CEI, IL CONSIGLIO PERMAMENTE IN SESSIONE STRAORDINARIA APPROVA LO “STUMENTO DI LAVORO” DELL’ASSEMBLEA SINODALE

Seguendo sempre lo «stile della prossimità» caro a San Paolo, il Consiglio Permanente della CEI – riunito in sessione straordinaria oggi 9 dicembre 2024 – ha approvato lo Strumento di lavoro della Prima Assemblea Sinodale delle Chiese in Italia: lo ha annunciato la stessa Conferenza Episcopale Italiana, sottolineando come il testo finale del documento sarà inviato direttamente nelle singole Diocesi nei prossimi giorni così da preparare al meglio la Seconda Assemblea sul Sinodo prevista a Roma dal 31 marzo al 3 aprile 2025 (date modificate per richieste pervenute da alcune Diocesi).



A ridosso del Giubileo, i vescovi italiani con il loro Presidente Card. Matteo Maria Zuppi si sono ritrovati per confermare quanto emerso nella tre giorni di metà novembre nella Capitale: lo Strumento di lavoro racchiude sia i vari step affrontati in Assemblea e sia indica alcune potenziali scelte da percorrere per le Diocesi nel percorso indicato dal Sinodo sulla Sinodalità concluso lo scorso settembre 2024. L’orizzonte principale del nuovo documento in arrivo per i vescovi e le comunità locali, indica la CEI, è la missione «nello stile della prossimità»: in particolare, vengono impressi i focus sui possibili “nuovi stili” nella formazione, nelle strutture da riformare e nella comunità da ripensare.



IL MESSAGGIO DEL CARD. ZUPPI E COSA SUCCEDE NELLA PROSSIMA ASSEMBLEA SINODALE DELLA CEI

Aprendo i lavori del Consiglio Permanente in sessione straordinaria, il Cardinale Matteo Zuppi parte da dove aveva concluso l’Assemblea sinodale delle Chiese italiane, primo effetto chiave del Sinodo concluso in Vaticano: «siamo ai passi finali di un cammino che ha coinvolto le nostre comunità». Serve ora del tempo fecondo per poter scegliere quale indirizzo intraprendere nel comunicare in maniera sempre originale e concreta il Vangelo di Cristo, non dimenticando gli ultimi della società e le singole realtà locali da non abbandonare mai.



È ancora l’arcivescovo di Bologna a ricordare come in un mondo di continua sofferenza come il nostro post-pandemia, tra violenze e guerre, è sempre più fondamentale «intercettare le domande e riappassionare», conclude il Card. Zuppi. Nel messaggio rivolto dall’Assemblea Sinodale della CEI lo scorso 15-17 novembre a Papa Francesco, si valorizzava l’incontro “insolito” tra vescovi, diocesani, semplici invitati e membri del Comitato Nazionale, una vera esperienza di Chiesa che permette ancora una possibilità efficace di fondere vita e fede. Come ha ricordato il vescovo Erio Castellucci, il Presidente del Comitato Nazionale del Cammino Sinodale, l’occasione dell’Assemblea Sinodale presso la CEI è un “test” ben riuscito sull’essere «popolo profetico». Di questo tratta e si compone il cammino della sinodalità interna alla Chiesa, con il testo in arrivo che dovrà poi essere votato nella prossima Assemblea Generale della CEI in primavera, rimanendo il solco dell’unità tra temi pastorali e sociali, «l’orizzonte missionario sul quale si deve misurare la riforma delle nostre Chiese».