Uno degli aspetti più belli di fare il mestiere del professore e del consulente è quello di poter frequentare diversi ambienti e contesti professionali, attività che può indirizzare l’individuo a: 1) non essere egoriferito e, quindi, a non avere in mente solo il proprio punto di vista; 2) essere costantemente aggiornato, avere continuamente nuovi stimoli intellettuali, incontrare nuove persone e nuove sfide, apprendere nuovi approcci ai problemi e nuove sensibilità anche molto lontane dalla propria.



È indiscutibile, invero, che tutti questi nuovi stimoli, se ben identificati e giostrati, rappresentino una ricchezza per chiunque; proprio per questo, il suggerimento di oggi rivolto a tutti gli imprenditori, manager e professionisti è quello di uscire dalla propria comfort zone, spesso identificata con le quattro mura del proprio ufficio o del proprio studio, e andare a frequentare, a iscriversi e a sostenere nuove organizzazioni.



E qui il suggerimento si specifica in due: se da una parte, ha senso frequentare delle associazioni di categoria (sindacati, associazioni, club) che in un certo qual modo siano l’emanazione della classe sociale di interesse e di problemi che tutti i giorni si affrontano in modo tale da rimpolpare quei corpi intermedi che sono importanti e fondamentali in una democrazia come la nostra e far sì che gli interessi dei gruppi siano meglio considerati e valorizzati dalla classe politica, dall’altra, però, è bene ritagliarsi sempre del tempo per frequentare associazioni diverse dalla propria provenienza così da avere sempre quella che noi chiamiamo cross-pollination, ovvero un incontro con sensibilità diverse che non possono far altro che arricchire la nostra.



Tempo fa, ad esempio, ho ricevuto la proposta di organizzare un intervento in una associazione di project manager. Purtroppo, tale invito era esattamente sovrapposto a quella di un altro impegno che avevo precedentemente preso e che non potevo spostare. Abbiamo quindi mandato il Vicedirettore dell’Accademia di Comunicazione Strategica, la quale avrebbe dovuto poi raccontarmi di questa esperienza.

Una volta tornata dalla conferenza, mi ha detto di essere stata  entusiasta: ben 166 persone avevano seguito il suo intervento di due ore sul tema della Comunicazione Strategica e nel dialogo avevano riscoperto un’infinità di affinità metodologiche e processuali tra la Comunicazione Strategica, che ha un approccio scientifico alle relazioni, e i loro project management, scoprendo ancora una volta che è possibile avere un approccio hard skill, quindi metodologico e scientifico, alle soft skill che sempre di più possono essere un argomento insegnato e approfondito in maniera seria.

Abbiamo, così, deciso di organizzare altri incontri di valore che comporteranno un arricchimento vicendevole per entrambe le parti. Questo è uno dei piccoli esempi per mostrare quanto sia importante dedicare almeno il 20% del proprio tempo a fare incontri, networking, a farsi sorprendere da persone al di fuori della propria azienda.

C’è una frase molto bella che dice: «Se sei il migliore della tua classe, cambia classe», che io penso dovrebbe essere: «Se sei il migliore della tua classe, del tuo gruppo di lavoro, del tuo gruppo di studio nella tua azienda, cambia classe per poi poter tornare nella prima e migliorare ulteriormente». Quest’ultimo concetto lo approfondirò in un altro articolo.

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