Info e diretta dell’ultimo incontro di Confronti 2024 sull’emergenza denatalità

Dopo l’ultimo incontro che si è tenuto lo scorso marzo, torna a chiudere il ciclo di Confronti 2024 l’ultimissimo panel, intitolato ‘Emergenza denatalità: quali prospettive‘ e che affronterà una delle più importanti (e pressanti) sfide dell’immediato futuro in cui il numero di giovani è destinato a diminuire con cadenza quasi annuale. L’evento si terrà giovedì 30 maggio 2024 a partire dalle ore 21 nel sempre splendido Castello di Novara, con l’obiettivo – centrale a tutte le serie di incontri che hanno composto il programma 2024 di Confronti – di stimolare una riflessione e un dibattito sulla denatalità che parta dagli esperti per arrivare all’imprendibile opinione dei cittadini presenti in sala.



Sul palco del Castello novarese saliranno innanzitutto il Primo cittadino Alessandro Canelli e il vicepresidente del Centro Servizi per il Territorio – CST Novara VCO Daniele Giaime per i tradizionali saluti istituzionali; per poi lasciare spazio e microfoni a Giorgio Vittadini (presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, tra gli promotori dell’evento con CST, ilSussidiario.net e il Rosmini International Campus) e all’ex presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo. Ricordiamo anche a chi avesse il desiderio di seguire l’ultimo incontro di Confronti 2024 per trarre le sue conclusioni sul tema della denatalità, ma non ha modo di recarsi fino a Novara, che tutto sarà trasmesso in diretta proprio su questo sito – ilSussidiario.net – a partire dalle 21 del 30 maggio 2024



Confronti 2024 sulla denatalità: “Serve un nuovo patto sociale tra pubblico, privato e non profit”

Ma perché il tema della denatalità è così importante da arrivare fino all’edizione 2024 di Confronti? È presto detto, e per rispondere ci avvaliamo agli Stati generali della natalità che si sono tenuti nella Capitale poche settimane fa, in cui gli esperti hanno lanciato l’allarme che entro il 2030 in Italia rischiamo di avere 1 milione di persone in meno. Se non bastasse, poco tempo fa l’Istat ha stimato che nel 1951 nel nostro Bel Paese si contavano 31 anziani ogni 100 giovani, mentre nel 2024 siamo passati a 100 giovani ogni 200 anziani e nel 2050 si passerà a 100 ogni 300: numeri che dovrebbero chiarire perché Carlo Teruzzi – presentando l’ultimo incontro di Confronti 2024 – parla della denatalità come di “una tematica che riguarda tutti gli aspetti della società“.



In particolare, il tema diventa ancora più importante per il Terzo Settore che “da un lato vede una diminuzione dei volontari, e soprattutto di quelli giovani, dall’altro un incremento dei soggetti anziani fragili che necessitano sempre di più un aiuto ed un sostegno“. Un intervento utile a stimolare – continua Teruzzi – “un patto tra pubblico, privato e non profit per contrastare un processo che potrebbe diventare una vera e propria bomba sociale“. E citando Papa Francesco che sul tema della denatalità ha lanciato un appello a “realismo, lungimiranza e coraggio“, l’organizzatore di Confronti 2024 aggiunge all’equazione anche “il volontariato, promuovendo una cultura della generosità e della solidarietà anche tra le generazioni“.