IL CONSIGLIERE DANILOV “INVITA” L’ITALIA A INVIARE SOLDATI IN UCRAINA
Il Governo Meloni in più occasioni ha ribadito, anche di recente rispondendo per le rime al Presidente francese Emmanuel Macron, che l’Italia non invierà soldati in Ucraina: né tramite Nato né con il proprio esercito. Secondo Kiev però l’intenzione degli italiani sarebbe ben diversa da quanto affermano i vari Meloni, Salvini e Tajani: lo schietto (e alle volte provocatorio) consigliere del presidente Zelensky, Oleksiy Danilov, in una intervista al “Corriere della Sera” torna sul tema al centro del dibattito al Consiglio Europeo, ovvero il futuro del conflitto tra Ucraina e Russia con il possibile invio di soldati Nato contro Putin.
«Macron si riferisce ai singoli eserciti europei», spiega il responsabile del Consiglio Nazionale per la Difesa ucraino, «ogni Paese ha il diritto di mandare truppe»: per per Danilov la speranza risiede nella singola solidarietà occidentale, compresa quella dell’Italia. Per “pressare” ulteriormente i leader europei, in primis Meloni alla guida del G7, il consigliere del presidente Zelensky aggiunge «Non dimenticate che però la Russia già da molti anni attacca i cyberspace europei, siete già in guerra. Ho tanti amici in Italia che sarebbero contenti di inviare i loro soldati da noi».
PARLA IL CONSIGLIERE DI ZELENSKY: “ELEZIONI SOLO DOPO LA FINE DELLA GUERRA. PAPA FRANCESCO…”
Sulla prosecuzione della guerra, Danilov ricorda come la situazione sia molto tesa al fronte anche se ribadisce la piena certezza sull’esito finale: «L’Ucraina vincerà. La Russia non ha le forze per conquistarci, non lo può fare». L’obiettivo di Putin, fronte Kiev, non è solo di prendersi una “zona cuscinetto” tra il proprio territorio e quelli Nato: «Già nel dicembre 2021 Putin aveva fatto capire che, non solo voleva prendersi l’Ucraina intera, ma anche la Moldavia e le regioni dell’Est europeo che nel 1997 entrarono a far parte della Nato come le repubbliche baltiche eccetera. So che è scomodo ascoltarlo, ma Putin intende attaccare la Nato».
Il consigliere di Zelensky rinnova l’invito all’Occidente per invio di armi, munizioni e quant’altro: ringraziando tutti coloro che già sostengono l’Ucraina, Danilov ricorda che lo stesso Trump fu il primo a concedere più armi a Kiev contro Putin, molto più di Obama. Di negoziato insomma, al momento, l’Ucraina non vuole sentirne parlare in quanto sarebbe poi una sconfitta totale per l’intero Occidente: davanti all’invito di Papa Francesco nel famoso discorso sulla “bandiera bianca”, Danilov fa spallucce al “Corriere” e spiega «Ci sono stati tanti Papi nella storia. Pio XI andò via da Roma quando Hitler venne in visita. Pio XII invece lo considerava come un alleato. Ma non capisco perché noi si debba cedere la nostra terra a un dittatore bastardo e sanguinario che ci aggredisce». A domanda secca sul perché l’Ucraina con Zelensky abbia cancellato le Elezioni Presidenziali, Danilov non si scompone e sottolinea che questo non significa imporre un freno alla democrazia, ma addirittura sostiene l’opposto: «è uno slogan della dittatura di Putin», conclude il consigliere per la Difesa, «un Paese democratico in guerra non può organizzare le elezioni, se spera che si svolgano nel rispetto delle regole. Ogni giorno i nostri civili e soldati muoiono o restano feriti anche per difendere i vostri Paesi. Solo uno Stato totalitario e gli ignoranti della democrazia non possono comprendere i motivi del nostro rinvio del voto».