Giovanni Malagò, presidente del Coni, si è detto pronto a dimettersi. Lo ha annunciato, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, nel corso di una riunione in Giunta stamane. “Se non si risolvono i problemi andrò da Draghi a chiedere come possiamo gestire un ente pubblico senza pianta organica”, queste le sue parole. Le motivazioni sarebbero diverse, ma in primis la colpa sarebbe del Governo. La Riforma dello Sport, infatti, non è ritenuta soddisfacente, nonostante le modifiche effettuate, in quanto darebbe sempre più potere alla politica, togliendolo alle autorità sportive. Non è stato sufficiente, finora, dunque, il ruolo di intermediazione impersonato dalla sottosegretaria Valentina Vezzali.



Il caso delle Olimpiadi 2021, a cui l’Italia ha rischiato di non partecipare proprio a causa della riforma, sono l’emblema della rottura tra le due parti. La pandemia di Covid-19, inoltre, non ha fatto altro che creare ulteriori polemiche, dato che ha messo ulteriormente il freno alle volontà del Coni di portare avanti i propri obiettivi. Adesso ciò potrebbe ripercuotersi anche sulle Olimpiadi invernali 2024, che si svolgeranno tra Milano Cortina. I ritardi sono già notevoli ed il rischio di non essere all’altezza dell’incarico anche. È questo che Giovanni Malagò teme.



Coni, Malagò è pronto a dimettersi: Valentina Vezzali prova a mediare

La notizia secondo cui Giovanni Malagò, numero uno del Coni, sarebbe pronto a dimettersi ha creato non poco clamore. La sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, per questa ragione, intende cercare di mediare tra il diretto interessato e il Governo. Non sarà semplice, tuttavia, risolvere una diatriba che ormai va avanti da tempo.

“Il Dipartimento per lo Sport ha sempre agito in sintonia con le mie indicazioni e, soprattutto, in conformità con le leggi dello Stato, nel pieno rispetto delle regole, uno dei valori fondanti dello sport. Il Dipartimento per lo Sport, in merito alla definizione della pianta organica del Coni, ente pubblico, ha investito il Dipartimento della Funzione Pubblica che ha la competenza sul tema. Nella giornata di ieri (mercoledì, ndr) la Funzione Pubblica ha rilasciato il proprio parere e il Dipartimento per lo Sport lo ha prontamente trasmesso al Coni invitandolo a proseguire con i conseguenti adempimenti, ferma la necessità del pubblico concorso, come previsto dalla legge”, questo quanto scritto in una nota.