Il congedo parentale 2022è uno strumento che permette ad un genitore di soddisfare i bisogni affettivi e relazionali del bambino e che è stato recentemente modificato dalla normativa del governo. In particolare il decreto aiuti è intervenuto proprio in questo senso. Il congedo parentale è quindi attualmente concesso anche nel caso in cui vi siano impedimenti legati allo svolgimento di un’attività lavorativa. Vediamo nel seguente articolo i dettagli dello strumento, profondamente rinnovato ad inizio anno.
Congedo parentale 2022: durata e indennità
Il congedo parentale 2022 spetta adentrambi i genitoriper ogni bambino fino al compimento del 12 esimo anno. La soglia massima di concessione data al padre del bambino può essere di 10 mesi, ma la quota può aumentare fino a 11 nel caso in cui il padre usufruisca di almeno 3 mesi di permesso.
I periodi di permesso richiedibili variano sia in base al tipo della propria occupazione che da quella dell’altro genitore:
- 9 mesi per le madri dipendenti;
- 9 mesi per i padri dipendenti, elevabili a 10 qualora questi si astengano dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato non inferiore a 3 mesi;
- 11 mesi per il genitore solo;
- per i lavoratori iscritti alla gestione separata INPS, 3 mesi entro il primo anno di vita del bambino.
- per le lavoratrici autonome, 3 mesi entro il primo anno di vita del bambino.
L’indennità riconosciuta nei giorni coperti dal congedo parentale è pari al 30% della retribuzione nei primi 9 mesi di congedo, quando questo viene usufruito nei primi 12 anni del figlio.
Congedo parentale 2022: come fare domanda?
La domanda per il congedo parentale 2022 va presentata all’INPS prima dell’inizio del periodo di congedo richiesto, poiché, da normativa, vengono pagati solamente i giorni di congedo fruiti successivamente alla presentazione della domanda. La richiesta può essere inviata:
- sul sito web dell’Istituto, accedendo tramite SPID, CIE o CNS;
- chiamando al Contact Center INPS, al numero verde 803 164 da rete fissa o 06 164 164 da rete mobile;
- allo sportello, presso qualsiasi patronato o presso gli intermediari dell’Istituto.
Tuttavia, ad oggi non è ancora attivo il servizio. In attesa del via libera, è necessario inviare la richiesta di accesso al congedo parentale al proprio datore di lavoro o al proprio committente, regolarizzando successivamente la fruizione mediante presentazione della domanda telematica all’INPS, come specificato dall’Istituto nel messaggio n. 3066.
I lavoratori autonomi che fruiscono del congedo parentale possono semplicemente astenersi dal lavoro, presentando la domanda all’INPS non appena sarà attivata l’apposita procedura telematica.