Le consulenze della Casaleggio&Associati passate al setaccio, per un’inchiesta che investe gli anni in cui il Movimento 5 Stelle è stato al governo del Paese. Questo l’oggetto del “fascicolo-contenitore”, aperto a dicembre dal capo del pool Anticorruzione della procura di Milano, Maurizio Romanelli, a “modello 45”, dunque senza accuse né indagati, che ha messo sotto la lente di ingrandimento le attività della società di Davide Casaleggio, oggi in rotta di collisione con i pentastellati, ma fino a ieri legata a doppio filo ai grillini. Come riportato da La Stampa, ad essere scandagliati sarebbero in particolare la consulenza da due milioni e 400 mila euro commissionata dalla Philip Morris, e quella da un milione e 200 mila euro affidata dalla compagnia di navigazione Moby, per un totale di 3,6 milioni di euro, una fetta cospicua del fatturato della società. Entrambe le consulenze, scrive La Stampa, erano già note alla procura a dicembre. Mentre sui giornali esplodeva infatti lo scandalo della maxi consulenza per la multinazionale del tabacco, sulla scrivania dei pm arrivava una «Segnalazione di operazione sospetta» (Sos) da parte dell’Antiriciclaggio di Bankitalia.
CONSULENZE SOSPETTE PER LA CASALEGGIO
Secondo quanto riferito dal quotidiano torinese, nei mesi scorsi gli accertamenti compiuti hanno portato gli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza ad acquisire parte della documentazione alla Casaleggio, mentre da poco i pm avrebbero visionato il piano di concordato preventivo di Moby, che non fa altro che confermare quanto già scritto nella Sos di Bankitalia. Le consulenze, infatti, apparirebbero “sterili” agli occhi dei pm, non tali da giustificare un tale esborso. Una nota, quella di via Nazionale, che oltre a Casaleggio riferiva anche dei pagamenti al portale Beppegrillo.it, si concludeva con queste parole: “Sebbene l’amicizia fra Vincenzo Onorato (patron della Moby, ndr.) e Beppe Grillo sia di vecchia data, non può escludersi che l’esborso di ingenti somme a favore della società di Grillo e della Casaleggio & Associati rappresenti il tentativo di sensibilizzare una forza politica di governo a sostenere la campagna per modificare le norme sull’imbarco dei marittimi sulle navi italiane“. Si attendono a breve passi avanti nell’inchiesta.