Si è chiuso il primo giorno del secondo round delle consultazioni, in attesa della giornata cruciale di domani quando Mario Draghi consegnerà ai partiti le linee programmatiche per il nuovo Governo in via di costruzione. Secondo fonti parlamentari del Corriere della Sera potrebbero però volerci qualche giorno in più per la composizione della squadra di Governo, il punto al momento più dirimente delle finora segretissime trattative del Presidente del Consiglio incaricato. Dopo il giro dei partiti domani, mercoledì il premier Draghi incontrerà le parti sociali mentre giovedì potrebbe incontrare rappresentanti della società civile.



Per questo diventa difficile pensare che la salita al Colle possa avvenire già mercoledì, idem per il giuramento venerdì 12 febbraio: resta ancora tutto in sospeso, con la formazione del Governo che potrebbe richiedere all’ex BCE un supplemento di riflessione. Nel frattempo importante quanto trapela dalle delegazioni politiche oggi incontrate da Draghi alla Camera: è emersa infatti la proposta del Premier incaricato sulla revisione del calendario scolastico da settembre, «per far recuperare agli studenti le ore di lezione perdute a causa del Covid». Come riporta l’Ansa, Draghi avrebbe manifesta il timore per le tante ore perdute dagli studenti causa pandemia e chiusure scuole: «bisognerà rivedere il calendario e assumere più docenti», con un meccanismo simile a quello adottato in Germania sul fronte Istruzione.



IL PROGRAMMA DI DRAGHI IN PILLOLE

Se nel primo giro di consultazioni con i partiti il Premier incaricato Mario Draghi aveva lasciato spazio alle delegazioni ascoltando posizioni e proposte, in questo secondo round il Presidente del Consiglio è in prima linea con la linea programmatica da presentare alle forze politiche in vista della nascita dell’esecutivo tra domani sera e mercoledì. Un Governo sempre più di “unità nazionale” e sempre meno ancorato a formule “solo tecniche” o “solo politiche”: «Uno dei quattro punti cardine del programma del presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi è una forte cornice europeista, e il richiamo all’atlantismo», ha spiegato il senatore del Psi Riccardo Nencini uscito dalle consultazioni con l’ex Governatore BCE.



Europeismo inteso come Recovery Plan ma anche come bilancio comune europeo; il resto del programma vede uno stretto piano di riforme su PA, Fisco e Giustizia in aggiunta a piani straordinari di rilancio per il turismo, le infrastrutture e la scuola. «Il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, ci ha annunciato tre tematiche dove ritiene necessarie riforme, ossia Pubblica amministrazione, fisco e giustizia civile», ha spiegato il leader del Svp Manfred Schullian. Tanto Emma Bonino (+Europa) quanto Carlo Calenda (Azione) sottolineano nelle dichiarazioni post colloquio alla Camera l’adesione al piano Draghi sui licenziamenti, «c’è forte attenzione sul tavolo del Presidente incaricato».

LEGA “SERVE MODELLO BERTOLASO”; M5S “NOI DECISIVI”

Opposti e con idee diverse ma entrambi, di nuovo, nel Governo: M5s e Lega con i propri leader Di Maio e Salvini lanciano il loro sostegno al progetto Draghi alla vigilia delle consultazioni presso la Camera. In attesa dell’inizio dei colloqui già questo pomeriggio, l’ex capo politico Luigi Di Maio su Facebook prova tenere assieme le fila delle tante anime interne al Movimento «Il M5S è stato decisivo nel Conte I e nel Conte II, andiamo avanti con responsabilità […] Ogni giorno non mancano le cattiverie contro di me, contro il MoVimento. Falsità su falsità – conclude il ministro degli Esteri uscente – Ci provano da anni, ma non ci riusciranno».

Per il M5s conta il peso della maggioranza relativa in Parlamento, per la Lega invece la compattezza su temi e programmi con il nuovo Presidente del Consiglio: «Sul governo Draghi, gli altri fanno i capricci, noi abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo», attacca Matteo Salvini a margine di alcuni eventi in Regione Lombardia. Davanti ai cronisti giunti sotto il nuovo Pirellone, il leader del Carroccio non si pente dell’appoggio a Draghi, anzi: «Domani la priorità che porteremo al tavolo del professor Draghi, mentre altri si occupano di ministeri e di poltrone, sarà soprattutto la salute. C’è un modello lombardo, che è il più avanzato dal punto di vista della messa in sicurezza della popolazione e delle vaccinazioni. Proporremo al professor Draghi il modello Bertolaso».

CONSULTAZIONI E POSIZIONI

Si apre alla Camera dei Deputati oggi pomeriggio il secondo giro di colloqui per le consultazioni del Presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi, dopo la sorpresa (dettata da Lega e M5s) avvenuta solo qualche giorno fa: la composizione del nuovo Governo è ancora in divenire, con la possibilità maggiore di un esecutivo “tecnico” che abbia alcuni ruoli per personalità politiche dei vari partiti nei viceministri o nei sottosegretari o al massimo 1-2 Ministri per ogni partito che prenderà parte alla squadra di Governo indicata da Mario Draghi oggi e domani negli incontri a Montecitorio.

