A Conselice, paese che conta circa 9mila persone in provincia di Ravenna in Emilia-Romagna, dopo la violenta alluvione dei giorni scorsi, sembra registrarsi un nuovo, potenzialmente critico, rischio epidemia. Infatti, la sindaca Paola Pula ha firmato d’urgenza un’ordinanza per disporre l’evacuazione delle abitazioni ancora sommerse nell’acqua, data la difficoltà di drenare le acque che, stagnando, potrebbero diventare un veicolo per le malattie infettive.



Nel comune di Conselice, infatti, i lavori per drenare tutte le acque piovute procedono piuttosto a rilento a causa del fatto che i canali Zeniolo e Destra Reno sono letteralmente intasati. Il comune è costantemente al lavoro risolvere i problemi, utilizzando anche 50 idrovore per cercare di scaricare più velocemente l’acqua nel Reno e nel Santerno, ma a causa anche della particolare morfologia del terreno la situazione potrebbe perdurare ancora per almeno una settimana. Proprio a causa di queste tempistiche criticamente dilatate, l’Ausl Romagna ha disposto l’evacuazione delle case di Conselice ancora sommerse o a contatto con l’acqua per evitare che si diffonda rapidamente un’epidemia.



Conselice e il rischio epidemia

Insomma, come buona parte della Romagna Conselice si trova a fronteggiare emergenze su emergenze, senza dimenticare che oltre al rischio epidemia, nei prossimi giorni sono previste nuove intense piogge. La sindaca, tuttavia, ci tiene a rassicurare i cittadini su due punti: innanzitutto, attualmente non si è ancora registrato alcun focolaio di malattie infettive; mentre è stato previsto anche un piano anti sciacallaggio, per rendere sicure le abitazioni evacuate.

Il rischio epidemia a Conselice, si legge nell’ordinanza comunale, è dovuto soprattutto al ristagno della grandissima quantità di acqua piovuta nei giorni scorsi. Acqua che, oltre a stagnare, hanno raccolto anche grandi quantità di rifiuti dalle strade e dai bidoni che si trovano immersi al loro interno, mentre non funzionano neppure gli scarichi fognari che, di fatto, disperderebbero i liquami dei cittadini nelle stesse acque già contaminate. Aggiungendo, poi, che è previsto un aumento delle temperature e la probabile interruzione dell’acqua potabile, Conselice potrebbe trovarsi piuttosto rapidamente all’interno di un’epidemia di una qualche malattia infettiva che si trasmette attraverso l’acqua.