SONDAGGI VERSO LE ELEZIONI UE: CRESCE LA DESTRA, CRISI SINISTRA. SOLE24ORE: “DECISIVI I CONSERVATORI”

Il sogno di Giorgia Meloni, dei Conservatori e Riformisti (ECR) e così pure dell’alleanza Le Pen-Salvini in ID è che alle urne delle Elezioni Europee 2024 possa uscire una maggioranza di Centrodestra in grado di riformare davvero l’Unione su tutti i punti di debolezza mostrati in questi anni. Dal “sogno” alla realtà il passo però non sempre è breve e così i sondaggi politici di questa campagna elettorale hanno finora sempre mostrato una tenuta sostanziale della maggioranza “Von der Leyen” di questi ultimi 5 anni: lo schema PPE-S&D-Renew (ovvero, Popolari, socialdemocratici e liberali) al momento garantisce ancora una maggioranza per il prossimo Parlamento Ue, stante alle proiezioni dei risultati del 8-9 giugno.



Di contro però tutti i partiti di destra – dai Conservatori ai sovranisti fino allo stesso Partito Popolare Europeo che resta la prima lista in Ue – crescono e non poco, tanto che temi e dialoghi in ambito Ue a settimane ormai si spostano sempre più sull’asse di Centrodestra, molto più di quanto non avveniva ad inizio legislatura post-Europee 2019. Come nota poi oggi nel suo editoriale sul “Sole 24 ore” il direttore Fabio Tamburini, il peso dei Conservatori-ECR in Europa si avvia ad essere sempre più ingente, con conseguente ruolo da protagonista per la sua leader naturale Giorgia Meloni: «la coalizione che ha finora governatore l’Ue manterrà la maggioranza centrista ma sarà più debole rispetto a quella precedente». Osservando infatti i sondaggi, anche quelli di questa ultima settimana, ECR e ID da soli non possono avere la maggioranza, difficile anche con l’inserimento del PPE, ma rappresentano un canale di interlocuzione assai più centrale di quanto avveniva solo qualche anno fa.



«Saranno i Conservatori europei i possibili beneficiari dello spostamento a destra del Parlamento Europeo, anche perché stanno cercando di rendersi compatibili con il processo integrativo, pur contrastandone gli eccessi»: secondo il “Sole 24 ore” anche in Identità e Democrazia Marine Le Pen e Matteo Salvini puntano ai medesimi obiettivi con posizioni assai più concilianti, mentre formazioni come l’Afd tedesca risulta ancora su temi più estremisti e meno utilizzabili in un dialogo trasversale con PPE, liberali e Conservatori. Nelle stime dei sondaggi Ue su Europe Elects di inizio maggio il PPE valeva 183 seggi potenziali nel nuovo Parlamento Europeo, Socialisti in calo netto con 140, terzi in bagarre proprio i Conservatori-ECR di Meloni e Renew di Macron, con 86 eletti a testa: al quarto posto ID di Lega e Le Pen con 84 seggi non è affatto fuori dalla battaglia per avere un ruolo di maggiore rilevanza nella nuova Commissione Ue.



MELONI ALLA KERMESSE DI VOX E LE APERTURE DI MARINE LE PEN AD UN DIALOGO CON I CONSERVATORI

Non pochi analisti vedono in questa situazione che va a profilarsi dopo i risultati delle Europee 2024 un ruolo sempre più di primo piano della Premier Meloni, in quanto leader di ECR e ago della possibile “bilancia” in una trattativa per la formazione della Commissione Europea con il PPE di Von der Leyen (o chi sarà il possibile candidato dopo le urne). Come ha spiegato oggi Marine Le Pen alla kermesse di Vox, poco prima dell’intervento della Presidente del Consiglio, «Con Giorgia Meloni ci sono punti in comune. Meloni e Salvini hanno a cuore la libertà. Non c’è dubbio che ci siano delle convergenze per la libertà dei popoli che vivono in Europa».

Dialogo a destra e dialogo verso il Centro, con Von der Leyen che da tempo fa “intuire” come il PPE debba dialogare con i Conservatori per ristabilire un’asse più verso il Centrodestra visto il calo importante della sinistra e dei liberali in tutta l’Unione Europea (come confermano anche gli ultimi sondaggi di Spagna, Francia e Germania ad un mese dalle Europee, ndr). «Dicevano che non saremmo stati all’altezza. Che volevamo distruggere l’Europa. Dicevano che non saremmo mai diventati abbastanza credibili per contare, per essere decisivi. E mentre loro si godevano le loro rasserenanti certezze, noi – ha sottolineato la premier Meloni dialogando con il leader di Vox Santiago Abascal, anch’esso in ECRabbiamo lavorato e guadagnato terreno, credibilità, spazio. Ed eccoci qui. Continuando insieme». La leader FdI è convinta di giocare un ruolo da protagonista nel nuovo Parlamento Europeo, spingendo per un cambio decisivo dell’Europa dialogando con le altre forze di Centrodestra: «Per la prima volta – ha detto ancora Meloni nel discorso in videocollegamento con la kermesse di Vox – l’esito delle elezioni europee potrebbe sancire la fine di maggioranze innaturali e controproducenti».