In attesa della giornata “clou” di martedì – quando sfileranno alla Camera tutti i principali partiti di Governo – il Premier successore di Giuseppe Conte starebbe preparando le “offerte programmatiche” riassunte nella bozza circolata nelle scorse ore: Recovery Plan, riforme Lavoro, Sanità, Scuola e Giustizia, piano vaccini, battaglia anti-Covid (in bilico la posizione del commissario Arcuri) e piano fiscale per non dover aumentare le tasse sulle categorie più colpite dalla crisi economica della pandemia. Nel mezzo vi saranno le risposte dei partiti, in particolare attese quelle di Lega e Pd-M5s che potrebbero trovarsi a fine settimana insieme in Consiglio dei Ministri: già, il timing al momento ipotizzato dall’Ansa prevede mercoledì pomeriggio la salita al Quirinale di Draghi per l’accettazione dell’incarico pieno e la lista dei Ministri, con giuramento dell’intero Governo Draghi previsto per venerdì 12 febbraio.

GOVERNO DRAGHI: IL TOTOMINISTRI

Nel mezzo il vero rebus da risolvere è la natura della squadra di Governo da presentare al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: solo tecnici con i vice politici? mix tecnici-politici? politici non in ruoli “chiave”? La scelta è ardua e la volontà di Draghi (e del Colle) – visto anche l’ingresso della Lega che certamente ha creato malumori nell’alveo del Centrosinistra – è quella di evitare il più possibile il “gioco” dei veti incrociati: secondo l’Adnkronos, i potenziali ruoli da Ministri per i politici potrebbero essere decisi con quote di rappresentanza e con personalità meno “divisive”, quantomeno sulla carta. Sul M5s si fa il nome di Buffagni o Patuanelli, per Pd Guerini-Franceschini-Orlando, Tajani per Forza Italia, Giorgetti e Bongiorno per la Lega, Tabacci sui centristi, Speranza per LeU e Bellanova per i renziani.

Resta però in piedi l’ipotesi di un Governo a maggioranza “tecnica” e qui le figure emerse nei vari totoministri vedono alla Sanità forte la candidatura di Rocco Bellantone, direttore del governo clinico del Gemelli e preside della Facoltà di Medicina della Cattolica di Roma. Marta Cartabia alla Giustizia, Lamorgese confermata agli Interni, Dario Scannapieco, Fabio Panetta (in forse perché considerato di difficile sostituzione, con quote italiane, nel ‘prezioso’ board BCE) o Lucrezia Reichlin: al Lavoro Enrico Giovannini o Carlo Cottarelli, mentre il rettore dell’Università Luiss Guido Carli, Andrea Prencipe, potrebbe essere il nuovo Ministro dello Sviluppo Economico. Tutti i nodi andranno sciolti entro mercoledì mattina, al più tardi giovedì, per poter salire al Colle e far partire così finalmente il nuovo Governo ad un mese dalla crisi aperta da Italia Viva. Ieri sera Giuseppe Conte all’assemblea dei parlamentari M5s (in subbuglio per la richiesta di Grillo e Crimi di partecipare al Governo Draghi) ha garantito che lui non farà parte del nuovo esecutivo, ma chiede ai grillini di entrarvi al netto dei dubbi che permangono: «Voltare le spalle al presidente incaricato, sarebbe come voltare le spalle al Paese», avrebbe detto secondo le ricostruzioni delle agenzie.

CALENDARIO CONSULTAZIONI OGGI E DOMANI

Ecco qui nel dettaglio il calendario delle consultazioni che il Presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi terrà tra oggi e domani in vista della composizione effettiva della squadra e del programma di Governo. Appuntamento sempre alla Camera dei Deputati nella Sala della Lupa, con possibilità di diretta in video streaming delle dichiarazioni post-colloqui delle delegazioni politiche sul canale YouTube di Montecitorio e sulla web tv della Camera.

Lunedì 8 febbraio

Ore 15-15.15 Gruppo Misto della Camera
Ore 15.30-15.45 MAIE – Movimento associativo italiani all’estero- PSI
Ore 16-16.15 Azione – + Europa – Radicali italiani
Ore 16.30-16.45 Noi con l’Italia – USEI – Cambiamo! – Alleanza di centro – 
Idea
Ore 17-17.15 Centro Democratico – Italiani in Europa
Ore 17.30-18 Gruppo Per le autonomie (SVP – PATT, UV)

Martedì 9 febbraio

Ore 11-11.30 Gruppo Europeisti – MAIE- Centro Democratico Senato
Ore 11.45-12.15 Gruppo Liberi e Uguali
Ore 12.30-13 Gruppi Italia Viva
Ore 13.15-13.45 Gruppi Fratelli d’Italia
Ore 15-15.30 Gruppi Partito Democratico
Ore 15.45-16.15 Gruppi Forza Italia – Berlusconi – UDC
Ore 16.30-17 Gruppi Lega-Salvini Premier
Ore 17.15-17.45 Gruppi MoVimento 5 Stelle