Il secondo giro delle consultazioni di Mario Draghi prenderà il via lunedì, alle ore 15.00. Come riporta Repubblica, sono previsti degli incontri con le parti sociali. L’ex presidente della Bce è atteso al Quirinale mercoledì, ma non è da escludere un blitz già nella serata di martedì. L’entourage dell’economista ha confermato che al momento non è iniziato il lavoro sulla squadra dei ministri, né sui membri del suo staff.



Dopo la comunicazione di due giorni fa all’esterno di Palazzo Chigi, Giuseppe Conte si è soffermato brevemente ai microfoni dei cronisti: «Non ho nessun rammarico, speriamo si creino le condizioni perché il Paese sia messo in sicurezza al più presto». In attesa di novità sulle trattative tra partiti, il dem Andrea Orlando ha lanciato una frecciatina a Matteo Salvini: «Un primo effetto l’incarico a Draghi l’ha avuto. Salvini è diventato europeista in 24 ore». (Aggiornamento di MB)



CONSULTAZIONI MARIO DRAGHI, DI BATTISTA: “NON HO CAMBIATO IDEA”

Emergono le prime reazioni dopo le consultazioni di Mario Draghi. Il reggente del M5s, Vito Crimi, ha annunciato la disponibilità a sostenere un governo presieduto dall’ex presidente della Bce, ma continua a registrarsi disomogeneità all’interno del Movimento. Netto Alessandro Di Battista: «Volevo dirvi che non ho cambiato idea. Se fossi in Parlamento non darei la fiducia al Presidente Draghi. […] Io non potrò mai avallare un’accozzaglia al governo che potrebbe andare da LEU alla Lega».

Nelle ultime ore si è parlato molto di un appoggio esterno del Pd al governo Draghi, ma è arrivata immediata la smentita da casa dem. Così Alessia Rotta: «Ero certa che fossero infondate le notizie su un appoggio esterno Pd al governo Draghi. Per quanto mi riguarda sarebbe stata una scelta incomprensibile. È chiaro che il Pd per la sua storia europeista presente e futura sosterrà pienamente il tentativo di Draghi di formare governo». (Aggiornamento di MB)



CONSULTAZIONI MARIO DROGHI, LE PAROLE DEL M5S

Dopo circa 75 minuti di colloquio con Mario Draghi, il record di questo primo giro di consultazioni, è Vito Crimi a parlare a nome del MoVimento 5 Stelle. Il capo politico ad interim ha dichiarato di aver ribadito a Draghi “che alcune di forze della passata maggioranza hanno lavorato insieme e ottenuto risultati importanti, riconoscendo esigenze e criticità reciproche con capacità di mediazione e comprensive delle caratteristiche, e lealtà. Questo ci ha consentito di superare momenti difficili. Su questa base deve formarsi un nuovo governo con vocazione solidale, ambientalista, europeista. Innanzitutto da quello che è stato già realizzato: abbiamo trovato da parte sua la consapevolezza di partire con l’umiltà di chi accoglie il lavoro fatto da chi c’era prima e su quelle basi costruisce il futuro“. I pentastellati hanno anche chiesto che “non sia abolito il Reddito di Cittadinanza e abbiamo trovato una persona sensibile su questo tema”. Crimi ha aggiunto che il MoVimento ha messo la responsabilità davanti al proprio interesse ma “serve maggioranza politica, per noi è un dato essenziale: che sia solida, che possa sostenere un governo solido. Queste sono le premesse, superando di fatto le criticità che hanno portato alla fine del governo Conte II“. Crimi ha concluso:”Siamo pronti a superare ogni cosa nell’interesse del Paese. Questo però è solo un primo incontro: ci attendiamo dal presidente incaricato una sintesi per capire se sono state superate alcune delle criticità e abbiamo dato la nostra disponibilità a valutare se ci sono le condizioni per partecipare ad un esecutivo partendo dai temi“. (agg. di Dario D’Angelo)

