La curva sta scendendo e non solo nei contagi: +525 morti è il dato, seppur ancora drammatico, più basso dal 19 marzo fino ad oggi. I dati del bollettino 5 aprile sul coronavirus in Italia danno finalmente messaggi “positivi” su diversi campi di attenzione della Protezione Civile. Nella conferenza stampa di Borrelli e Brusaferro (Presidente Iss) si introduce subito «Trend generale di riduzione dei pazienti ricoverati, elemento molto positivo da diverse settimane a questa parte. Questo non significa abbassare la guardia, uscire solo per esigenze necessarie». Tema mascherine, Borrelli aggiunge «vanno usate, ordinanza Lombardia deve essere seguita: io non la uso solo perché riesco in questi ambienti a rispettare rigorosamente il distanziamento fisico sociale». Per quanto riguarda i numeri del bollettino, sono 91.246 i positivi attuali in Italia (+2.972, +3,4% rispetto a ieri) mentre appunto i decessi sono +525 (+3,4%) per un totale di 15887 vittime dall’inizio della pandemia coronavirus. Sul fronte dimessi/guariti, sono +819 rispetto a ieri (+3,9%) con dato a 21815: ricoverati in Terapia intensiva 3,1% su casi totali / 4,4% su casi attuali. A livello di ricoveri generali, dei 91246 contagiati, 3977 in terapia intensiva (-17 su ieri), 28949 ricoverati (-61), 58320 sono in isolamento domiciliare.
Questo invece il commento al bollettino del Presidente Iss Brusaferro: «la curva ha raggiunto il plateau e ora ha cominciato la discesa, finalmente anche per il numero dei morti. Sono tutti eventi di 2 settimane fa, il sistema si sta rallentando finalmente. Dato positivo va conquistato giorno dopo giorno, le misure sono efficaci se le seguiamo in maniera costante e ferrea: rispettiamo le misure, ci aiutano a far decrescere la curva». Ancora il Presidente aggiunge «Dobbiamo pensare alla fase 2 solo se questi dati si confermano: come mantenere basso il contagio nei prossimi mesi, questo è l’unico modo per poter ricominciare a vivere allentando le misure di contenimento».
Per quanto riguarda i dati specifici in arrivo dal bollettino della Lombardia, l’assessore Gallera ha mostrato ancora cauto ottimismo dopo l’ulteriore discesa del contagio in tutta la Regione, mostrando però preoccupazioni per i casi in crescita nella provincia di Milano: +249 decessi (totale 8095 morti), +1337 positivi in 24 ore 8totali 50445), -9 ricoverati in terapia intensiva, ottimo risultato rispetto agli scorsi giorni e infine 28224dimessi tra guariti in ospedale e guariti dopo quarantena a casa. Qui sotto trovate invece i dati suddivisi per provincia, dove purtroppo spicca il +411 contagi in un giorno solo nella provincia di Milano.
#Bollettino della Regione #Lombardia i dati di #malati di #coronavirus di oggi 5 aprile 2020 (per provincia) pic.twitter.com/69bSpjAqn9
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PREMIER CONTE “PRESTO PER TOGLIERE LOCKDOWN”
In attesa dei nuovi dati dalla Protezione Civile per capire se l’ultimo bollettino sia in linea con la diminuzione della curva di contagio già registrata nei giorni scorsi, torna in auge il tema forte della “riapertura” con il Governo impegnato a capire assieme ai vertici del Comitato Tecnico Scientifico quale soluzione approntare al meglio. In una lunga intervista alla Nbc, il Premier Conte dà seguito a quanto detto ancora ieri dal Commissario Borrelli in conferenza stampa dopo i dati sul coronavirus: «il più importante messaggio da dare ai nostri cittadini è state a casa il più possibile. E se c’è la necessità di uscire rispettate le regole. Stiamo chiedendo alla nostra gente un grande sacrificio,ma questa è l’unica strada. Più si rispettano le regole, più presto usciremo dall’emergenza».
