È il sesto giorno di calo per le terapie intensive in Italia: lo evidenzia Angelo Borrelli nella conferenza stampa dalla sede della Protezione civile. Ma scendono anche i ricoveri: sono -86 secondo il nuovo bollettino. Un dato che il Capo del Dipartimento ha così analizzato: «Cresce il numero delle persone in isolamento domiciliare, diminuisce quello delle persone ricoverate». Al suo fianco il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità: «Negli ultimi 5 giorni ben 4 si sono conclusi con un numero negativo di ricoverati. Per quel che riguarda i pazienti in terapia intensiva, siamo a 5 giorni su 5 con un calo rispetto al giorno precedente. C’è una riduzione della pressione sanitaria». E questo è importante in ottica futura: «Quando si parla di fase 2 non viene sottolineato quanto sia importante ridurre il carico assistenziale, soprattutto nelle regioni a maggiore impatto epidemico». Locatelli analizza anche il dato sui decessi: «Ci sono 10 regioni principalmente localizzate al centro-sud e la provincia autonoma di Bolzano in cui il numero di decessi è inferiore a 10 unità». Invece sui test sierologici: «Siamo andati avanti con lo studio di sieroprevalenza per stabilire un modus operandi comune per attivarlo». Ma Locatelli ha fatto una riflessione sul ruolo di Aifa: «Ha approvato 12 studi, mentre altri sono in seconda valutazione. Ma Aifa è attiva per le indicazioni ai medici per quanto riguarda i farmaci». (agg. di Silvana Palazzo)
BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE: +1.615 CASI E 610 MORTI
Continua a crescere il numero dei positivi al coronavirus in Italia, con numeri più alti rispetto a quello degli ultimi giorni. I casi attuali – secondo il nuovo bollettino della Protezione civile (si attende conferenza stampa) – sono infatti 96.877, quindi +1.615, un incremento dell’1,7 per cento. Ma per fortuna crescono anche i guariti: sono 1.979 nelle ultime 24 ore, quindi in totale 28.470. Sono stabili i numeri dei morti: 610 nelle ultime 24 ore. Disponibile anche il dato della terapia intensiva, che conferma il trend positivo: 3.605, quindi c’è una diminuzione di 88 unità. Tenendo conto di contagiati attuali, deceduti e dimessi/guariti, il totale dei casi di coronavirus in Italia è di 143.626 (+4.204 rispetto a ieri).
Un incremento, dunque, del 3 per cento secondo quanto calcolato da YouTrend, che ha fornito anche il tasso grezzo di letalità: è del 12,7 per cento. Invece i ricoverati in terapia intensiva solo il 2,5 per cento dei casi totali, percentuale che sale al 3,7 per cento se invece si tiene conto dei casi attuali. Di seguito il prospetto della Protezione civile col bollettino completo, nel quale si conferma Regione Lombardia (qui bollettino regionale) quella più colpita, a seguire Emilia-Romagna (qui il bollettino di Venturi), Piemonte e Veneto (qui bollettino di Zaia). La conferenza stampa della Protezione civile invece tarda a cominciare… (agg. di Silvana Palazzo)
#Bollettino di #ProteioneCivile con i #dati di oggi per l’epidemia di #coronavirus pic.twitter.com/NikKhgB5AF
— ilSussidiario (@ilsussidiario) April 9, 2020
BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE: I DATI DI LAZIO E TOSCANA
In attesa della conferenza stampa della Protezione Civile con tutti i nuovi aggiornamenti sulla diffusione del contagio, da segnalare in questi pochi minuti che mancano al bollettino nazionale sono i dati in arrivo da Lazio e Toscana: secondo quanto riportato dall’assessore D’Amato non vi sono morti a Roma nelle ultime 24 ore, grande notizia positiva (sono purtroppo una dozzina in tutto il Lazio) mentre salgono i dati sui contagiati «Oggi registriamo un dato di 163 casi di positività, trend in leggera salita nelle ultime 24 ore al 3,8% e continua l’inversione di tendenza, circa 2 mila in più, tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (14.748) e coloro che sono entrati in sorveglianza (12.6184)». Non solo, «Al Policlinico Gemelli di Roma e al Covid 2 Hospital sono 218 i pazienti ricoverati, 35 in terapia intensiva, mentre 16 sono stati dimessi. Si registra un forte calo di pazienti».
