Giovedì prossimo Lega e Radicali presenteranno in Cassazione i 6 quesiti del Referendum sulla giustizia presentati oggi in conferenza stampa: «Si potrà firmare ai gazebo a partire dal 2/3/4 luglio e in tutti i municipi d’Italia. L’invito è rivolto a tutti i partiti politici e ai loro elettori: aiutateci a cambiare la giustizia», ha spiegato Matteo Salvini nell’incontro con i colleghi del Partito Radicale, ribadendo poi sui social «Questa raccolta firme è aiuto e stimolo per Parlamento e Governo. Per qualcuno la “democrazia diretta” è un clic, per noi è partecipazione. Il 2/3/4 luglio saremo in piazza con migliaia di gazebo per una Giustizia giusta». I 6 quesiti che verranno presentati riguardano, in ordine:
1- Elezioni del Csm
2- Responsabilità diretta dei magistrati
3- Equa valutazione dei magistrati
4- Separazione delle carriere dei magistrati
5- Limiti agli abusi della custodia cautelare
6- Abolizione Decreto Severino
«Ringrazio Matteo Salvini per collaborazione questo obiettivo comune, anche se molte cose ci dividono», ha spiegato Irene Testa del Partito Radicale intervenuta a fianco del segretario del Carroccio. A margine poi della conferenza stampa, il leader della Lega ha poi annunciato come il referendum sulla Giustizia sarà una vera, grande occasione «non solo per il centrodestra e per 60 milioni di italiani. Serve un paese piu’ veloce, efficiente, con meno burocrazia, processi rapidi, certezza della pena e sono contento che siamo protagonisti di questo cambiamento».
LA CONFERENZA STAMPA IN DIRETTA VIDEO
È convocata alle ore 11 la conferenza stampa congiunta Salvini-Turco-Testa per presentare i referendum sulla giustizia promossi da Lega e Radicali e che dal 1 luglio vedranno i primi gazebi per la raccolta firme nelle maggiori piazze d’Italia: è possibile seguire l’evento in diretta video streaming sui canali social della Lega, dei Radicali e dello stesso leader Matteo Salvini.
Dopo l’annuncio ad inizio maggio dell’iniziativa inedita tra Carroccio e partito radicale, oggi vi sarà la presentazione ufficiale dei quesiti sui quali gli italiani potranno confrontarsi ed eventualmente firmare così da portare quelle stessa richiesta di referendum ai banchi della politica. Interverranno nella conferenza stampa Matteo Salvini (senatore, Segretario Lega), Maurizio Turco (Segretario Partito Radicali) e Irene Testa (Tesoriere Partito Radicale): «Tenga conto che in tutti i partiti che ci sono persone che mi sollecitano ad andare avanti. Per il centrodestra è una bella occasione di unità, ma io spero che firmino per i referendum anche Di Maio e Grillo. Certo, non mi illudo su Toninelli e Bonafede… Garantista a causa dei miei processi? Ma per favore. Mi sembra semmai che siano altri quelli improvvisamente diventati garantisti…», ha spiegato ieri Salvini al Corriere della Sera citando direttamente l’ex alleato vicepremier nel Governo Conte-1 che nei giorni scorsi si è ufficialmente scusato per la vicenda Uggetti-Pd.
REFERENDUM GIUSTIZIA: I QUESITI DI LEGA E RADICALI
Come disse Turco in un’intervista esclusiva al Sussidiario, «Stiamo facendo questa iniziativa politica nell’interesse dei cittadini, del governo Draghi e anche della ministra Cartabia». Nel momento in cui infatti la Guardasigilli sta incardinando la maxi-riforma della giustizia prevista dal PNRR, l’iniziativa della Lega assieme ai Radicali non verte a “minare” tale riforma, semmai ad aggiungervi elementi considerati di massima urgenza per l’attuale stato della giustizia italiana: i quesiti verteranno su responsabilità civile dei magistrati, valutazione professionale delle carriere, Csm, magistrati fuori ruolo, trojan, custodia cautelare, separazione delle carriere e legge Severino. L’iniziativa assieme di Lega e Radicali nasce in risposta alla tentata riforma Bonafede del 2019, «era l’ultima occasione: o raccogliamo le firme tra luglio e settembre, o se ne parla nella prossima legislatura. A meno che nel 2022 non si vada a votare, ma vorrebbe dire che siamo in un paese che ha deciso di farsi massacrare dall’Unione Europea e dalla finanza internazionale», chiosa ancora Turco elencando in estrema sintesi le posizioni proposte dal referendum scritto con Salvini (qui tutti i dettagli). «Raccoglieremo le 500mila firme necessarie con i Radicali per una serie di quesiti sulla giustizia, sulla responsabilità penale dei giudici, perché qualunque lavoratore che sbaglia paga», ha aggiunto il leader della Lega che oggi in conferenza stampa annuncerà la presentazione degli 8-10 quesiti referendari giovedì in Corte di Cassazione, passaggio formale obbligatorio prima di cominciare l’effettiva raccolta di firme.