CONSULTAZIONI MARIO DRAGHI: LE PAROLE DI SALVINI

Terminate le consultazioni di Mario Draghi con la Lega

, giunta alla Camera con il segretario federale Matteo Salvini ed i capigruppi di Camera e Senato, Molinari e Romeo. «É stato un confronto interessante e stimolante sui temi concreti, sull’idea di Italia, che per diversi aspetti coincide. Il tema dello sviluppo, delle imprese, della crescita, dei cantieri, quello di cui ha bisogno l’Italia per ripartire. Draghi ha posto il tema del turismo e delle imprese del turismo al centro della ripresa. Non poniamo condizioni e non poniamo veti a differenze degli altri partiti», ha spiegato Matteo Salvini, che ha messo al primo posto «il lavoro e non l’assistenza». C’è l’impegno di «non aumentare alcuna tassa», ha aggiunto l’ex ministro dell’Interno, e quello di «tagliare tasse e tagliare burocrazia».

«Pensiamo che la ripartenza dell’edilizia e delle opere pubbliche sia fondamentale, dalla Tav al Ponte sullo stretto di Messina», ha aggiunto Matteo Salvini post consultazioni con Mario Draghi: «La salute degli italiani è la priorità senza i ritardi, gli scivoloni, le manchevolezze che in diversi casi abbiamo visto. Bisogna tornare a vivere: questi mesi di chiusure, di Dpcm, di paure e di distanze portano ad alienazione e depressione, a un incremento di uso di droghe, psicofarmaci. Portano a povertà. Vorremmo che il governo che nascerà sia il governo della ripartenza, della rinascita e della riapertura». E ancora: «Noi siamo a disposizione, siamo la prima forza politica del Paese, dove governiamo lo facciamo con ottimi risultati. A differenza di altri non pensiamo che si possa andare avanti a colpi di no». (Aggiornamento di MB)

CONSULTAZIONI MARIO DRAGHI: OGGI LEGA E M5S

Terzo e ultimo giorno del primo giro di consultazioni di Mario Draghi

: come da calendario, il premier incaricato oggi incontrerà dalle ore 11.00 alle ore 12.00 la delegazione della Lega di Salvini, mentre dalle ore 12.15 alle ore 13.15 è previsto l’incontro con la delegazione del Movimento 5 Stelle. A tal proposito, sono arrivate conferme sulle indiscrezioni degli ultimi giorni: a guidare la truppa pentastellata ci sarà il garante Beppe Grillo, che ha deciso di scendere in campo in prima persona.

In questi tre giorni di consultazioni, Mario Draghi ha iniziato a fornire alcuni dettagli ai partiti su quello che potrebbe essere il suo governo: non sarà un esecutivo puramente tecnico, l’orizzonte è fine legislatura e il programma chiamerà in causa i dossier più importanti per il Paese. Per quanto riguarda il primo punto, sarà un mix di tecnici e politici: l’ex presidente della Bce ha esternato la volontà di scegliere le migliori personalità a disposizione, «persone capaci».

CONSULTAZIONI MARIO DRAGHI: FDI UNICO NO ALLA FIDUCIA

Nel secondo giro di consultazioni

, sono arrivati importanti segnali per il premier incaricato. Come da pronostico, Partito Democratico, Italia Viva e Forza Italia hanno dato pieno appoggio a Mario Draghi. L’unico no alla fiducia è arrivato da Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ha sottolineato ai microfoni del Corriere della Sera: «Non voteremo per il governo, poi il tipo di opposizione dipenderà dal quadro generale, dalla squadra, dal programma, dalla discontinuità con il governo precedente».

C’è grande attesa di capire l’orientamento del M5s, che negli ultimi giorni ha cambiato la posizione almeno due-tre volte: dal no secco al forse, al probabilmente sì. Luigi Di Maio ai microfoni de La Stampa ha lanciato un messaggio ai vertici pentastellati: «Draghi ha indubbiamente un profilo prestigioso, tra l’altro ha una prospettiva economica diversa da quella di Monti. Abbiamo detto che lo ascolteremo, è giusto farlo. E lo faremo partendo dai temi».