Il lockdown di questi mesi ha scosso alle fondamenta alcuni settori del Paese, mettendone in crisi alcuni, come quello del turismo e della distribuzione, ma al tempo stesso a fatto emergere pezzi di economia, come quello dei servizi ad alta digitalizzazione, che al contrario sono cresciuti in questa fase.
La rivoluzione tecnologica era già in atto, ma con l’improvvisa accelerazione di questi mesi il ruolo dei manager è sottoposto a un profondo mutamento che richiede l’acquisizione di nuove competenze, visioni, culture manageriali. Ogni responsabile aziendale, ogni manager, è coinvolto nella grande sfida manageriale di gestire i propri team, le proprie organizzazioni per far fronte a quella che si sta presentando come una vera e propria tempesta, con caratteristiche mai vissute a memoria d’uomo.
Uno scenario che mette a dura prova ogni manager, scuote alla fondamenta il suo ruolo professionale, il suo tradizionale agire organizzativo, ma ne rende sempre più importante il ruolo in questa fase molto critica per l’economia del Paese e per la sopravvivenza di molte aziende. Quali risorse dovrà attivare e su quali competenze si dovrà esercitare ogni manager per essere un protagonista positivo?
Almeno tre abilità stanno emergendo come fondamentali. La prima è quella del Problem Solver. In questi giorni ogni manager si trova di fronte a emergenze organizzative, di mercato, spesso anche economiche, con la necessità di dover trovare giorno per giorno nuove soluzioni, gestire riorganizzazioni, nuovi tempi di lavoro, ricerca di nuovi mercati, di finanziamenti. Mai come ora, la competenza del problem solving va esercitata sul campo, in ogni momento, mobilitando tutte le energie necessarie nei momenti di emergenza.
La seconda abilità è quella digitale, necessaria al manager per gestire il proprio team in smart working e i principali processi manageriali, ma soprattutto per rendere competitivo il proprio team e la propria organizzazione. In queste settimane le aziende più evolute digitalmente hanno meno sofferto la crisi, anzi, i settori più digitalizzati sono quelli che sono stati anti-ciclici nella crisi, perché sono cresciuti grazie alla propria capacità di offrire servizi grazie al digitale.
La terza abilità è di tipo tradizionale, ma fondamentale nei momenti di crisi, quando incertezza e paura sono dominanti e a ogni leader è richiesta la capacità di rassicurare, motivare le persone, dare speranza, essere punto di riferimento.
Tra le diverse iniziative di questi giorni, tutte dedicate alla ripartenza, Quadrifor, l’ente Bilaterale di Confcommercio e Cgil, Cisl e Uil che associa 14.000 imprese e 70.000 Quadri aziendali, ha coinvolto i maggiori esperti del futuro del settore servizi, per parlare di queste competenze e di temi come Digital Learning, Retail Revolution, Intelligenza Artificiale, Internet of everything, digital ubiquity e omnicalità in un evento digitale, organizzato con il supporto di Skilla, il 14 luglio.