Il Presidente del Consiglio ha poi aggiunto, «in questo momento non posso dire quando il lockdown avrà fine. Stiamo seguendo le indicazioni del Comitato scientifico. L’Italia è stata la prima nazione ad affrontare l’emergenza.validità delle nostre misure riconosciuta dall’Oms». In merito alle critiche ricevute dalle opposizioni per scelte del Governo considerate tardive, Conte replica «La nostra risposta forse non è stata perfetta ma noi abbiamo agito al meglio sulla base della nostra conoscenza, aggiungendo che i risultati indicano che noi siamo sulla strada giusta». A breve sono attesi i dati della Protezione Civile per cercare anche di capire se quella “riapertura” dell’Italia possa essere a “breve” o se serva ancora diverso tempo prima di approntarla.
CONFERENZA STAMPA, I DATI PRIMA DEL 5 APRILE
La diffusione del coronavirus diminuisce ma purtroppo no sparisce: questo il senso dell’ultimo bollettino prodotto dalla Protezione Civile prima di oggi, 5 aprile 2020. E questo si cercherà di comprendere anche nella nuova conferenza stampa attesa come sempre dalle ore 18 in diretta video streaming sui canali social ufficiali del Dipartimento Ufficiale di Protezione Civile. Il commissario Borrelli ieri ha evidenziato «Oggi per la prima volta abbiamo un dato importante. Il numero dei pazienti in terapia intensiva diminuisce di 74 unità. Questo permette ai nostri ospedali di respirare. è il primo valore negativo da quando stiamo gestendo l’emergenza. Questo dato va evidenziato e sottolineato». I dati in numeri hanno visto 88.274 i casi attuali (+ 2886 rispetto a venerdì, crescita del 3,4%), 681 nuovi morti (+4,6, il bilancio totale è di 15.362 decessi) mentre i dimessi sono 1.238 (+6,3%), per un totale di 20.996. Buono il numero dei ricoverati – +29.010, 55.270 (quindi il 63%) in isolamento domiciliare con pochi sintomi o nessuno – mentre è ottimo quello sulle terapie intensive.
BOLLETTINO CORONAVIRUS, I DATI DI VENETO E SPALLANZANI
A livello regionale invece, i dati aggiornati fino a ieri e comunicati dalla Protezione Civile nella conferenza stampa del 4 aprile 2020 sono i seguenti: «27.220 persone contagiate attualmente in Lombardia, 12.523 in Emilia-Romagna, 9.693 in Piemonte, 9.093 in Veneto, 5.054 in Toscana, 3.497 nelle Marche, 3.106 nel Lazio, 2.894 in Liguria, 2.496 in Campania, 1.973 in Puglia, 1.726 in Sicilia, 1.753 nella Provincia autonoma di Trento, 1.336 in Friuli Venezia Giulia, 1.356 in Abruzzo, 1.201 nella Provincia autonoma di Bolzano, 927 in Umbria, 789 in Sardegna, 662 in Calabria, 560 in Valle d’Aosta, 244 in Basilicata e 171in Molise».
Nel frattempo, i dati emersi nella mattinata di oggi hanno visto la Regione Veneto (qui il bollettino aggiornato) diminuire ancora nella crescita dei contagi anche se si registra il peggiore giorno dell’ultima settimane, mentre restano pochi decessi, 7 in tutto (anche se sono pur sempre vite umane che si spengono). 280 nuovi casi di infezione nell’ultimo bollettino della Regione, totale è così di 11.226 mentre le vittime come bilancio totale sono 631 in Veneto. «I pazienti Covid-19 positivi sono in totale 185. Di questi, 19 necessitano di supporto respiratorio. In giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti asintomatici o paucisintomatici. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 207», recita invece il bollettino dello Spallanzani di Roma, «Per la prima volta si inverte il rapporto pazienti ricoverati Covid-19 positivi/pazienti dimessi, più numerosi».
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