Congedo mestruale in Spagna: approvato dal Parlamento

Via al congedo mestruale in Spagna. Giovedì il parlamento spagnolo ha approvato in via definitiva alcune riforme: tra queste la nuova legge prevede anche l’introduzione – sotto controllo medico – del congedo mestruale. Si tratta di un permesso retribuito di tre giorni dal lavoro che può arrivare fino a cinque in caso di ciclo mestruale invalidante. I dolori che accompagnano le mestruazioni prendono il nome di dismenorrea: un disturbo che si manifesta con crampi, dolore alle gambe e alla schiena, nausea, vertigini e diarrea, ma anche un flusso importante dello stesso ciclo.



La dismenorrea è una condizione molto diffusa tra le donne, soprattutto in giovane età. In Spagna, secondo i dati della società di ginecologia e ostetricia, il disturbo colpisce circa un terzo delle donne e interferisce con le attività quotidiane di circa una donna su cinque. Un vero e proprio problema per chi anche con dolori di questo tipo deve recarsi a lavoro, non potendo ricorrere ad un permesso per malattia ogni mese.

Congedo mestruale, la situazione nel mondo

Uno studio del 2017 pubblicato sul British Medical Journal condotto Paesi Bassi, ha preso in esame circa 33 mila donne tra i 15 e i 45 anni, come spiega il Post. Secondo la ricerca, la popolazione femminile perde ogni anno l’equivalente di nove giorni di lavoro o di studio a causa del calo di produttività legato alla dismenorrea. Il congedo mestruale per legge esiste in pochissimi Paesi: in Giappone le donne possono prendere dei giorni dal lavoro a causa dei dolori mestruali e più recentemente è stato introdotto anche in Cina. Dal 1992 esiste anche nello stato indiano di Bihar. Leggi simili sono anche in Indonesia, Corea del Sud, Taiwan e Zambia.



In Europa l’attenzione è più bassa e spesso sono le singole aziende a prendere iniziative, come accaduto nel 2007 a Nike e a Coexist, impresa inglese. In Europa nessun Paese prevede il congedo mestruale, tranne la Spagna, che con l’approvazione del parlamento spagnolo vedrà introdotta la misura, simbolo di civiltà e attenzione nei confronti delle donne. In Italia un simile disegno di legge era stato presentato nel 2016 ma non è mai stato approvato.

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