La confessione è uno dei sacramenti più importanti: senza di essa infatti, se si seguissero le regole sempre più disattese della Chiesa, infatti non sarebbe nemmeno possibile fare la comunione. Invece ci si confessa sempre di meno, con la scusante del “perché dovrei dire i miei segreti a una persona che non conosco”, cioè il sacerdote? La storia ci racconta di santi e papi che si confessavano ogni giorno, perché il sacramento della riconciliazione è quello che rimette in moto il cammino della propria fede ed è un dialogo diretto con Dio, di cui il sacerdote è solo tramite e non giudice. Purtroppo anche diversi sacerdoti hanno fatto passare la voglia di confessarsi, usando questo sacramento come un noioso monologo o sbrigando tutto in due parole. E poi, come diceva Antonello Venditti nella sua arcinota canzone Notte prima degli esami “chiuse come le chiese quando vuoi confessarti”. In effetti è sempre più difficile, anche per la scarsità di sacerdoti oggi giorno, trovare preti disponibili per le confessioni.



IN MACCHINA PER IL CAMPUS

Così un sacerdote americano, padre Patrick Baikauskas che opera anche presso la locale università a West Lafayette nello stato dell’Indiana, ha deciso di andare lui incontro alle persone invece di aspettarle in chiesa. Si è munito di una apposita golf car, quelle macchiette elettriche che si usano sui campi da golf per coprire le lunghe distanze tra una buca e l’altra, e gira per il grande campus universitario con la scritta “confessions on the go”, più o meno traducibile con “confessioni in movimento” o “di corsa. “Se questo della confessione è un sacramento importante” ha detto “allora mostriamolo”. Aggiungendo, “come dice il papa, andiamo fuori, usciamo dalle chiese e andiamo dove sono le persone, gli studenti”. Molti sono gli studenti che salgono sulla sua macchinetta per confessarsi: “Vogliamo onorare le nostre tradizioni, ma non vogliamo essere tradizionalisti”, ha aggiunto. “Non vogliamo essere così fermi e scoraggianti da rimanere bloccati nelle tradizioni senza riconoscere come possiamo portarle alle persone in un modo nuovo.” Il commento di uno studente, come riporta il sito ChurchPop: “Ho pensato che fosse abbastanza divertente quando l’ho visto per la prima volta, ma penso che sia bello che sia lì e stai diffondendo il messaggio”, ha detto la matricola della Purdue University Liv James. Il prete con la macchietta è finito anche alla televisione locale.



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