Il colloquio di lavoro è una porta verso mondi possibili e le domande del colloquio e come rispondere sono il cuore del colloquio, per raccontarci e scoprire meglio chi ci sta valutando. Come abbiamo già visto in un precedente articolo, il colloquio è anche l’opportunità di esplorare il mercato del lavoro e noi stessi, è uno degli strumenti per mantenersi impiegabili e restare in movimento, pronti ad affrontare nuove sfide e a crescere insieme, guardando e gustando la realtà che cambia e cosa ci chiede.



Un N.B. nel leggere le domande e i suggerimenti per costruire le vostre risposte: pensate sempre che le risposte che darete potranno stimolare domande conseguenti, quindi preparatevi ad avere uno sguardo d’insieme che tenga presente anche il dopo della vostra risposta.

1) Parlaci di te/Si presenti/Cosa vuol fare da grande?



Qui è importante partire non solo da noi, ma dal capire cosa della nostra esperienza può essere più interessante per chi ci intervista. Partendo da questo connubio, costruiamo una breve panoramica delle esperienze e competenze pertinenti al ruolo, Sottolineiamo i punti salienti e l’adeguatezza delle nostre capacità per quel lavoro.

2) Quali sono i tuoi punti di forza?

Scegli alcuni punti forti che sono rilevanti per il lavoro e fornisci esempi specifici che dimostrano come hai utilizzato tali competenze per ottenere risultati, se riesci e puoi cita anche numeri che aiutino a identificare bene il quadro.



3) Quali sono i tuoi punti deboli/di miglioramento?

Identifica un’area di miglioramento, ma evidenzia come stai lavorando per affrontarla come hai trasformato un punto debole in un’opportunità di crescita. Occhio a non entrare in dinamiche che possano allontanare da quelli che possono essere le competenze e le abilità del ruolo per cui ti candidi.

4) Dove ti vedi tra tre/cinque anni? 

Qui spesso viene suggerito di mostrare ambizione, ma forse è meglio partire da un pensiero, costruttivo e di crescita, che sia corrispondete a noi, un piano realistico di sviluppo che ci riguarda c’interessa e ha a che fare con i nostri interlocutori. Potresti descrivere come vorresti contribuire alla crescita dell’azienda e/o come intendi ampliare le tue competenze nel ruolo che dovresti ricoprire.

5) Perché sei interessato a questa azienda/ruolo/posizione?

Studia l’azienda e individua gli aspetti che ti attraggono. Collega le tue competenze e interessi a quelli aziendali e come puoi contribuire al loro successo (non trascurare, preparandoti al colloquio di verificare che tu possa raccogliere info, da contatti diretti o indiretti).

6) Descrivi una situazione in cui hai affrontato una sfida e come l’hai superata.

Scegli un esempio pertinente che evidenzi la tua capacità di problem solving, leadership o adattabilità. Descrivi l’azione che hai intrapreso e i risultati ottenuti.

7) Come lavori in team?

Descrivi il tuo approccio collaborativo e la tua capacità di comunicare e lavorare con gli altri. Fornisci esempi di situazioni in cui hai lavorato efficacemente in un team per raggiungere obiettivi comuni.

8) Come gestisci lo stress e le scadenze strette?

Sottolinea le tue strategie di gestione dello stress, come l’organizzazione, la pianificazione e la gestione delle priorità. Evidenzia situazioni in cui hai lavorato con successo sotto pressione.

9) Perché hai deciso di lasciare il tuo lavoro precedente?

Sii onesto e professionale nella risposta. Concentrati su motivazioni positive come la ricerca di nuove sfide, opportunità di crescita o un ambiente di lavoro più adatto alle tue aspirazioni, cercando sempre di evitare situazioni di conflitto e incomprensione.

10) Hai domande per noi?

Prepara alcune domande per dimostrare il tuo interesse e la tua curiosità riguardo all’azienda e al ruolo. Chiedi, ad esempio, riguardo alle responsabilità specifiche del ruolo, alle opportunità di sviluppo o alla cultura aziendale. Qui è molto importante se siamo al primo colloquio e l’argomento non è stato posto dai selezionatori evitare domande sulla retribuzione, mentre è pertinente fare domande sui tempi della selezione, sulla durata del contratto e l’inquadramento in senso generale, lasciando agli interlocutori la libertà di dire o non dire. Ci sarà tempo, se il colloquio andrà avanti, di sapere tutte le info per poter valutare l’offerta.

11) Come gestisci i conflitti sul luogo di lavoro?

Descrivi il tuo approccio nella risoluzione dei conflitti tra colleghi o membri del team. Sottolinea la tua capacità di mantenere un ambiente di lavoro armonioso e produttivo.

12) Qual è stata la situazione più difficile che hai affrontato nel tuo lavoro precedente e come l’hai gestita?

Scegli un esempio particolare in cui hai dovuto affrontare una sfida significativa e come hai gestito la situazione in modo efficace. Fornisci dettagli sulle azioni che hai intrapreso e come hai raggiunto una soluzione.

13) Quali sono i tuoi obiettivi di carriera a lungo termine?

Mostra una visione chiara dei tuoi obiettivi futuri nel campo professionale. Descrivi come intendi crescere e progredire nella tua carriera e come questo si allinea con le prospettive di sviluppo dell’azienda.

Più una: Quale domanda ti aspettavi ti facessero e non è stata fatta?

Questa è una domanda, che io faccio spesso e spesso è inaspettata e si riduce a una risposta, che non è “pensata”, può creare problemi. Siate anche qui sinceri, pensate alle domande che vi aspettavate o dalle cose che avreste voluto dire e non avete detto e usate questo approccio per formulare la vostra domanda che non vi è stata fatta.

Non dimenticare che questi sono spunti, starà a te personalizzarli rispetto ai tuoi desiderata, al tuo profilo e soprattutto al contesto in cui ti troverai. Buon mestiere di cercare lavoro!

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