In un mondo del lavoro in continua evoluzione, una delle abilità più critiche che ogni individuo dovrebbe sviluppare è la capacità di mantenersi impiegabili. Questo termine, da me utilizzato per la prima volta 23 anni fa, durante una sessione di formazione per formatori volontari presso il CSO (Centro Sviluppo Occupazione), è a tutti gli effetti una soft skill essenziale per coloro che desiderano comprendere il proprio posizionamento nel mondo lavorativo e desiderano avere maggiore consapevolezza di ciò che accade intorno a noi. Non si tratta solo di un’opzione per chi sta cercando attivamente un nuovo impiego, ma è un approccio fondamentale anche per coloro che vogliono vivere meglio dove sono e capire dove sono. In queste righe, esploreremo il motivo per cui mantenersi impiegabili è una competenza cruciale e come può aiutarci a comprendere il panorama globale del nostro lavoro e della realtà sempre in cambiamento.
Guardare al cambiamento con docilità
Il mondo del lavoro è caratterizzato da cambiamenti rapidi e costanti. Tecnologie innovative, nuovi processi e modelli di business emergenti stanno ridefinendo le dinamiche in ogni settore e per restare al passo con le sfide, ognuno deve, non solo essere proattivo nel migliorare le proprie competenze e adattarsi alle nuove circostanze, ma deve anche coltivare la docilità. Questo atteggiamento aperto e flessibile ci aiuta ad affrontare il cambiamento come un’opportunità di crescita, facendo meno fatica.
Mantenersi impiegabili non si limita solo a essere pronti a cambiare lavoro, ma è un approccio mentale che ci spinge a evolverci e ad abbracciare il cambiamento come un’opportunità per essere maggiormente consapevoli. Essere consapevoli del nostro posizionamento ci permette di essere maggiormente protagonisti, dove siamo e favorirne, se necessario, il cambiamento.
Lifelong learning… ma non solo
Ma qual è il cuore del mantenersi impiegabili? L’apprendimento continuo è essenziale, ma da solo non basta. Essere curiosi e aperti ci rende più flessibili e adattabili, ma il confronto e il paragone con gli altri sono altrettanto importanti. Trovare delle persone che possano accompagnarci nel nostro percorso senza togliere nulla alla nostra responsabilità personale è fondamentale. Comprendere la realtà al di fuori del nostro “cortile” ci aiuta a vedere il quadro completo e a sviluppare soluzioni innovative ai problemi. Questa conoscenza trasversale ci rende più consapevoli, ci dà prospettive diverse ed efficaci sia per noi stessi, sia per il nostro lavoro e per chi ci osserva.
Affrontare la zona di comfort
La zona di comfort è un luogo familiare e sicuro, e non è un nemico, ma se non la riconosciamo può diventare un ostacolo per scoprire ciò che accade intorno a noi. Mantenersi impiegabili ci costringe a sfidare costantemente questa zona, riconoscendone gli aspetti positivi e limitanti. Questo ci permette di crescere, perché le incognite del cambiamento diventano un po’ meno spaventose.
Per aiutare a far iniziare o migliorare il “mantenersi impiegabili“, vi suggerisco quattro domande, che spero aiutino a rendere pratici la riflessione e il percorso
1) Ciò che faccio e come lo faccio è ciò che chiede il mercato del lavoro?
– Vedo annunci e verifico se so fare quello che chiedono.
– I software o gli strumenti che uso sono aggiornati e competitivi?
2) Come posso confrontarmi con professionisti, colleghi, esperti, anche di altri settori per ampliare la mia visione e acquisire nuove informazioni?
– Conosco persone con cui confrontarmi per capire meglio se ciò che so io è ciò che accade nel mio settore?
3) Quali opportunità di apprendimento continuo posso sfruttare per migliorare le mie competenze e rimanere al passo con le nuove tendenze del mio settore?
– Ci sono competenze che posso acquisire e o aggiornare che la realtà chiede e nel mio lavoro non sono richieste o non sono fortemente stimolate?
4) Quali sono i miei limiti e la mia zona di comfort? Come posso sfidarli per crescere professionalmente e affrontare con fiducia i cambiamenti nel mondo del lavoro?
– Non solo ciò che chiede la realtà, ma anche lavorare sui propri punti di miglioramento può aiutare.
Conclusione
Mantenersi impiegabili va al di là di essere semplicemente una competenza trasversale: è un atteggiamento che ci tiene desti e consapevoli di ciò che accade nel nostro lavoro e nel mondo circostante. Essere proattivi nell’adattarsi ai cambiamenti, investire nell’apprendimento continuo e avere l’apertura per confrontarci con il mercato sono aspetti essenziali per avere consapevolezza del mondo del lavoro e di ciò che ci circonda in costante mutamento. Con queste domande e riflessioni, potremo guardare con occhi nuovi al “cambiamento che cambia” e sfruttare le opportunità che si presentano per crescere professionalmente e personalmente.
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