Tantissimi accordi e relazioni nel campo professionale falliscono a causa dei conflitti. Spesso sento dire che il problema, però, è che sono nati dei conflitti, che esistono dei conflitti e, quindi, si tende a creare dinamiche che ne prevengano la nascita.
Attraverso una consulenza, ho sentito la storia del passaggio generazionale di una grande azienda nel mondo del food in cui i figli del fondatore, pur guidando l’azienda, non sono mai presenti – se non in rare eccezioni – e hanno dislocato le persone in aree molto lontane le une dalle altre con lo scopo dichiarato di evitare il sorgere di conflitti.
Ritengo che questo approccio sia nel medio e lungo periodo fallimentare, perché il problema dei conflitti è che sono inevitabili. Quando nasce un conflitto? Quando vi è un’incongruenza tra ciò che pensiamo e ciò che accade. Se ci pensiamo, questo succede migliaia di volte durante la giornata, figurarsi in contesti caratterizzati da dinamiche di potere, economiche, familiari, ecc. e in cui tutti coloro che siedono al tavolo negoziale sono persone con una storia e un ego forte.
Il tema dei conflitti non va gestito perseguendo la via utopistica del non averli, ma affrontandoli qualora emergano seguendo dei criteri che permettano di non farli rimanere latenti e di gestirli e, addirittura, superandoli migliorando le relazioni. Questo è proprio ciò che fa la Negoziazione strategica, che presenta un approccio ai conflitti valorizzando i tre elementi della Comunicazione strategica, ovvero gli interessi dell’Io (chi parla), gli interessi del Tu (interlocutore/i) e il Contesto (elementi che influenzano la relazione tra l’Io e il Tu).
La stessa dinamica e risultato non si possono ottenere nei casi più classici in cui si prova a gestire i conflitti ricorrendo alle seguenti tecniche:
1) far finta che non ci siano;
2) allontanare le persone facendo sì che la loro rabbia passi da sola;
3) delegare ad altri soggetti la controversia tra le persone.
Le persone, però, crescono nella gestione emotiva attraverso la relazione con l’altro, imparando a gestire i conflitti tramite la negoziazione.
Questo è il tema del libro di cui sono autore, dal titolo Negoziazione Strategica: il Metodo O.D.I.®, che evidenzia step by step tutte le fasi da seguire per la gestione dei conflitti, ricordando che da un conflitto ci sono solo due modi per uscirne: o più lontani o più vicini. Affinché si possa risolvere il conflitto e migliorare la relazione, è necessario renderlo esplicito.
Dobbiamo imparare che quello che accade è quasi sempre diverso da quello che pensiamo e questo può essere visto come un ostacolo al nostro potere o come un’occasione di crescita ulteriore. Vale sempre la frase di Montale: «L’imprevisto è l’unica speranza».
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