Nella scorsa Legge di Bilancio l’INPS ha aumentato il congedo parentale permettendo alle lavoratrici e lavoratori dipendenti di poter percepire fino l’80% dello stipendio per due mesi, e il 30% per i restanti sette. Per il 2025 le percentuali sono differenti: un mese all’80%, un altro al 60% e gli altri sette al 30%.



Per poter godere della maggiorazione è necessario far richiesta prima che il figlio abbia compiuto 6 anni d’età (o entro sei anni dall’accesso al nucleo familiare in caso di affidamento o adozione), e che abbia previsto almeno un giorno nel 2024.

Congedo parentale aumentato: come fare richiesta

L’INPS ammette la maggiorazione del congedo parentale a patto che siano stati rispettati i requisiti sopra descritti. Nel caso in cui l’ente previdenziale si accorgesse di alcune incongruenze, provvederà a bloccare l’indennizzo (come è già accaduto con alcuni “furbetti”.



La domanda va presentata all’interno del portale telematico dell’ente INPS, tramite i patronati o ancora chiamando il contact center dedicato. Chi svolge l’istanza in piena autonomia può reperire sulla piattaforma ufficiale la funzione che consente di scegliere l’indennità e di analizzare i periodi richiesti.

Il congedo è uno strumento che i genitori possono richiedere all’INPS per godere di una parte dello stipendio pur assentandosi dal lavoro nelle giornate in cui hanno bisogno di badare ai figli (fino ad un massimo di 12 anni d’età anagrafica).

Ogni genitore può godere del congedo fino ad un massimo di 10 mesi per ciascun figlio, che può arrivare ad 11 qualora per il primo figlio si usufruisse di almeno tre mesi. In ogni caso una madre può godere di un massimo di 6 mesi mentre un padre 7 mesi.



Requisiti per la maggiorazione

L’aumento del congedo parentale può essere richiesto esclusivamente dai lavoratori dipendenti. Ne sono esclusi quindi, i lavoratori autonomi e coloro che hanno l’iscrizione alla gestione separata INPS.

Nel caso in cui tra i due genitori, uno (ad esempio il padre) è lavoratore dipendente e l’altro (la madre) è un lavoratore autonomo, l’indennità viene percepita normalmente a patto che il padre abbia goduto di almeno un giorno di congedo obbligatorio nel corso dell’anno 2024.