Una nuova malattia misteriosa sta mietendo vittime in Congo: circa 50 persone sono morte nel giro di poche ore dall’inizio dei sintomi. L’Oms ha fatto sapere che questa malattia sconosciuta si sta diffondendo da cinque settimane e ha un tasso di mortalità del 12,3%.
La malattia è stata scoperta per la prima volta dopo che sono morti tre bambini che nella città di Boloko avevano mangiato un pipistrello, almeno stando alle indagini preliminari, ma il bilancio al momento è di 419 casi, tra cui 53 morti. Il collegamento con un pipistrello può essere significativo, perché i virus dei pipistrelli sono noti per causare una serie di altre malattie nell’uomo.
Ad allarmare i medici è il fatto che siano passate solo 48 ore in gran parte dei casi dai primi sintomi al decesso. Quelli principali includono febbre, vomito, diarrea, mal di testa, dolori diffusi e crampi all’addome, sudorazione, tosse. In alcuni casi si sono verificate anche epistassi, vomito di sangue e feci nere e catramose. Ad esempio, i tre bambini morti avevano sanguinato dal naso e vomitato sangue.
MALATTIA MISTERIOSA IN CONGO: INDAGINI SULLE CAUSE
Per quanto riguarda le possibili cause, si sta indagando su altre potenziali cause. Ebola e Marburg sono già state escluse dalle ipotesi, invece alcuni campioni sono risultati positivi alla malaria. “Nonostante gli sforzi di risposta in corso, permangono lacune significative, tra cui una capacità di laboratorio limitata, dinamiche di trasmissione poco chiare e una sorveglianza debole“, si legge nel rapporto.
Infatti, l’Oms ha dichiarato che la situazione è “già disastrosa” e si è aggravata per milioni di persone. Secondo il ricercatore Michael Head, esperto di salute globale, non c’è da stupirsi. “Una malattia veramente nuova, come abbiamo visto con il Covid, può ovviamente verificarsi, ma è molto rara“, ha dichiarato al Washington Post. D’altra parte, si è detto preoccupato per la situazione in Congo, visto che le condizioni delle infrastrutture sanitarie del Paese “rendono più complicata la risposta della sanità pubblica“.