Risolvere i problemi e affiancare le organizzazioni nell’affrontare sfide, ma anche sapersi adattare ai cambiamenti in corso e prevedere le tendenze emergenti: in uno scenario aziendale e industriale in costante mutamento, il mestiere del consulente strategico è diventato sempre più affascinante, ma anche più problematico.
Nel corso degli ultimi tre decenni, ho avuto il privilegio di esplorare due mondi affascinanti: la consulenza presso McKinsey & Company e, più di recente, la scelta di aziende in cui investire in Algebris. Questa discontinuità è stata, in realtà, unita da un robusto filo conduttore: l’interesse per l’energia elettrica, la transizione energetica e le energie rinnovabili. Le diverse mansioni che ho ricoperto negli anni mi aiutano oggi a poter dare consigli alle nuove generazioni su come dovrebbe essere un buon consulente.
Il cuore dell’attività di consulenza manageriale è sicuramente il problem solving. Un consulente di successo è esperto nel riconoscere, analizzare e gestire questioni complesse. Per quanto importante, non è sufficiente possedere competenze tecniche impeccabili.
L’abilità di comunicare in modo convincente poi è altrettanto indispensabile. Un bravo consulente deve essere in grado di convincere il cliente dell’efficacia delle soluzioni proposte e di trasmettere fiducia nelle decisioni prese.
Questo potere di persuasione è altrettanto fondamentale quando si parla di leadership. Non si tratta solamente di assumere un ruolo di guida, ma anche di avere una visione chiara e di saperla condividere con gli altri. La capacità di ispirare fiducia e di fungere da punto di riferimento quando le sfide si fanno più ardue è infatti decisiva.
Nonostante ciò, questi due aspetti non sono gli unici elementi focali dei consulenti manageriali moderni. La collaborazione con i clienti rappresenta un elemento centrale per il successo. I migliori partner sono quelli ambiziosi e desiderosi di cooperare in modo positivo verso l’obiettivo comune di migliorare le prestazioni.
Fondamentale è poi saper cogliere le sfide dei nostri tempi, sfruttando le opportunità dei grandi cambiamenti in atto. Nel mio caso è stato decisivo l’aggiornamento continuo riguardo il settore energetico. La decarbonizzazione della produzione di energia è diventata una priorità ormai ineludibile: il passaggio dalle fonti basate sui combustibili fossili a quelle rinnovabili, come il solare e l’eolico, è al tempo stesso una sfida e una necessità. La transizione energetica inoltre include anche il tema dell’elettrificazione dei consumi, dalla mobilità ai sistemi di riscaldamento e raffreddamento.
Uno scenario complesso nel quale i consulenti manageriali del futuro saranno chiamati ad assumere una posizione determinante. Risulterà essenziale la capacità di aggiornarsi ed evolversi, integrando le proprie competenze tradizionali con l’abilità di affrontare le sfide emergenti che avranno davanti.
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