La vita quotidiana, tra lavoro, famiglia e impegni sociali, spesso rende difficile trovare il tempo per capire cosa accade intorno a noi oltre il quotidiano. Ma questa attività è importante anche per mantenersi impiegabili. Proverò ora raccontare alcune esperienze di persone incontrate, sperando che possano stimolare la nostra capacità di essere creativi nel migliorare la nostra osservazione.
Tra le attività che svolgo, una delle più gratificanti è la formazione per apprendisti, ragazzi tra i 18 e i 29 anni che si affacciano al mondo del lavoro. Parlando con loro, ho scoperto che la loro principale fonte di informazione è internet, soprattutto i social media. Molti, tranne che per argomenti specifici come sport, cucina, videogiochi o motori, ricevono le informazioni di “rimbalzo”, al bar con gli amici o da ciò che i social media suggeriscono. Questo mi ha fatto riflettere: quanto questo modo di informarsi contribuisce davvero al mantenersi impiegabili?
Ho proposto loro di guardare o ascoltare un notiziario quotidiano. Tre di loro hanno accettato la sfida, usando app e podcast. I risultati sono stati sorprendenti: hanno trovato il processo dispersivo e faticoso, ma hanno riconosciuto che è utile per rapportarsi meglio con le persone e per capire meglio il mondo intorno a loro. Direi che questo argomento è interessante da approfondire, anche per via dei diversi strumenti utili allo scopo e della quantità sempre più ampia di informazioni.
Audiolibri e Podcast
Da diversi anni sono un appassionato fruitore di audiolibri e podcast. Questi strumenti mi sono diventati essenziali per lo studio e l’aggiornamento, ma anche per migliorare la mia capacità di concentrazione. Quando ne ho l’occasione consiglio sempre questi strumenti per il loro valore in senso generale, ma anche perché possono aiutare l’organizzazione del proprio time management e nella formazione continua.
Recentemente, un giovane manager e un suo collega mi hanno raccontato di aver iniziato a condividere podcast e audiolibri utili all’aggiornamento professionale con i loro colleghi e collaboratori. Non solo condividono questi contenuti durante gli spostamenti lavorativi e le pause, ma hanno anche creato audio “fai da te” per facilitare la comunicazione e la condivisione di contenuti formativi e pare che la sperimentazione continui…
L., 27 anni, laureato, desiderava cambiare lavoro. Alla domanda “Usi LinkedIn?”, mi ha risposto di sì, da anni, ma trovava pochi annunci e pertanto riteneva migliore Indeed. Spontaneamente ho replicato: “Ma LinkedIn non è solo un’App di ricerca, anzi, è soprattutto un potente social network”. Insieme, abbiamo iniziato a esplorare, L. ha scoperto nuovi contatti e fonti di informazione utili sia per la ricerca di lavoro, sia per l’aggiornamento professionale e con la naturalezza di chi è nativo digitale. Dopo un mese, L. mi ha detto: “È vero, come dici tu, che il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.” Gli ho risposto, sorridendo e un po’ imbarazzato, che non l’avevo detto io, ma Marcel Proust, ma concordavo pienamente.
Un esempio di vita quotidiana
Maria, una professionista con una carriera consolidata, ha iniziato a dedicare 15 minuti al giorno alla lettura di articoli di settori diversi dal suo, magari proposti da suoi colleghi. Questo a suo dire, le ha permesso di scoprire che questa nuova abitudine non solo l’ha resa più informata, ma anche in grado di godersi meglio le relazioni professionali e non solo.
Come sempre ampliare i nostri orizzonti
Volendo tirare le conclusioni, mantenersi impiegabili non significa solo aggiornare le proprie competenze tecniche o imparare nuove lingue. È fondamentale sviluppare uno sguardo ampio e consapevole sul mondo che ci circonda, comprendere i cambiamenti culturali e acquisire nuove competenze trasversali. Speriamo che queste riflessioni ed esperienze possano offrire spunti utili per ampliare la capacità di osservazione e adattamento al contesto lavorativo in continua evoluzione.
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