Per quanto riguarda invece il bollettino della Toscana, l’assessorato alla Sanità segnala per la giornata di oggi 9 aprile 173 nuovi contagiati dal coronavirus e purtroppo altri 16 morti nelle ultime 24 ore «Ad oggi in Toscana sono complessivamente 6.552 i contagiati, mentre i decessi salgono a 408 i decessi. ;La buona notizia è che continua il trend negativo dei ricoveri ordinari (-28 rispetto a ieri per complessivi 1.038); e anche di quelli in terapia intensiva (-4, in totale 256)». Ora sono attesi i dati da tutte le altre regioni, con qualche indicazione anche sull’eventuale fase 2 in arrivo forse già da fine aprile, massimo inizio maggio.
DIRETTA CONFERENZA STAMPA BORRELLI
L’attesa ormai è doppia per la conferenza stampa della Protezione Civile che ogni giorno alle ore 18 informa gli italiani sulla diffusione del contagio da Covid-19: da un lato il bollettino coronavirus con tutti gli aggiornamenti e i dati nuovi dalle Regioni, dall’altro l’impaziente attesa per le comunicazioni circa la “fase 2” e la fine della quarantena, seppur con ripresa graduale come ormai abbiamo capito che avverrà a prescindere dalle date. Per quanto riguarda il primo lato della attesa, non resta che collegarci in diretta video streaming anche oggi con tutti i nuovi dati del bollettino: ieri la giornata è stata interlocutoria avendo confermato sì un trend in discesa per decessi e morti ma una curva che al momento non cala con velocità come si potrebbe sperare. 95.262 contagi positivi al coronavirus (+1.195 rispetto a martedì), 17.669 morti (+542) e 26.491 guariti-dimessi (+2.099, record dall’inizio della pandemia).
A questi dati generali, si aggiungono poi i cali di terapia intensiva e ricoveri non critici, oltre ai singoli dettagli sul contagio del coronavirus a livello regionale: 28.545 contagiati positivi in Lombardia, 13.110 in Emilia-Romagna, 10.989 in Piemonte, 10.171 in Veneto, 5.557 in Toscana, 3.562 nelle Marche, 3.245 in Liguria, 3.448 nel Lazio, 1.940 nella Provincia autonoma di Trento, 2.859 in Campania, 2.238 in Puglia, 1.415 in Friuli Venezia Giulia, 1.893 in Sicilia, 1.534 in Abruzzo, 1.281 nella Provincia autonoma di Bolzano, 823 in Umbria, 840 in Sardegna, 755 in Calabria, 606 in Valle d’Aosta, 270 in Basilicata e 181 in Molise.
BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE: A QUANDO LA FASE 2?
Per quanto riguarda invece la “fase 2” occorre recuperare quanto emerso nelle ultime 24 ore convulse, con avanzamenti improvvisi (le parole di stamattina del Premier Conte alla Bbc) e di contro le frenate degli esperti del Comitato Tecnico Scientifico che invece invitano a prendere più tempo per evitare ricadute. Ieri nella conferenza stampa dalla sede della Protezione Civile, il membro OMS Ranieri Guerra aveva impostato così il consiglio per la fase 2 in piena crisi coronavirus: «La curva di contagio frena ma manca ancora una diminuzione marcata. Si comincia a vedere la luce in alcune zone del pianeta, ma la crisi non è finita e il livello di allarme resta massimo».
Stamane il Professor Luca Richeldi, direttore dell’unità di pneuomologia al Policlinico Gemelli di Roma ma anche membro del Comitato in aiuto al Governo, ha spiegato ai Lunatici su Rai Radio 2 «Mettere delle date è una cosa in parte impropria e in parte pericolosa. Noi stiamo con tenendo la diffusione del virus ma non abbiamo fatto né per eliminarlo, perché non ci sono farmaci di comprovata efficacia, né per prevenirne la diffusione, visto non c’è un vaccino. Dare una data, soprattutto a breve, può ingenerare dei falsi messaggi. Questa è una battaglia ancora lunga». Il Presidente del Consiglio Conte però avrà l’ultima parola e nella chiacchierata con la Bbc ha fatto sapere «Dobbiamo scegliere i settori in grado di riavviare la loro attività. Se gli scienziati lo confermano, potremmo iniziare ad allentare alcune misure già entro la fine di questo mese». La parola ora agli scienziati già da oggi con la conferenza stampa della Protezione civile delle ore 18 per capire se ci sono delle evoluzioni (e ricordando che il Dpcm scade il prossimo 13 aprile, praticamente domani).