ancora di sbilanciarmi su confermare una diminuzione generale e costante». Nel frattempo dalla Lombardia inizia a «vedersi della luce in fondo al tunnel», come spiegato dall’assessore Gallera in conferenza stampa: «Sono 28.761 i positivi in Lombardia, con un aumento di 1.555 nelle ultime 24 ore. I ricoverati sono 9.266 (ieri erano 9439): è la prima volta che il dato cala dall’inizio dell’emergenza, con una riduzione di 173 pazienti in ospedale rispetto a ieri». Anche i decessi sono diminuiti, pur rimanendo drammaticamente molto alti (320 nelle ultime 24 ore).
Bollettini coronavirus: Lombardia – Veneto – Emilia Romagna
320 MORTI IN LOMBARDIA, 15 IN PIEMONTE E 6 IN VENETO
In attesa dei dati nazionali molto attesi dalla conferenza stampa della Protezione Civile, da Lombardia e da altre Regioni arrivano dati se non confortanti quanto meno non “peggiori” di quelli registrati ieri e soprattutto nella tremenda giornata di sabato: secondo i dati rivelati dalla Reuters in anteprima (a breve comincia la conferenza stampa di Gallera con la conferma) i casi nuovi di coronavirus sono 1555 (28761 totali) mentre i decessi “scendono” a 320 nelle ultime 24 ore, con il bilancio totale che schizza dunque a 3776 dall’inizio dell’epidemia. Dal Veneto sono invece 6 i decessi e 192 i nuovi casi di Covid-19, con il bilancio generale dopo l’ultimo bollettino del Governatore Zaia che fissa il conteggio su 192 morti e 5005 contagi da coronavirus. In Piemonte la situazione invece non migliora granché con nuovi 15 decessi registrati nelle seguenti provincie: 6 in provincia di Torino, 1 nel Biellese, 1 nell’Astigiano, 3 nell’Alessandrino, 2 nel Vercellese, 1 nel Novarese e 1 nel Verbano-Cusio-Ossola. Il totale sale dunque a 315, con i contagi che invece ad oggi sono 4861 di cui 1.992 le persone in isolamento domiciliare, 343 in terapia intensiva e in altri reparti 2.194. Ora non resta che attendere i dati nazionali a breve comunicato dal Commissario Borrelli nella consueta conferenza stampa delle ore 18 in diretta dalla sede nazionale della Protezione Civile.
BOLLETTINO AL 23 MARZO
Alle ore 18 ci sarà oggi uno dei primi “test” decisivi per capire se l’inizio di flessione del contagio vista ieri nel bollettino coronavirus della Protezione Civile sia stata solo “temporanea” o se invece venga confermata anche oggi: la conferenza stampa del Commissario Angelo Borrelli è dunque ancor di più oggi un momento assai importante per verificare l’andamento della pandemia oltre ovviamente agli aggiornamenti sui dati nazionali di decessi, contagi e guarigioni da Covid-19. Qui trovate tutti i dettagli del bollettino aggiornato a prima del 23 marzo, con i numeri per una volta “migliori” rispetto a quelli tragici di sabato sera: 46638, 5476 morti, 7024 guariti e un totale di 59138 casi di coronavirus dall’inizio dell’epidemia. I dati in aumento rispetto al giorno prima sono per la prima volta “confortanti” ma non devono far diminuire di una virgola la soglia di guardia: dei 46638 positivi fino ad ieri, 3957 sono in aumento rispetto a sabato (ma erano 4821 tra venerdì e sabato), di questi 23783 isolamento domiciliare, 3mila in terapia intensiva. Sul fronte delle morti invece, sono 651 le persone drammaticamente mancate nelle ultime 24 ore: «diminuiscono i dati, ci auguriamo che possa diminuire anche nei prossimi giorni» spiegava ancora ieri Borrelli in conferenza stampa.
VERSO LA CONFERENZA STAMPA DELLA PROTEZIONE CIVILE: IL DRAMMA DEI MEDICI
L’appuntamento è dunque sempre con la diretta video streaming su YouTube (qui il collegamento) della conferenza stampa di Angelo Borrelli dalla sede della Protezione Civile di Roma, con i nuovi aggiornamenti e con i dati aggiornati anche a livello regionale: fino al 23 marzo, le rilevazioni mostrano 17.885 casi positivi in Lombardia, 6.390 in Emilia-Romagna, 4.644 in Veneto, 4.127 in Piemonte, 2.231 nelle Marche, 2.144 in Toscana, 1.351 in Liguria, 1.272 nel Lazio, 866 in Campania, 738 in Friuli Venezia Giulia, 885 nella Provincia autonoma di Trento, 648 nella Provincia autonoma di Bolzano, 748 in Puglia, 596 in Sicilia, 539 in Abruzzo, 500 in Umbria, 354 in Valle d’Aosta, 327 in Sardegna, 260 in Calabria, 81 in Basilicata e 52 in Molise. Aumenta l’emergenza coronavirus intanto anche sul fronte “medico” e “sanitario” ovvero per il numero di operatori sanitari colpiti dalla tremenda pandemia da Covid-19: è notizia di questa mattina altri due medici morti (a Parma e Cremona) che porta il quadro totale a 22 vittime tra operatori sanitari stroncati dal coronavirus, con quasi 5mila i contagiati. Secondo i dati Iss, dall’inizio dell’epidemia sono 4.824 i professionisti sanitari contagiati dal coronavirus: sono di fatto pari al 9% del totale delle persone contagiate, dato più che doppio rispetto a quella della Cina secondo lo studio pubblicato su JAMA (3,8%).