Congelamento degli ovuli e gravidanza: qual è il tasso di successo? Sul tema è recentemente intervenuto un esperto di fertilità, Robert Winston – professore presso l’Imperial College di Londra -, che al programma Today su BBC Radio 4 per parlare del congelamento degli ovuli e dei limiti previsti. A suo dire si tratterebbe di una “tecnologia senza successo” ed ha asserito che “il numero di ovuli che provocano effettivamente una gravidanza dopo il congelamento è di circa l’1%”. Numeri del tutto differenti rispetto a quelli resi noti dall’organismo che si occupa del trattamento della fertilità nel Regno Unito (la HFEA) che parla invece di un tasso di successo più vicino a 1 su 5. Ma da dove derivano le diverse ipotesi così differenti l’una dall’altra? Si tratta, come emerge dalla BBC di due misurazioni che riguardano delle fasi del trattamento della fertilità differenti. L’1% a cui si riferisce il prof Winston è dato dalla proporzione di tutte le uova congelate scongelate nel trattamento della fertilità che portano ad una gravidanza ed alla nascita del bambino. Secondo i dati dell’HFEA del 2016, invece, il tasso di gravidanza sarebbe dell’1,8%. In assenza di dati disponibili su gravidanze portate a termine per il medesimo anno, rispetto al 2015 si parla del 2% di tutti gli ovuli scongelati finiti in una gravidanza e dello 0,7% di nascite. L’HFEA misura il successo sulla base degli embrioni che danno luogo ad un parto vivo e alla luce di ciò nel 2017 si arriva alla percentuale del 19% di successo.
CONGELAMENTO OVULI E GRAVIDANZA: LE PERCENTUALI
Qual è invece il dato di successo di una gravidanza dopo un ciclo di fecondazione in vitro? La dottoressa Sarah Martins Da Silva, una ginecologa del NHS e docente di medicina riproduttiva presso l’Università di Dundee ha spiegato: “Non tutti gli ovuli producono un embrione, non tutti gli embrioni fanno una gravidanza e non tutte le gravidanze fanno un bambino”. Nel passaggio tra le varie fasi – dallo scongelamento al trasferimento dell’embrione nel grembo materno – gli ovuli vengono dispersi inevitabilmente. I dati HFEA fanno riferimento solo al tasso di natalità dopo il trasferimento di un embrione e dunque il tasso di successo potrebbe essere inferiore se includesse donne il cui ciclo di fecondazione in vitro fallisce prima dell’impianto di un embrione. L’HFEA non pubblica così regolarmente dati sullo scongelamento degli ovuli e sulla fecondazione per cui non è facile stabilire il tasso di successo su ogni singola donna. E’ chiaro che il successo di una gravidanza dipende anche da altri fattori quali l’età al momento del congelamento degli ovuli e lo stato di salute generale. Al momento del congelamento, le donne avevano spesso meno di 35. Una donna più giovane e sana potrebbe avere una probabilità superiore al 19%. Percentuali che possono differire, come emerge dal dato presentato da Jara Ben Nagi, un medico del Center for Reproductive Health (clinica privata) che avanza una percentuale di successo del 27%.