Cosa prevede il nuovo Dpcm in vigore da oggi 6 novembre in merito alle visite ai congiunti? Con l’arrivo dell’ultimo decreto e le nuove misure restrittive relative agli spostamenti (e non solo) è tornato anche uno dei maggiori quesiti che ha interessato il primo lockdown nazionale e relativo ai congiunti. E’ possibile incontrarli ed in quali casi? La risposta dipende essenzialmente dalla zona in cui ci troviamo. Il nuovo Dpcm ha infatti diviso l’Italia in tre zone – gialla, arancione e rossa – in base al livello di criticità. Nelle zone rosse, come specificato anche da Conte “addirittura è l’uscita di casa che va giustificata”, in quanto si può uscire solamente per questioni di necessità, urgenza, salute o lavoro. “Quindi non si può uscire per fare visita ai congiunti”. E cosa accade invece nelle altre due zone? “C’è sempre la raccomandazione di non andare nelle abitazioni di persone non conviventi, perché sono grandi occasioni di contagio e pericolo”, ha chiarito ancora Conte. Raccomandazione, questa, già presente nel precedente decreto. Occorre inoltre fare delle ulteriori precisazioni sulla zona arancione: in Puglia e in Sicilia la questione congiunti è assai complessa. Se i propri congiunti si trovano al di fuori del territorio comunale o regionale non sarà possibile incontrarli. Ricordiamo inoltre che in tutta Italia vige il coprifuoco notturno e anche in zona gialla, dalle 22 alle 5 non sarà possibile incontrare i congiunti poichè gli spostamenti saranno consentiti solo per motivazioni urgenti e necessarie. Nelle ore fuori dal coprifuoco sarà invece possibile farlo in zona gialla (ed arancione ma solo entro il comune) anche se è raccomandato limitare gli incontri a ragioni di necessità. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CONGIUNTI: SI PUÒ FAR VISITA?
Il nuovo Dpcm in vigore da venerdì 6 novembre al prossimo 3 dicembre, ha diviso l’Italia in tre zone, ciascuna con un colore differente in base alla criticità legata alla diffusione del Covid. Cosa cambia, in concreto, a partire da domani rispetto alla questione congiunti tanto discussa nel primo lockdown nazionale? Secondo le nuove regole contenute nell’ultimo Dpcm firmato dal Presidente del Consiglio sarà possibile incontrarli e far loro visita come accaduto fino ad oggi? Questa è una delle questioni sollevate dopo aver superato lo “choc” iniziale legato alla suddivisione del Paese in tre fasce di colore in base al quale, secondo il Dpcm sono previste regole differenti rispetto agli spostamenti a seconda che si tratti di regioni “gialle” oppure “arancioni” e “rosse”. Nel primo caso, infatti, dove è stato riconosciuto un rischio più basso, i cittadini potranno uscire anche dalla propria Regione, purché le Regioni confinanti non siano considerate a rischio alto o massimo. Di contro nelle regioni “arancioni” e “rosse” è stato decretato lo stop agli spostamenti tranne che per motivi di lavoro, salute e comprovata urgenza. La limitazione negli spostamenti, di conseguenza, incide anche sulla possibilità di poter far visita o meno ai propri congiunti.
CONGIUNTI: SI PUÒ FAR VISITA CON NUOVO DPCM? LE REGOLE
Il nuovo Dpcm non parla in maniera specifica dei congiunti ed in assenza di nuove norme ad hoc resterebbero valide quelle date nei precedenti decreti, almeno rispetto alle cosiddette zone gialle. Nel decreto del 24 ottobre scorso, in riferimento alle abitazioni private non era stato vietato ma fortemente raccomandato ai cittadini di non ricevere persone diverse da conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità ed urgenza. Dunque, il dpcm precedente si limita solo a fare un invito esplicito a evitare incontri familiare o amicali in casa se non strettamente necessari. Nelle Regioni in zona gialla, il coprifuoco scatta dalle 22 alle 5 e in questa fascia ci si potrà muovere solo con un’autocertificazione che attesti i motivi di lavoro, urgenza e salute. Per tutte le altre ore del giorno resta invece la forte raccomandazione a uscire solo se necessario. Discorso differente per le Regioni in zona arancione o rossa, dove le restrizioni sono maggiori nonostante il medesimo coprifuoco. In entrambi i casi, infatti, non ci si potrà spostare anche tra Comuni oltre che tra Regioni, sia con mezzi pubblici che privati, salvo che per “situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”, come si legge nel Dpcm. Per la zona rosa, il divieto di spostamento è previsto anche all’interno del medesimo comune. Rispetto alla questione congiunti, ancora, durante la conferenza Conte ha precisato: “Nelle zone rosse è l’uscita di casa che va motivata ma in ogni caso, al di là del divieto, c’è sempre la raccomandazione nelle aree gialle di non andare in altre abitazioni dove ci sono non conviventi”.